Papa Francesco e il Pianeta.
Io
di Papi ne ho conosciuti parecchi.
Pio
XII, Papa ieratico che poi ho scoperto, orrore!, che faceva le prove
dell'atteggiarsi davanti allo specchio.
Ma un Papa è un Papa! E quando a Copparo in provincia di Ferrara, provincia rossa e anticlericale, mio padre al cinema sentì insultarlo da tutta la sala aspettò il silenzio e poi urlò: viva il Papa! Mi venne la pelle d'oca. Babbo era un grande e un coraggioso, perché c'era anche da buscarle.
Ma un Papa è un Papa! E quando a Copparo in provincia di Ferrara, provincia rossa e anticlericale, mio padre al cinema sentì insultarlo da tutta la sala aspettò il silenzio e poi urlò: viva il Papa! Mi venne la pelle d'oca. Babbo era un grande e un coraggioso, perché c'era anche da buscarle.
Poi
apparve miracolosamente Giovanni XXIII e il suo Concilio, poi il
sofferente e mistico Paolo VI, Giovanni Paolo I papa per tre mesi,
Giovanni Paolo II Papa per venticinque anni, il Papa delle genti,
l'esangue Benedetto XVI che fece come Celestino V, per fine
intelligenza, il gran rifiuto.
E
ora è comparso questo Francesco I, Francisco Bergoglio, il Papa che viene
dall'altro mondo, dal nuovo mondo. Ha un anno più di me, respira a
fatica come me e illumina il Pianeta e la Storia come un gran sole
nuovo.
Parla
con semplicità di cose alte, si muove con la goffaggine degli uomini
ordinari e spalanca alla Chiesa immensi orizzonti, quelli della
pampa della sua nativa Argentina. Ma i nonni erano piemontesi e
state certi che questo vuol dire molto.
Un
gesuita che sembra il padre guardiano alla porta e che poi traccia
come Michelangelo grandi segni.
Quando
col mio caro Don Bensi si arrivò a parlare della Chiesa me ne diede
una definizione che non ho più dimenticato:
la
Chiesa è una povera baldracca che percorre faticosamente i sentieri
della Storia, ma porta stretta in petto la luce ineffabile del
Cristo.
Oggi
“la povera baldracca” è guidata da un sommo pontefice, un
insuperabile creatore di ponti.
Il
contrario del dia-bolon, colui che spezza le armonie , che
separa e divide.
Dio
ci conservi Francesco.
Domenica
commenterò la sua ultima enciclica che mi comprerò in libreria.
Finalmente, dopo Giovanni XXXIII, un papa che di nuovo fa sperare nel dono profetico della Chiesa anche chi da essa si è staccato, ma continua a guardarla e non sopporta la baldracca che è in lei! Mi associo in pieno al tuo entusiasmo, anche io ho visto tutti quei papi e non speravo più in un soffio di spirito santo!!!
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Eliminache bello scaldarsi le mani al focherello della speranza, in questo gelido mondo feroce!
EliminaOggi era a Torino .... ha ottenuto un successo come non altrove. Non amo i papi, le loro fasi storiche lontane o mediamente vicine. Roncalli e Bergoglio segnano la via umana.
RispondiEliminaMi sarebbe piaciuto esserci. In qualche modo c'ero, via TV. Una grandezza senza tentennamenti ma nemmeno clamori.
EliminaChissà perchè riportare l'insegnamento evangelico fa scandalo o notizia. Come 2 millenni fa.
RispondiEliminal'insegnamento del Vangelo fa scandalo perché è totalmente super-umano. Si rimane allibiti: ma che dice? Come i buoni e religiosi israeliti che ascoltavano irritati quell'uomo di Nazareth.
Eliminaun grande uomo - un grande Papa
RispondiEliminaSì.
Eliminanon sono donna di chiesa ma di sicuro questo Papa colpisce per la sua semplicità unita ad ampiezza di vedute.. se riesce a limare qualche cosetta sulle donne è perfetto :) ma secondo te perché chiede spesso di pregare per lui?.. non mi meraviglierei che volessero farlo fuori...
RispondiEliminaBuona domenica!
Cara giovanotta non credo che Francesco tema "nostra sora morte corporale". Come gesuita è un soldato di Cristo ( il fondatore Ignazio era un militare). Credo tema invece di non riuscire a fare tutto quello che Gesù ( con cui di sicuro parla a tu per tu e del resto lo faccio anche io che sono un lussurioso cialtrone) gli chiede. E' l'angoscia dei vecchi, di non fare la cosa necessaria con l'opportuna velocità, prima che sora nostra morte corporale ci venga a fare visita.
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