Matteo Renzi chi?
Dopo
l'elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica ci sono
stati ululati di sorpresa e di gioia indirizzati a Matteo Renzi.
Oh
bella, e noi che si credeva fosse un ambizioso ragazzotto, un figlio
di troika, un figlio illegittimo di Berlusconi, un pugnalatore, un
capetto da rimettere al suo posto, un fiorentino di merda.
Ci
sono state scene anche commoventi, come le lacrimucce della Bindi che
l'ha improvvisamente riconosciuto come uno dei meglio fichi nel
bigoncio dei cattolici democratici, Vendola che se l'abbraccia, la
Concita De Gregorio ( che a me piace molto ) che agita l'incensiera
in un bellissimo articolo su La Repubblica.
Eugenio mastica caute
approvazioni e Ilvo Diamanti non capisce.
Ma
Matteo Renzi è un ordinarissimo politico europeo del terzo
millennio, cresciuto alla buona scuola dei cattolici democratici con
le palle, da Don Sturzo a La Pira, da Nicola Pistelli a Zaccagnini,
da Martinazzoli alla Bindi.
Non
ha fatto niente di spettacolare. Ha partecipato a severe elezioni primarie,
le ha perse rispettandone il risultato e poi le ha vinte. Ha scritto in programma riforme fondamentali e ha cominciato a
realizzarle con tutti quelli che in parlamento le hanno condivise. Ha
indicato obbiettivi concretissimi piccoli e grandi, dalla riduzione e
vendita delle auto blu alle leggi sul lavoro e alla riforma della scuola e della giustizia , sempre
facendo squadra e ascoltando. Ha portato le sue idee di socialista
europeo in Europa e le ha difese così bene che si sono poi allineati
altri prima tentennanti.
Ma
nell'Italia dei politici e dei giornalisti non esistono ordinarissimi
politici ma doppiogiochisti, bugiardi, chiacchieroni ambiziosi, venduti al
nemico uno qualsiasi. Comunque “liquidi”, inaffidabili.
La
storia della politica repubblicana degli ultimi vent'anni giustifica
pienamente questa convinzione ma il sospiro di sollievo che m'è
parso di sentire dice che s'è aperta una speranza.
Ebbene
sì, amici, compagni e concittadini, finisce un'era spaventosa e si
va verso il futuro. Insieme.
Credeteci,
crediamoci.
mi dispiace , ma non mi piace
RispondiEliminabeh, Maria Grazia, non è mica obbligatorio. Ma fa, e come se fa!
EliminaIo continuo a pensare che sia un ambizioso ragazzotto, figlio di Troika.
RispondiEliminaMa con te non riuscirò mai a litigare :)
ciao!
ci mancherebbe che litigassimo per divergenti democraticissime valutazioni. Sarà la Storia a fare giustizia ( in un senso o nell'altro...)
Elimina