venerdì 28 aprile 2017

Domenica voto e voto Matteo Renzi




Renzi!


Matteo Renzi è l’uomo e il politico più calunniato di quanti ne abbia conosciuti e ne ho conosciuti tanti.

Matteo lo conosco da quando aveva vent’anni. E’ bravo e apprezzabile. Si è diplomato in un prestigioso liceo classico di Firenze, si è laureato brillantemente, viene da una famiglia di cattolici impegnati. Suo padre Tiziano, che ha dieci anni meno di me, veniva alle riunioni a Monticelli della corrente di Base della Democrazia Cristiana, quella di Nicola Pistelli ispirata a La Pira e a Dossetti.

Ha fatto politica presto e sempre bene. E’ stato un buonissimo Sindaco di Firenze, ma se leggete la stampa italiana o vedete televisione anche RAI ne troverete solo difetti, che ovviamente ha.
 Nessun pregio, nessuna simpatia. 
E per specialisti in calunnie quotidiane vi potete leggere il Fattaccio di Casalegno, Grillo & Travaglio.

Perché? Perché è un innovatore che obbedisce solo alle proprie convinzioni, pronto a pagare se sbaglia, ma sbaglia poco.
Perché ha rispetto per tutti  ma nessuna piaggeria. Non scodinzola. Non è un pesce lesso come se ne vede.
Dice sempre quello che vuol fare e poi lo fa.
Mai stato, nemmeno agli inizi, un uomo solo al comando. Organizza squadre brave e coese.

Serve ancora a questo povero Paese.

Domenica vado a votare e voto Renzi.





sabato 22 aprile 2017

Beppe Grillo e Avvenire. Nel senso del giornale.





La resistibile tentazione dell'Uomo della Provvidenza

Lettera aperta al Direttore Tarquinio.

Egregio Direttore
Ammetterà che una pubblicazione su un giornale a 8 colonne, pagina intera e fotografia simpatica e pensosa, non è una intervista, è una incoronazione.
Lei e i suoi due valorosi collaboratori Arturo Celletti e Luca Mazza avete incoronato su Avvenire del 19 Aprile Beppe Grillo come Terzo Uomo della Provvidenza. Non è solo il risalto e la forma ma tutto il contenuto di otto colonne otto che lo provano. Cominciando dall’incipit: “Io non uso il mio mestiere per convincere. Sono semplicemente Beppe Grillo. Con le mie passioni, con i miei limiti, con le mie intuizioni. Lascio che tutto traspaia e emerga per com’è, evitando di vivere nell’enorme vergogna di ciò che ero prima di essere un politico. Un comico può permettere di fingere, un politico no”.
I suoi valorosi collaboratori ascoltano…” un autoritratto inedito, autoironico e a tratti autocritico “ di Beppe Grillo. Un ritratto che vedono solo loro, perché poi l’autoironico e a tratti autocritico afferma in sequenza, e senza prove:
-l’Italia è stata portata verso il precipizio dai politici tranvieri, primo Berlusconi.
-l’Unione Europea è una irrimediabile stronzata. ( commento dei due intervistatori…una critica senza scampo…)
-l’accusa di populismo verso Le Pen e compagnia in Europa, compreso me medesimo, è una invenzione. Non ci sono populismi a giro.
-il Movimento,  (.. cioè lui e la Casalegno Associati ..) non ha una strategia per arrivare a Palazzo Chigi, ci arriverà naturalmente. Il Governo Gentiloni racconta palle e Renzi è un bugiardo.
-non sono il padrone del Movimento. “ La realtà del Movimento è nel cuore di un progetto, non di una persona…” Il progetto ve lo racconto nei dettagli, prima o poi.
-il Movimento è post-ideologico, ( … post-etico, post- tutto… ) La vostra etica, cari cattolici, è anche la nostra etica. Va bene tutto , anche io sono contro l’utero in affitto e l’accoppamento degli anziani. Votateci tranquilli.
- il Movimento è semplicemente impegnato a rendere il Paese in mano alla ggente.
A questo punto i valorosi intervistatori servono un bell’assist a Beppe, che segna:
..Una proposta di forte impatto è la versione che avete elaborato del reddito di inclusione.
-lo Stato deve garantire un “reddito di dignità” ai cittadini. I soldi? Basterà levare i sodalizi ai politici e i super bonus ai manager. ( No , Beppe, non bastano…)
-Jobs Act? Orrore! Noi proponiamo qualcosa che è ormai chiaramente inevitabile per ridistribuire ricchezza e garantire decenza. Votateci che poi vi diremo, fidatevi di me.
-Trump? Non è male, dopo quel cretino di Obama, quell’imbecille di Clinton e tutti quei politici americani ottusi.
-I muri? I dazi?  Sacrosanti. Serve “ riuscire a controllare le transizioni finanziarie, i flussi migratori. E poi imporre dei limiti alla liberizzazione  per garantire la competitività industriale e nazionale.”
-Putin? Proprio quello che sembra, no come Trump che è di sicuro meglio di come sembra.
-La Natura! E, la Natura ha quasi perso la pazienza , quasi come noi!

