martedì 29 maggio 2012

Volano gli avvoltoi, gracchiano gli incompetenti.






Triste, triste e furibondo.


Ho passato la giornata di ieri a informarmi sul terremoto in Emilia. Su Sky, sulla Rai, evitando Ballarò che non ho più lo stomaco di guardare.
Sono andato dal caro Max , che credo si chiami Massimo o Massenzio, e che frequento via blog da anni. Ferrarese, spaventato. 
Riporta nel suo blog un delirante articolo del , perdonate la parolaccia, " Il Giornale"-cronaca .


Sostiene Stefano Filippi che 


 Si sbriciolano gli edifici fabbricati dalle coop, finisce il modello rosso.
Crollati i capannoni per la grande distribuzione fatti in economia E la procura di Ferrara ha ordinato indagini su diverse fabbriche
di Stefano Filippi - 22 maggio 2012, 08:00

Vorrei sottolineare l'irresistibile impulso a tradurre in polemichetta politica anche il più spaventoso degli eventi. Che termine adoperare per gente così ? Chiamarli avvoltoi offende quegli utili uccelli. Chiamarli stronzi disonora la merda.

Opto per inconsapevoli: non sanno che dicono, né perché lo dicono se non per conservarsi il posto al servizio del Sallusti-Berlusconi. Con un soprassalto di dignità l'Italia ha ridotto a mummia demente il Cav.Berlusconi. Pian piano imparerà anche ad usare a modo  "Il Giornale".
Durante tutta la giornata è montata e montata la polemica dei " capannoni franati". Si è distinta la Berlinguer nel Tg3, che deve reggere quel posto solo per la nobile schiatta.
 Ma anche Sky, Raimed, e tutti quelli che ho visto si sono distinti in mala informazione.
Ora, nessuno pretende che un giornalista sappia cos'è un capannone prefabbricato, una accelerazione sismica o altre astruserie, ma perché ipotizzare che invece viceministri, sindacalisti di tutte le confederazioni, vicedirettori di giornale costantemente travagliati, geologi e geofisici lo sappiano?

Ma avessero intervistato uno, dico, un solo fottuto ingegnere!
Perché i capannoni li pensano, li calcolano, li fanno costruire, se ne assumono ogni responsabilità per 10 anni, li collaudano ( assumendosene la responsabilità a vita ) solo
gli ingegneri.
Non gli architetti, che di strutture non ne capiscono nulla, non i geometri che arrivano solo fino a semplici costruzioni in cemento armato.  Non i geologi e i geofisici che fanno proprio un altro mestiere.
Ora chiudo; sono triste e stanco. Ma sui capannoni ci torno. E anche sui terremoti.


La morte dall'abisso.



Cton.


Il primo nome della Terra fu Cton . Era la terra abissale, delle caverne e del sottosuolo, delle trappole feroci dei pozzi e dei dirupi. Una terra né amica né nemica: indifferente.


Nelle profondità si annidavano forze che gli uomini non potevano nemmeno sperare di conoscere; da là originavano i vulcani, le fumarole, lo sbuffo solforoso delle acque bollenti.
Là era il regno dei morti, le tenebre. L'Inferno.


Quello che credevo una " scossa di assestamento" e che avrei adoperato come pretesto per una lezioncina divulgativa sui terremoti è stata un mortale colpo di maglio uscito di là sotto.
 Contro i miei amici, la gente che ho imparato a stimare nei miei dieci anni in Emilia.
Gente tosta, che aveva subito ricominciato a lavorare e è morta sotto i capannoni prefabbricati costruiti via via negli anni, sempre più luminosi e leggeri. E fragili. 
Vanto dell'Impresa, con la palazzina uffici davanti, e dentro gente con la voglia di lavorare, anche marocchini o indiani o pachistani. Con rispetto per tutti, se te lo sai meritare.


Ora mi faccio un giro attorno. Alle 19.30 diventa attivo il numero 45500 per donare due euro.
Che buffo, sarà tutto quello che posso fare.





Terremoto-Earthquake. Un'altra botta...

Parli del diavolo....
( seconda puntata sui terremoti....)


e compare la coda. Alle nove, minuto più minuto meno, bello comodo al computer di mansarda, e......
Una danza gentile, uno scuotimento come di testa, una gentile riprovazione....


(lavori in corso....)


