Lo scioglimento del Partito Democratico.
Se vi interessa la vera
storia vedetevela su Wikipedia: Storia del Partito democratico (
Italia ).
Istruttiva: dalla prima
idea ( L'Ulivo ) a oggi prevalgono due parole
“ dimissioni”
“ abbandono”
E' tutto un dimettersi e
un uscire, da prima della fondazione ( 2007 ) , durante e dopo.
Degli uscenti non si
ricorda più nessuno , ( Mussi? Rutelli? Civati? Fassina ? ). Si
sono condannati a non contare nulla.
Dei dimissionari ci
ricordiamo tutto, il perché , il come. Generalmente dopo un esito
elettorale non così brillante come doveva essere e come tutti gli
altri pretendevano fosse. E tutti gli altri a sgomitare per prendere
il posto del dimissionario.
L'ultimo è stato Matteo
Renzi. Invece di stringersi tutti intorno al Segretario per capire il
perché della sconfitta, frizzi, lazzi e pernacchie. Avanti un altro!
L'Assemblea del 19 Maggio,
che io avevo immaginato tesa e silenziosa, con 1200 cervelli
impegnati a dare il massimo per capire, correggere e ripartire, è
stata una gazzarra inaudita, con la massima manifestazione di
imbecillità e di maleducazione assembleare che è non ascoltare in
silenzio chi parla.
Dei 1200 cervelli
convocati 800 se ne sono andati a casa prima della fine.
Dunque: perché meravigliarsi? Va tutto secondo tradizione ma occorre dire
che
gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare. Citando un uomo grande, Gino Bartali.
Alla prossima puntata.
vedi a me spiace per quelli come te che nel Partito ci credevano veramente e ci hanno messo energie positive e propositive..
RispondiEliminaLoro pieni di un io enorme e dal portafolio bello gonfio si sono giocati tutto con ... degli altri.
Un forte abbraccio Carissimo ribellati con chi conosci di quelli nel posto gisto, se puoi.. no stare zitto mai. : D