lunedì 27 marzo 2017

Da L'Unità: Rondolino





Che brutta fine compagno Bersani!

Ieri in Parlamento il Movimento 5 stelle si è reso protagonista di una serie di atti eversivi di inaudita gravità, estranei e ostili alla civiltà democratica, fermamente condannati da tutti i gruppi politici e dalla presidente della Camera Laura Boldrini.
Gli squadristi grillini hanno dapprima interrotto la seduta (stava parlando il ministro Galletti), poi hanno preso d’assalto con urla, spintoni e insulti l’Ufficio di presidenza mandando un paio di commessi in infermeria, e infine hanno assediato il palazzo di Montecitorio convocando una masnada di esagitati aizzati da Di Maio e altri gerarchi.
Il motivo? L’Ufficio di presidenza della Camera aveva approvato una direttiva (proposta dal Pd) che taglia i vitalizi degli ex parlamentari imponendo un “contributo di solidarietà” che, a regime, farà risparmiare alle casse di Montecitorio 2,5 milioni di euro l’anno.
I grillini, che volevano invece limitarsi ad innalzare a 67 anni l’età pensionistica dei deputati in carica (i vitalizi, com’è noto, sono stati aboliti già nel 2012), senza però intaccare le rendite degli ex parlamentari e senza portare alcun risparmio, sono rimasti spiazzati e hanno risposto con la violenza, l’insulto, l’eversione.
Se però leggete il Fatto di oggi, non troverete una riga di condanna per quanto accaduto. Anzi, non troverete proprio l’accaduto.
Il titolo di prima pagina è una colossale menzogna: “Il Pd si rimangia le promesse e vota per salvare i vitalizi”. Ma i vitalizi non ci sono più da cinque anni, il Pd non soltanto non si è rimangiato nessuna promessa ma ha ottenuto un taglio di 2,5 milioni all’anno, e i grillini hanno votato contro (e dunque hanno votato a favore del mantenimento integrale del vitalizio per gli ex parlamentari).
Il titolo corretto, se al Fatto esistesse la correttezza, sarebbe stato un altro: “Il M5s cerca di salvare i vitalizi, non ci riesce e per ritorsione assalta il Parlamento”.
Ma a Travaglio e ai suoi squadristi grillini della verità non importa nulla. Il disprezzo per la democrazia parlamentare che li contraddistingue non ha precedenti nella storia repubblicana e somiglia invece molto da vicino al fascismo delle origini.
Chissà se Pier Luigi Bersani (ed Enrico Letta, che sul Corriere di oggi tenta goffamente di giustificarlo) si rendono conto di ciò che sta accadendo in Italia, e della responsabilità che si stanno assumendo di fronte alla storia.



lunedì 6 marzo 2017

Ben altro è il problema....




Sì, ma.....



L'elenco qui sotto sono le cose che ha fatto  il Governo di coalizione presieduto da Matteo Renzi in poco più di mille giorni.

Sono riforme e provvedimenti indiscutibili e numeri certificati.


Le "opposizioni", dai bugiardi e calunniatori de "Il Fatto Quotidiano" fino agli scontenti di sinistra per la poca sinistra hanno risposto che eh, sì, ma... ben altro compagni è il problema...

Una critica che si può fare gratis per ogni opera umana. 
In politica si chiama disonestà  intellettuale e nei casi migliori critica infondata. 
Nei peggiori, disonestà e basta.
  •  Jobs Act (riforma del lavoro)
  • Stop Irap e taglio dell'Ires
  • 80 euro per 11 milioni di italiani che guadagnano meno di 1.500 euro al mese
  • 80 euro in più al comparto sicurezza
  • Riduzione del canone Rai da 113 euro del 2015 a 100 euro del 2016 che diventeranno 95 nel 2017 e si paga direttamente nella bolletta della luce.
  • Abolizione della tassa sulla prima casa, Imu e Tasi
  • Abolizione di Equitalia, dal 30 giugno 2017
  • Stop tasse agricole, 1,3 miliardi in meno
  • Processo civile telematico
  • Banda ultralarga e crescita digitale
  • Unioni civili
  • Divorzio breve
  • Norme per la non autosufficienza
  • Legge sul 'Dopo di noi'
  • Riforma Terzo settore e servizio civile
  • Legge contro il caporalato
  • Bonus bebè di 960 euro l'anno per ogni nuovo nato per 3 anni
  • Aumento pensioni minime da un minimo di 100 euro a un massimo di 500
  • Riforma del cinema e audiovisivo
  • Riforma La Buona scuola
  • 18App, 500 euro per tutti i giovani che compiono 18 anni nel 2016
  • Legge contro i reati ambientali
  • Reato di depistaggio
  • Tetto stipendi Pubblica amministrazione a 240 mila euro. 
 PIL: +1,6% dal pirmo trimestre 2014 al terzo trimestre 2016.
- Rapporto deficit/pil: -0,4% dal primo trimestre 2014 al secondo trimestre 2016.
- Debito pubblico: -43 miliardi (agosto e settembre 2016).
- Consumi famiglie: +3% dal primo trimestre 2014 al secondo trimestre 2016.
- Occupati totali: +656mila da febbraio 2014 a settembre 2016.
- Occupati dipendenti permanenti: +487mila da febbraio 2014 a settembre 2016.
- Inattivi: -665mila da febbraio 2014 a settembre 2016.
- Occupati dipendenti permanenti: +487mila da febbraio 2014 a settembre 2016.
- Inattivi: -665mila da febbraio 2014 a settembre 2016.
- Tasso disoccupazione: -1,1% da febbraio 2014 a settembre 2016.
- Tasso disoccupazione giovanile: -5,9% da febbraio 2014 a settembre 2016.
- Produzione industriale: +2,3% da febbraio 2014 a settembre 2016.
- Export: +7,4% da febbraio 2014 a settembre 2016.
- Bilancia commerciale: +18,3 mld da febbraio 2014 a settembre 2016.
- Fiducia consumatori: +13,4% da febbraio 2014 a settembre 2016.
- Procedure di infrazione con la Commissione Ue: -47 (da 119 a 72) da febbraio 2014 a settembre 2016.