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domenica 27 maggio 2012

Terremoto-earthquake


Quello che ogni italiano dovrebbe sapere.......( Prima puntata...)


ma nessuno gli dice. Sul tema l'ignoranza tra la gente è assoluta, e quando un terremoto scuote la terra tutti si sorprendono, tranne per alcune zone ( poche ) riconosciute da sempre sismiche.
Allora, guardatevi bene la carta che pubblico. E' la più seria, ma dovrebbero esistere carte meglio leggibili per ogni regione.
Localizzate dove abitate e dove avete proprietà immobiliari. Vi servirà.


Se uscite in barca lo skipper sa benissimo cosa vuol dire " mare forza 4 " e cosa può capitare a lui e alla barca se si becca un mare forza 4. Lo stesso skipper non sa assolutamente che vuol dire " pericolosità sismica di II livello" e neanche di viverci dentro. 


Sulla carta che pubblico non si capisce niente? Ovvio. Non sono cose per voi, sono cose per me, per i colleghi ingegneri e per gli ineffabili geologi. Voi pagate la parcella e fidatevi...
Questo atteggiamento va rovesciato a calci nel culo. Dobbiamo pretendere una informazione chiara e registrabile. Andate in Comune e piantate la grana al Sindaco.


La carta che ho pubblicato identifica 12 aree di rischio sismico; se fosse mare andremmo da mare calmo a uragano terrificante. Vedete come la carta è articolata; fornisce ai progettisti il numerino che serve per calcolare le strutture. Ma è stata brutalmente semplificata in quest'altra mappa:
in cui le zone sono solo cinque, da bassissima probabilità di terremoti e comunque leggeri ( zone grigie ) fino a terremoti anche totalmente distruttivi ( zone rosse ). Nel mezzo ci sono tre aree ocra  ( di cui ione distinguo solo due ): quella gialla a basso rischio, ma anche quella ocra a rischio molto molto maggiore. 
Non ho trovato carte di miglior definizione on line e come tutte le mappe a colorini ci si capisce poco.
Vedrò di acquistare entrambe le mappe; sono di quelli con le chiappe sopra la faglia...
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Brava Smilepie!!
A questo indirizzo trovata la stessa mappa con un magnifico sistema di lettura:  MAPPA SISMA


Alcuni suggerimenti d'uso: la mappa si ingrandisce col comando zoom ( lente + ) e si diminuisce con ( lente-). 
Per vedere le ointensità cliccare sul ben nascosto rettangolino a sinistra in basso con scritto: visualizza punti della griglia riferiti a: a(g) ecc.
Buon divertimento! ( Brrr....)


mercoledì 23 maggio 2012

Morte, morte e paura




Morte a sedici anni.


Si può anche comprare e poi assemblare, e poi innescare con cura e comandare a distanza tre bombole di gas per bruciare vive quante più ragazze  possibile.


E' morta Melissa, che rideva con l'amica del cuore; è bruciata con  la sua cartella piena di sogni ben ripiegati.
 Sono di quelli che credono che non si muoia del tutto e dunque Melissa e il suo sorriso sono in un Altrove dove vibra una sola nota infinibile, accanto a Colei, così quieta, così sola, di cui non conosciamo il nome, ma che potremmo chiamare la Madre del mondo.  


La paura.


    Arrivammo in Emilia nel 1941, la famiglia Pasquini al completo, con a capo il neo Direttore Didattico Renato. A Copparo, venti chilometri da Ferrara, 144 classi per non so quante scuole in posti dai nomi improbabili come Coccanile, Tresigallo, Formignana o fascinosi come Pontelagoscuro o Iolanda di Savoia.
Ce ne andammo nel 1951, perché il Direttore aveva avuto il " trasferimento" a scelta, Lucca o Firenze. 
Dieci anni sono tanti e mi sono portato via un bel pezzo di Emilia ferrarese, quella che sente che là da qualche parte c'è una gran cosa che si chiama Po. Altro che padani della bergamasca.


Ma quello che m'è restato è stata  stima, affetto e riconoscenza per gli emiliani, che sono originariamente contadini di pianura e dunque tranquilli, generosi e amichevoli.  La bolla di impenetrabile toscanità della famiglia Pasquini poté godere di ogni attenzione e riguardo, riflessi della stima del Signor Direttore. Così mangiammo latte, pane bianco e arista di maiale per tutta la guerra, e con le mele sotto il letto. Ho un debito con la bassa ferrarese, di scoperte, fantasie e benessere.