Seguono cinque colonnette agiografiche dell’Uomo.
Direttore Tarquinio, lo so che l’ha fatto in buona fede a fin di bene. Ma un pochino non si vergogna?

P.S.
La CEI non ha gradito. Non siamo più ai tempi di Ruini.
L’intervista ha sollevato un coro di proteste, a cui il Direttore ha cercato goffamente  ( https://www.avvenire.it/opinioni/il-direttore-risponde )  di rispondere.

Ne pubblico due:

Caro direttore,
le devo confessare che stamani la lettura della sua intervista al “Corriere della sera” e quella di Grillo al suo giornale mi ha colpito. Perciò, certa della sua gentile disponibilità, le scrivo per cercare di capire di più. È ovvio, è normale, che “Avvenire” dia adeguato spazio a una forza politica accreditata da molti al primo posto nelle preferenze degli elettori, con la previsione di una possibile ascesa al governo del paese. Ma quel che mi crea qualche perplessità è che, nella sua intervista, lei sembra accreditare ruolo e natura democratica del movimento, mentre l’opacità della sua governance è uno degli aspetti che più inquieta. Ho interpretato giustamente oppure mi sono sbagliata? La saluto cordialmente ringraziandola per la sua cortesia
Francesca Izzo


Caro direttore,
l’intervista di “Avvenire” a Beppe Grillo, per i contenuti e per la testata ospitante, non può essere trascurata. Con consumata perizia, Grillo usa molti argomenti che sembrano sfiorare sensibilità diffuse nel mondo cattolico. In particolare, assume come centrali il cedimento dei "valori" civili e politici degli anni Novanta e gli effetti socialmente iniqui del pensiero unico liberista e della globalizzazione economica e si concentra poi sull'inconsistenza strutturale del progetto dell'Unione Europea e dell'euro. Ciò che sconcerta non sono i singoli contenuti, già ampiamente noti, ma la concezione della politica e della democrazia. Il M5S non ha una strategia, dice Grillo: vincerà e arriverà a Palazzo Chigi perché accompagna una sempre crescente quota di elettori sul crinale della crisi irreversibile del sistema e ne diventa icona vivente. Per questo è indifferente a vecchie appartenenze e culture politiche; non perché ne propugni una nuova, ma perché ne ravvisa l'inutilità. Il M5S ritiene superate la democrazia rappresentativa, le sue forme, le sue regole. Ritiene obsoleti i vincoli che ne derivano. Vi è, alla radice, una idea individualistica dei rapporti civili e sociali, che traspare assai bene nella esaltazione del diritto all'auto determinazione dei singoli, frutto del superamento, dice Grillo, delle vecchie basi ideologiche sulle quali si sono sedimentati i valori etici. Non vi è traccia alcuna di una visione comunitaria e sociale. Difficile, molto difficile – su queste basi – intravvedere spazi per punti di convergenza. E non sarà certo la comune battaglia contro le aperture pasquali dei centri commerciali a colmare questa siderale distanza di concezione rispetto a tutto ciò che il magistero della Chiesa ha sempre indicato a tutti i cattolici - pur nel pluralismo delle opzioni - come valori fondanti della vita civile: ad iniziare dal valore della Politica. I grillini potranno anche magari vincere, anche aiutati dagli errori degli altri, ma la loro vittoria sarà semmai l'epigono della crisi del vecchio sistema, non certo l'inizio di una ricostruzione civile, sociale e democratica.
Lorenzo Dellai
presidente dei deputati di Democrazia Solidale-Centro democratico





sabato 15 aprile 2017





Buona Pasqua a voi tutti!

e ricordiamoci che non è la festa della Colomba Pasticcera ma del Risorto, Nostro Signor Gesù Cristo e sebbene paia impossibile....
è tutto vero!


Resurrezione.


