Concita e Tomaso
Tomaso
Montanari è un giovane e valoroso professore universitario di Storia
dell'Arte. Scrive su “ Il Fatto quotidiano”. Ha un blog.
E'
comparso dalla brava Concita De su RAITRE a presentare un suo ultimo
libro.
Sostiene
Tomaso ( sì, uffa, con una “m” sola....) che in Italia il
patrimonio artistico è trattato, anticostituzionalmente , come
fosse un fastidio, un niente, affidato a un Ministero miserevole.
Vero!
Dice
l'art.9 della Costituzione:
Tutela
il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Dice
Montanari: del paesaggio e del patrimonio artistico ne avete fatto
strame, nessuno ne sa nulla, quello che c'è diventa una rendita di
posizione o di potere di pochi. Vero!
Le
nostre città ( Venezia, Firenze …) diventano parchi di
divertimento per torme di turisti ignoranti che succhiano gelati e sbirciano
monumenti, senza capirli.
Venezia
si svuota, i residenti se ne vanno. E anche il centro storico di
Firenze si svuota. Invece è sull'appropriazione da cittadini delle
nostre bellezze e delle nostre memorie che si fonda l'identità di un
italiano.
E bravo Tomaso. Qui però occorre rispondere a queste domande:
-come
mai i veneziani se ne vanno a Mestre? Per cattiveria? Per fare un
dispetto a Tomaso? In odio all'art.9?
-come
mai il centro storico di Firenze si svuota? Ha provato il Tomaso a
chiederlo ad un transfuga verso le periferie?
-come
mai i turisti sembrano mandrie di pecore con la guida-pastore che li
pilota? Sa chi sono, i “turisti”? Che cultura hanno, che
interiorità, che spirito?
Una risposta l'aveva data qualche giorno prima in un'altra trasmissione
un formidabile manager che si chiama Oscar Farinetti.
Farinetti
ha ben chiaro che ai veneziani e ai fiorentini, come a quasi tutti i
turisti che vengono in Italia non gliene importa una beata cippa
della Storia dell'Arte, dei monumenti, dei musei e di Tomaso
Montanari.
Vogliono
primum vivere e solo deinde, ma assai dopo, filosofare. E
a Venezia 2013 non si vive più, mentre ci si viveva benissimo e era
un privilegio, nel Sedicesimo Secolo. Montanari ha studiato tanta
storia dell'arte ma pochissima storia degli uomini, che sono
semplici, ignoranti e se fanno cose belle come il paesaggio toscano
neanche se ne accorgono.
Dunque
il problema del paesaggio e dei beni culturali è semplice:
occorre
che piacciano a degli ignorantoni scostumati che pensano a tirare su
denari per campare, a mangiare e a .. mmmm....mangiare.
Non
abbiamo modo di educarli tutti alla Bellezza e dobbiamo fare con
quanto abbiamo.
Dunque:
intelligenza, rispetto, rigore per paesaggio e beni culturali.
Investimenti. Personale qualificato e ben pagato. Ma non perché lo
chiede la nobiltà del Bello o l'Art.9 ma la logica del buon intraprendere,
cioè offrire un servizio sostenibile a chi dell'Art. 9 usufruisce.
E
smettiamola con la puzza al naso e le lezioni universitarie; c'è una realtà, là fuori!
Il più bello e sensato articolo che abbia mai letto, il tuo.
RispondiEliminaMi viene da aggiungere solo una considerazione, magari banalissima, ma l'aggiungo lo stesso. Molti turisti del modello su ben descritto, non sono "educati" alla bellezza , come scrivevi anche tu, ma non per questo non la "vivono"; la esprimono in maniera differente, ecco.
Altrimenti non verrebbero a Firenze, Venezia... no? Non credo sia solo una "moda"
Sì, Perla, hai ragione. Puoi essere un immane cialtrone ma se vedi l'adorazione dei Magi di Leonardo o la Pietà Rondanini qualcosa addosso ti resta. Ma poi servono denari per conservare, illustrare, accompagnare, far fare la pipì. Dunque, serve un biglietto e un manager.
