Ma non si fa così!
Lo chiamavano Testa di
Trota
sembrava
normale, sembrava normale,
lo
chiamavano Testa di Trota
sembrava
normale ma era un beota.
Appena scese alla stazione
nel
paesino di San Donato
tutti
si accorsero con uno sguardo che non si trattava di un laureato.
C'è chi il tonto lo fa per noia
chi
se lo sceglie per professione
Testa
di Trota né l'uno né l'altro
lui
lo faceva per passione.
Ma la passione spesso conduce
a soddisfare le proprie voglie
a soddisfare le proprie voglie
senza
indagare se il quattrino
è
del padano o del babbino.
E fu così che da un giorno all'altro
Testa
di Trota si tirò addosso
l'ira
funesta dei Longobardi
a
cui aveva sottratto l'osso.
Ma
i Longobardi della Padania
non brillano certo in iniziativa
le
contromisure fino a quel punto
si
limitavano all'invettiva.
Si
sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi
come Gesù nel tempio,
si
sa che la gente dà buoni consigli
se
non può più dare cattivo esempio.
Così
un Maroni già stato ministro
duro
e incazzato come un sinistro
si
prese la briga e di certo il gusto
di
dare a tutti il consiglio giusto.
E
rivolgendosi alle teste cornute
le
apostrofò con parole argute:
"il
furto del Trota sarà punito-
disse-
dall'ordine costituito".
E
quelle andarono dal commissario
e
dissero senza parafrasare:
"quel
ragazzotto ha già troppi gipponi
più
di un autoconcessionario".
E
arrivarono i finanzieri
le
fiamme gialle le fiamme gialle
e
poi arrivarono i finanzieri
a
rompere le uova e anche le palle
Il
cuore tenero non è una dote
della
Finanza della Finanza
ma
quella volta a Testa di Trota
fu
consigliata una lunga vacanza
Alla
stazione c'erano tutti
dal
commissario al Formigoni
alla
stazione c'erano tutti
a
mani unite a toccarsi i coglioni,
a
salutare chi come un tonto
senza
pretese, senza pretese,
a
salutare chi come un tonto
portò
ad altri le note spese.
C'era
un cartello verde
con
una scritta nera
diceva
"Addio Testa di Trota
ti
sei fottuto la Padania intera".
Ma
una notizia un po' originale
non
ha bisogno di alcun giornale
come
una freccia dall'arco scocca
vola
veloce di bocca in bocca.
E
alla stazione successiva
molta
più gente della Padania
chi
manda una scopa, chi un dizionario,
chi
un biglietto per la Tanzania.
Belsito
stesso che non disprezza
fra
un bonifico e un' assegnazione
il
bene effimero della ricchezza
lo
vuole accanto in processione.
Così,
seguito da una gran folla
Testa
di Trota se ne va in treno
coll'acqua
del Po, la sacra ampolla
di
cui non potrebbe fregasse di meno.
( De André + Anonimo )
Trovo in rete e ripubblico con le più vibranti proteste. Non si fa così. Non si prende in giro un bravo ragazzo offendendo. E che avrebbe fatto il , ehm, Trota?
Diventato consigliere regionale lombardo con uno stipendio triplo di quello di un Sindaco?
E che, gli stipendi li fa il Trota? Figlio di Bossi, embè? Perchè il figliolo di Di Pietro in Molise?
Non è stato bravo a scuola. Allora, via, parliamo della Gelmini, che è diventata ministro, altro che consigliere!
La storia delle note spese poi fa proprio impressione. Per qualche centinaia di euro passati alla zitta dall'autista? E Lusi? Quello s'è fregato v-e-n-t-i-m-i-l-i-o-n-i sotto il naso di Coso, lì, di Rutelli.
E voi volete impadellare il Trota per due gipponi e qualche spicciolo?
Ora, perchè uno è figlio di Bossi e ha un po' di adenoidi e sta con la bocca aperta, tutti a strillare tonto tonto. E arrivateci voi, dove è saltato il Trota zitto zitto. La famiglia, la famiglia. Ma perché, Vittorio Emanuele Filiberto? E Lapo Fiat? Intelligente lui!
Sapete che? blublu' blu' blublu' blu'blu' blu' !
(
( andè a darvia i ciapp ! )
E la moglie di Fassino? e tutti gli altri parenti PD? Ma questo è nulla. Non sei di Grosseto tu? Che ne dici del "presidente della provincia di Grosseto, certo Marras, (Pd)" e della considerazione del suddetto per i cittadini del posto? Di Pietro non ti piace, ok, ma puoi per favore dirci perché ti piace Bersani? Perché ti piace Marras?
RispondiEliminaMa Bersani ha messo il figliolo nel consiglio regionale dell'Emilia Romagna? Cavolo, non lo sapevo!
Eliminabeh, però c'è una certa somiglianza tra il soggetto e l'epiteto.
RispondiElimina(non ne posso più!)
Una risposta senza senso. Almeno riferita al mio testo. Ma non importa. Di questi tempi fra le varie infelicità c'è anche quella di non intendersi. Con grande dispiacere noto che le imprese del Marras non hanno riscosso alcun interesse.
RispondiEliminaCara Harmonia, è senza senso tirare in ballo il PD per sostenere che "sono tutti uguali". Passi per il Fatto Quotidiano, che ha il problema di vendere il giornale, ma le differenze ci sono eccome. Quella fondamentale è che il PD non è proprietà di Bersani e tantomeno di Marras. Trovami in Italia un altro partito " non proprietario" allo stesso grado.
EliminaI loro figli son pezzi e core! ..... quelli degli altri pezzi di merda. Povera Italia!
RispondiEliminaCosa ha combinato Marras? ....
RispondiEliminaNon lo so. Ho cercato Marras on line ma quello famoso è un certo Ovidio, pastore sardo. Un Leonardo Marras PD è presidente della provincia di Grosseto ma a " Leonardo Marras scandalo" non esce nulla, nemmeno ne "Il Fatto Quotidiano". Non so, in Italia tutti buttano merda nel ventilatore ( ma non il PD! )
EliminaL'attuale moglie di Fassino era già affermata in politica prima di conoscere il marito. Con questo non voglio assolvere chi ci marcia. intanto io non li voto più.
RispondiEliminaCara Carla, invece serve votare eccome. Aspetta lo schieramento e scegli. Se no ci troviamo un altro ducetto e non ce lo possiamo permettere...
EliminaNon intendevo polemizzare, ma solo difendere il disprezzato Di Pietro, meiridonale e contadino, a volte inopportuno e inutilmente violento, ma meno incoerente e più leale di altri. Sostenni Veltroni, anche se non mi piaceva, lui, sì, il primo affossatore del governo Prodi. Ho continuato a sostenere un partito che non mi è mai piaciuto, ma che mi sembrava meno peggiore di altri. Non avranno mai più il mio voto, forse non voterò mai più, anche se i soldi del mio non voto li prenderanno ugualmente.
RispondiEliminaAnche i ripetuti attacchi al Fatto Quotidiano non li condivido. Non affermano che sono tutti uguali, ma pubblicano le notizie che riguardano questi e quelli. E, purtroppo, i fatti sono quelli. Leggo anche La Repubblica e ben altro: i fatti sono quelli, anche se più o meno sfumati a seconda delle opinioni, cosa che peraltro è inevitabile.
Mi dispiace molto, perché è evidente che non siamo più gli stessi e che questi ignobili tempi hanno cambbiato anche noi, te e me, in blog che un tempo furono appassionati e anche gloriosi.
bellissime le immagini che hai scelto, caro Paolo! e poi lo scritto....fantastico! Buon primo maggio!
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