Grazie bimbe.
e mi piacerebbe essere lieto e ottimista, ma non è tanto facile. C'è un rigurgito di ferocia e impotenza maschile che spaventa.
Serve davvero un'unione, un progresso, l'approdo ad un tempo pacificato.
Da mamma Wilma alla mia badante Martha ( gli ripeto sempre che sono il suo vecchietto...) ci sono settantacinque primavere e non ho mai, dico mai, incontrato una donna che non fosse meritevole del mio amore più attento. Fortunato?
Ora faccio un giro a distribuire...sorrisi.
E pubblico una poesia.
Questo resta del fiore
Che la stagione colseUn nome, un rosso.
Papavero o rosa
Sfiorì e si confuse
Con la terra smossa.
Così di noi mortali
Resterà un’eco, un accordoChe si scolora piano.
Ma di quando amai
La tua risata e le ciglia
Che ti ombreggiavan gli occhi
Del tuo rossore e la gran corsa
A portarmi un gin fizz col ghiaccio
Il fiatone, lo sguardo .
Di quello resta ogni istante
Ogni momento gioioso
Ogni tremore e gioco
Il tempo si rompa pure
Le sue corna nereSul diamante del ricordo.
Direte: ma che c'entra la dama con l'ermellino? Beh, io sono l'ermellino!
So che non mi visiti spesso, perciò ti ricopio la risposta al tuo "orriso".
RispondiEliminaCaro Paolo, ti ringrazio del pensiero ottomarzolino, ma io sono ingorda e vorrei gli altri 364 o 365 (come quest'anno bisestile).
Perché non mi, ci, ti fai un regalo? SCRIVI LE TUE BELLE PAROLE INCISIVE e forbite e forti alla sempre efficace maniera toscana IN FAVORE DEI NOSTRI FRATELLI E SORELLE ANIMALI. La direttiva europea 2010/63 potrebbe essere recepita nei nostri codici. SCRIVI, ti prego. DOVUNQUE. PIU' VOLTE.
Ma leggi bene ciò che dice la direttiva UE. Non mi pare che io, in compagnia di una folla preoccupata, abbia capito male o stia esagerando.
RispondiEliminaCara Harmonia, lo farò senz'altro. E mi studierò bene la direttiva.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Sai cosa c'è di bello in te Paolo? Che riesci sempre a trasmettere qualcosa di positivo.
RispondiElimina"Ma di quando amai
La tua risata e il ciglio
Che ti ombreggiava gli occhi
Del tuo rossore e la corsa
A ritrovare me col gin fizz
In mano, con ghiaccio e tutto
Di quello resta ogni istante
Ogni momento gioioso
Ogni tremore e gioco"
Questo passaggio d'amore è bellissimo.
Vabbè dai, visto che l'ermellino sei tu, una carezza te la lascio pure io. ^.^
Ciao. Buon fine settimana.
Cristina
Innanzitutto ti ringrazio per il tuo pensiero gentile :)
RispondiElimina(comunque torna davvero, perché mi piacerebbe molto sentire la tua su quel mio post!)
Dopodiché non posso che ripeterti ancora una volta che sei MOLTO più giovane -e nel senso migliore- di tanti che hanno anni meno di te ;)
Ringrazio anch'io.Sei sempre fortissimo, Paolo.Ti vedo più come furetto, però ^__^
RispondiEliminaUn furetto di quasi un quintale! :(((
EliminaRingrazio Senora, Leira e Riyueren. Mi sono dato una lisciata alle penne ( di pavone...) La poesia è di trent'anni fa, saltata fuori da un cassetto. Sono un poeta della domenica ( questa non è male e fu molto ispirata; le peggiori le butto...)
RispondiEliminaLa fortuna richiede anche di saperla riconoscere
RispondiEliminaNon si buttano via le Poesie, manco le Rime. Non ci piacciono? Non ci soddisfano? Significa che il momento in cui le abbiamo "partorite" non era illuminato .... resta comunque un apostrofo di vita.
RispondiEliminaBadante... Ovvia! ancora ora mi scambiano per quella di mio marito, è vero che ci dividono 13 anni ... mi sa che andare fuori sottobraccio sia diventato un affaire svolto solo per "andicapati" ... valla a capire la gente!
ricambio il sorriso, gentile signore.
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