Eliminasai che ieri sera stavo proprio pensando le stesse cose. mi sono detta: "ma sto tomaso ma dove vive? un altro intellettuale avulso dalla realtà, eccolo!!..." negli antichi centri storici come venezia non ci si può vivere perchè costa moltissimo. farli vivere mantenendoli in buono stato è un obiettivo di cui lo stato o gli enti locali si dovrebbero far carico, per esempio diminuendo le tasse a chi intende viverci, perchè significa anche sobbarcarsi degli impegni gravosissimi, di trasporto soprattutto... penso che questi libri siano uno spreco di cellulosa. tanta gente dovrebbe vivere nella realtà, invece sono del tutto fuori... un'altro stamattina, un giornalista che si scandalizzava che le poste, che per lui sono raccomandate e plichi, dovessero finanziare l'alitalia... non c''è mai entrato evidentemente in un ufficio postale. perchè alle poste maneggiano soprattutto soldi, oramai sono banche! e con i pacchi hanno molto poco a che fare... ci vediamo domani pomeriggio alla manifest !
RispondiEliminaAttenzione, servono anche i sognatori, meritano affetto e rispetto. Poi i piedi vanno tenuti saldamente in terra.
Eliminagrazie per la segnalazione del blog di ToMaso cercherò di seguirlo.. :-). quanto al post, tendo a condividere il pensiero di Perla.. magari son turisti 'mordi e fuggi', ma se vengono a visitare le nostre città d'arte, e non solo quelle (ci sono anche tanti borghi, laghi, monti, mari..) piuttosto che so, Ibiza o la festa della birra a Monaco ecc... è perché comunque sentono il loro fascino.
RispondiEliminaE poi non credere, secondo me molti turisti sono più informati sulle opere d'arte che non magari un romano (o fiorentino, veneziano, non so.).
Un salutone!
Nella trasmissione c'era un lungo sfottò di turisti stranieri che nel Circo Massimo ci avrebbero fatto un parcheggio, una piscina, un bel grattacielo.
EliminaCerto, capire il vuoto del Circo Massimo non conoscendo la storia romana è più difficile che sbavare davanti alla Primavera. Mi ha urtato l'ullallà di Tomaso e Concita...Mettersi nei panni,proprio no?
Caro Paolo,un po di ragione,Tomaso,con una emme sola,però c'è la a proposito dei turisti rozzi e ignoranti,ma concordo con te,in Italia,culla di millenaria civiltà, si fa poco o nulla per valorizzare il nostro immenso patrimonio artistico,un esempio:per entrare nei nostri maggiori luoghi d'arte si devono sopportare code vergognose e molti rinunciano alla visita, apriamo i musei anche alla sera o addrittura di notte.
RispondiEliminaLo Stato non ha soldi,ma soprattutto non ha idee e dirigenti all'altezza dei loro incarichi,tutti elargiti per via politica e allora privatizziamo.
Ciao,fulvio
Sono d'accordo: niente soldi, niente idee e l'Italietta affonda e affonda. In Tomaso, idee giuste ma poca concretezza, poca comprensione del mondo com'è e non come vorremmo che fosse.
Eliminacredo che il concetto principe.... sia forse proprio questo "educare alla bellezza", al rispetto della storia dell'arte, dei monumenti, perché sono la nostra storia... ma la maggior parte delle persone ha smesso "forse" di chiedersi, interrogarsi, meravigliarsi, si limita semplicemente a guardare senza vedere, sentire, ascoltare, percepire, senza andare oltre...
RispondiEliminaL'idea che l'opera d'arte conquisti tutti immediatamente è falsa. Dunque servirebbe l'educazione al bello fino dalle classi elementari. Difficile mestiere! Infatti non c'è niente del genere nemmeno dei licei classici, dove si studia la Storia dell'Arte, ma non l'Arte......
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