Un grande partito di popolo, preoccupato sì ma allegro e ottimista. E siamo tanti.
Ci metteremo di traverso e non sarà tanto facile scavalcarci...
Ieri sera Matteo Renzi è stato in
Piazza Signoria a Firenze e l'ha riempita di gente: senza parolacce,
senza invettive, senza polemiche.
Ieri sera Beppe Grillo è stato in
Piazza San Giovanni a Roma e l'ha riempita di folla osannante e di
stupidaggini condite coi soliti vaffanculi, previsioni di inevitabile vittoria al
99%, offese a Napolitano.
Domani si sceglie.
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Ho tentato di leggere una chilometrica
intervista a Fiorella Mannoia su Micromega, rivista di sinistra ma
ahimè, anche irriconoscibile.
Era leggibile fino a qualche anno fa;
poi s'è incarognita e prova a smerdare in ogni numero quello e
questo. Non pensa più. E' la sinistra inacidita, come certe zitelle
deluse nella vita.
Sono un fan di Fiorella, che invece è
una delusa dalla sinistra italiana. Ma piuttosto di starci dentro o
accanto o sopra e dare una mano se ne sta fuori a criticare. Va bene, canta molto,
gira molto, e forse per questo non ha capito niente di che sta
succedendo.
Ha detto che non gli piacciono Grillo e
Casalegno, ma il Movimento 5Stelle sì, gli piace molto perché fa
tanta opposizione a questo governo cattivo.
Cara Fiorella, il Movimento 5Stelle è
di Grillo. E' suo di proprietà e infatti i grillini che non
obbediscono vengono cacciati democraticamente a pedate. Ma come fa
una persona di sinistra a sopportare che Grillo si dica l'unico erede
di Berlinguer senza esplodere in parolacce e gesti?
Mah!
Canta Fiorella canta e negli intervalli
pensa. Grillo non è l'erede di Mussolini ma del tifo di stadio, un po' fascista, un po'
di sinistra ma del tutto senza pensiero: encefalogramma piatto.
E
gira alla larga da quegli sfigati di Micromega.

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OOPS!
Lo so lo so ti abbiamo fatto un culo così. Ma anche te benedettuomo, te le cerchi col lanternino!