La mente. Ma cos'è?
L'anima e il corpo.
Passando da Via de' Biffi
che da Via Ricasoli porta a Via Martelli dove vado a comperare il
giornale ( a cinquanta metri c'è il Battistero e Santa Maria del
Fiore, io sto a Firenze ) ho sentito un giovanotto che parlando con
amici diceva:
“ Ha avuto una grave
lesione celebrale; sta bene ma è incapace di provare emozioni e
sentimenti...”
Il discorso mi ha
colpito. E l'anima? E il cuore, i discorsi sulle emozioni ,
sentimentali ma anche culturali, l'amore, la ricerca di di Dio? Cosa
sono, prodotti di alchimie cerebrali e se il cervello si guasta
scompaiono? Illusioni, costruzioni della mente che è dunque solo la
manifestazione di un complesso sistema organico che chiamiamo
cervello?
Quello che segue è un
tentativo di rispondere alla domanda di cosa sia la mente, con la solita presunzione che ormai conoscete.
La prendo larga perché il
discorso è il prodotto di uno specifico modo di pensare che è
quello greco di Euclide. A un cinese o a un indiano non sarebbe
venuto neanche in testa. Cosa dice la geometria di Euclide?:
La
geometria
euclidea è
un sistema matematico attribuito al matematico
alessandrino
Euclide,
che la descrisse nei suoi Elementi.
(….)
Sentite
cosa in proposito scrive in una lettera Albert Einstein:
Egregio
Signore,
lo
sviluppo della scienza occidentale è stato basato su due grandi
conquiste, l'invenzione del sistema logico formale ( nella geometria
euclidea ) dai filosofi greci , e la scoperta della possibilità di
trovare relazioni casuali tramite esperimenti sistematici (
Rinascimento ) Secondo me non si deve restare stupiti che i saggi
cinesi non abbiano raggiunto questi risultati. Il fatto stupefacente
è che queste scoperte siano state comunque fatte. (
da Il computer di Platone-Luigi Barzocchini-edizioni Dedalo )
Invece
Albert dovrebbe stupirsi, perché i saggi cinesi non erano certo più
stupidi di Euclide, e chiedersi come mai non hanno raggiunto ecc.
ecc.
In
realtà il postulato zero di Euclide è che il
mondo possa dividersi e infatti tutti gli elementi di
Euclide, punto, segmento, retta, cerchio disegnati su un piano
indefinito lo dividono.
I
saggi cinesi avrebbero guardato Euclide sorridendo e scuotendo la
testa.
La
prima conseguenza della divisione del mondo pensata da Euclide è che
nasce l'opposizione
tra due entità: data una retta, c'è un semipiano di sopra
che
si contrappone ad un semipiano di sotto.
Dato
un cerchio, c'è un dentro al cerchio che si contrappone ad un
fuori del cerchio ecc. ecc.
Venendo
da questo tipo di civiltà è comprensibile che noi si continui a
distinguere tra corpo
distinto da anima.
Comprensibile
ma sbagliato perché, semplicemente, questa distinzione non c'è. Noi
siamo dei corpanima (
questa non è mia l'ho letta o sentita, ma non ricordo dove )
Che
vuol dire? Vuol dire che le lesioni cerebrali hanno a che fare con
una parte del corpo dell'uomo ma non con tutto il corpanima
che l'uomo è.
E
la mente?
La
mente è l'interfaccia tra il mondo della materia organizzata, il
mondo sensibile, col mondo della energia organizzata che noi
chiamiamo mondo
spirituale.
E' la mente che
definisce l'uomo ( ma anche il gatto o il cane o la balena, per non parlare di oranghi e scimpanzé ) che può
ora collegare i due mondi.
La mente è come il
pianoforte, che è materiale ma interfaccia lo spartito col pubblico
che ascolta. Se si rompe il pianoforte ( lesioni pianofortali...) noi
non sentiamo più la musica che però resta, intoccabile ed eterna,
nello spartito.
Potrei
andare avanti, chiedendomi per esempio se Euclide non abbia
consentito nel corpanima
occidentale una
smisurata crescita del corpo, passando in duemila anni dal cammello
all'astronave ma toccando niente dell'antica ferocia; oppure se la
civiltà euclidea è questo trionfo che dicono o porterà alla
cancellazione di quel mondo della materia organizzata
chiamato Terra. Mentre consente tranquillamente fame e schiavitù.
C'è infinita materia di riflessione.
Concludo con un esemplare corpanima:
San Josè Gabriel del Rosario Brochero, santo argentino:
Caro Paolo,certamente passando da te si evitano le solite banalità ma non l'impegno a comprenderti,poi la luce è arrivata dal "pianoforte"(strumento che amo e indegnamente suono) e allora ho compreso.
RispondiEliminaCiao,fulvio
Grazie Fulvio! E così tu puoi suonare due pianoforti, quello che suoni e la tua mente. Io, uno solo. ( al massimo saprei suonare le campane...)
EliminaMa esci anche d'inverno? nel caso, buon venticello!
Caro Paolo,il mare va amato in ogni stagione e da noi a Trieste con il vanto di Bora la vela può diventare pericolosa ma sempre estremamente affascinante.
EliminaCiao,fulvio
Bellissima profondissima riflessione e apprezzo molto ladomanda finale
RispondiEliminaIl tuo gran complimento arriva al momento giusto; ho dubbi sullo scrivere o sullo smettere. Coccole al gattone e un saluto di amicizia ( che fa aggio sulle opinioni di politica...) a Corrado.
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