“ Narciso, come si chiama quel profeta che abbiamo crocifisso venerdì  all'ora terza?”
“ Gesù, padrone”
“ Questo Gesù mi ha impressionato...E' morto da coraggioso!”
“ Sì padrone; il bagno è pronto”
Cos'è che fa grande un uomo? Claudio aspirava alla grandezza ma non sapeva ancora, non aveva ancora deciso cosa fosse.
Mentre si asciugava ripensava alla giornata stravolta e deforme, quel Gesù portato davanti a Pilato, frustato, irriso da quei malnati della XV, la folla che urlava “Crocifiggilo!”
Si sdraiò sul letto. Si addormentò.
Lo svegliò scuotendolo dolcemente il suo servo Narciso.
“ Padrone, c'è alla porta Decio, lo manda il procuratore  Ponzio Pilato...”
“ A quest'ora? Vieni avanti Decio! Che succede ?”
“ D'ordine del procuratore dobbiamo fare  la guardia al sepolcro da mezzanotte, tu, io e tre legionari della   Cyrenaica. Gli ebrei non possono, è sabato”
“Che sepolcro?”
“ Quello del profeta che abbiamo crocifisso oggi. L'hanno sepolto non lontano da qui. Dice Pilato che è cosa di grande importanza.”
“ Non ci vengo. Non ora, sono stanco, magari più tardi. Ho bisogno di dormire, per gli dei! Decio, vattene, prenditene quattro invece di tre. Insomma, è un sepolcro!  Ci vediamo più tardi” 
“ Sì centurione “
“ Che giornata! La guardia al sepolcro! Pilato è un buono a nulla, vecchio, beve e si fa prendere in giro da questi giudei. Narciso,chiamami prima dell'alba. E non dormire o ti faccio frustare.”
“ Sì padrone, buona notte"
Da buon soldato Claudio dormiva di un sonno leggero. Si alzò di colpo sul letto tendendo l'orecchio. Il silenzio era totale, la notte avanzata. C'era appena una falce di luna. Aguzzando gli occhi a Claudio sembrò di vedere una figura d'ombra,  che poi si mosse e si mostrò: un uomo alto vestito di una tunica che gli parve bianchissima. Claudio afferrò la daga da sotto il cuscino.
“ Chi sei? Un'ombra dell'Ade?”
“ Ma no Claudio, no. Avvicinati. Prendi la mia mano. “
Claudio si ritrasse, cercando il volto ombreggiato da un panno sopra la testa.
“ Vedi?” L'apparizione alzò una mano e sul polso comparve il segno rosso di una profonda ferita. “Sono Gesù, quel profeta che avete crocifisso...  Sono risorto. Vai al sepolcro, Claudio, ora. E a Roma, ricordami”
La figura si voltò e scomparve nel buio del vestibolo.
Da buon soldato Claudio dormiva di un sonno leggero. Si alzò di colpo sul letto tendendo l'orecchio. Il silenzio era totale, la notte avanzata. C'era appena una falce di luna.  Poi ricordò il sogno e quel fermo invito ..vai al sepolcro, ora....
Si girò per afferrare la daga che teneva sempre a portata di mano sotto il cuscino , ma non c'era. Incredulo, si spaventò. La daga era sul pavimento vicino alla porta.
Si fermò impietrito, poi si lanciò di corsa verso il sepolcro con la sola tunica addosso. Il viottolo tra le  canne sbucava in una piccola radura, col sepolcro che gli stava proprio davanti. Alla luce della falce di luna Claudio vide che la pietra sepolcrale era stata rotolata. Compariva il buio di un antro.
Una donna inginocchiata tutta vestita di nero ci stava di lato. Claudio si avvicinò.
“ Chi sei? ”
“ Mi chiamo Maria, Maria di Magdala”
“ E che ci fai qui ?“
“ Ero venuto ad ungere il corpo del mio Rabbunì che avete  crocifisso ieri, ma mi ha detto ...Sono risorto, Maria, dillo anche agli altri. Li aspetto a Emmaus ...”
La donna si mise a piangere forte.
Albeggiava. Era quell'ora in cui la notte si ritira e il cielo schiarisce ma la luce non sa ancora svegliare gli uccelli. Il silenzio era assoluto, il tempo pareva sospeso.
Claudio ebbe una sensazione che gli strinse il cuore, che il suo mondo finisse, che iniziasse un tempo nuovo, ignoto. Entrò nel sepolcro. Era vuoto, col sudario ben ripiegato sul letto di sepoltura e un panno su una pietra accanto. Afferrò il sudario, di lino finissimo.
“ Centurione! “ Era Decio che gridava. “ Centurione, non so che sia successo! Eravamo svegli, lo giuro su ...su Bacco che non mente mai. Eravamo svegli!”
 La donna se n'era andata. Claudio mise un braccio intorno a Decio , terrorizzato.
“ Decio, stai tranquillo, a Pilato ci penso io. Vattene in legione. E portati via quelli”  indicando col mento quattro figure addormentate dentro i propri mantelli.
“A l'ora seconda ci imbarchiamo per Roma”
Pensò : “ e questo sudario lo porto con me “.
Uscì un sole radioso, era Pasqua.
Niente fu come prima.


( Dal mio libro " Racconti accanto al fuoco "  Dai Vangeli )

lunedì 3 aprile 2017

Democrazia vera, impegno vero, risultati buoni e veri.





Questo è il PD! Grande, grande Partito di popolo.

http://www.matteorenzi.it/enews-466-lunedi-3-aprile-2017

Il resto sono chiacchiere vuote.