Così mi s'è spezzato il cuore a vedere i guasti del terremoto, inaspettato, inaudito, mortale. 
 Viene la solita sensazione di impotenza, non placata dalla sottoscrizione di qualche decina di euro.
Ma ce la faranno, gli emiliani del ferrarese; è gente che ha imparato a fare bene piastrelle e meccanica fine come i babbi hanno sempre fatto bene grana padano squisito e l'allegro lambrusco  dalla gran schiuma.
Dai, che poi panna fritta, tortellini, gran bollito e fisarmonica non ce li leva nessuno. 





venerdì 18 maggio 2012

L'abbraccio del merdoso.


Calunniate, calunniate, qualche cosa resterà....


Ma sarò imbecille? Con tutte le cose che mi piacciono continua a impicciarmi di politica. Però, come tacere? Sta accadendo un fenomeno da manuale dell'informazione distorta, da enciclopedia del falso in comunicazione. Lusi, naturalmente.


Riassumi i fatti: il Lusi è il tesoriere del partito La Margherita dal 22 Maggio 2002 al 25 Gennaio 2012.  Dunque, essendo tesoriere, se dà soldi a donne e uomini della Margherita fa il suo, fa il tesoriere.
Ma! Ma! 
Ma Lusi è ladro ! I soldi della Margherita li smista in decine di conti esteri di cui è l'unico proprietario, altro che Margherita.


A questo punto il cortocircuito mediatico, il sillogismo dell'abbraccio  del merdoso:


Lusi è ladro. Lusi dà soldi a Renzi ( a Bindi, a Rutelli ) . Ergo, Renzi ( Bindi Rutelli ) sono ladri.


Fe-no-me-na-le! 


In un Paese normale tutti sarebbero saltati in piedi strillando che restituisse piuttosto il malloppo, altro che chiamate in correo. 
Ma l'Italia non è un Paese normale. Se serve: a vendere il giornale, a danneggiare un antipatico, a silurare un concorrente, a farla pagare ad un ingrato, a demolire un pericoloso avversario politico, 
anche il merdoso Lusi viene prontamente ( ma sagacemente ) adoperato.


Ne darò dimostrazione più avanti. Ora riassumo cosa deve essere capitato.


Il Lusi si accorge che quei buchi freschi della Margherita si fidano; del resto lui è stato capo scout, che cazzo.
Comincia a rubare e rubare. QUI trovate tempi e modi. Poi un poco si pente, eh che diamine tutto a me, non sta mica bene...
Telefona a Matteo Renzi: "oh Matteo, ma che ti fanno comodo 70000 euro della Margherita? L'ho rubati ora ora, freschi di giornata. 
Poi sento anche la Rosy, poverina, quella passerotta rinfagottata...
N0! Non ti preoccupare! Io me ne sono fregati 20 milioni, che cazzo vuoi che siano 140000...facciamo 70000 euro.

Sai che fo? ne do un po' anche a quel fessacchiotto del Capintesta, ma sì, " pane e cicoria...lu bello guaglione..."


Ridete? Ma non c'è proprio niente da ridere. Leggetevi la stampa italiana, tutta.
Io riporto un serio articoletto della cronaca di Firenze de " La Repubblica " intitolato:


LA POSTA IN GIOCO
Sandro Bertuccelli

Comincia così:  


Affare Lusi: la posta in gioco per Matteo Renzi è molto alta. Talmente alta che il sindaco ha deciso di rendere pubblica parzialmente la lista dei finanziatori delle sue campagne elettorali. Finalmente: da mesi gli veniva chiesto di farlo mentre lui si trincerava ...


Dopo altre ventiquattro  righe di idiozie e schizzi di merda mascherati da notizie,  che vi risparmio , concludeva col piglio di Catone Censore:
E infine: sembra che le querele contro il Lusi non siano state ancora depositate. Perché?


Visto il sillogismo dell'abbraccio del merdoso, quanto serve, quanto è utile, che bella soddisfazione che dà?






mercoledì 16 maggio 2012

Ultima fermata PD




" Dura minga! "- " Non può durar...."

Nel post precedente c'è un lungo commento di Klimt 77; non lo riporto perché è lungo , ma   riassume magnificamente tutto quello che credete di sapere sul PD e invece non è vero. E ora mi spiego.
Lo posso fare? Sì, perché sono un fondatore del PD, essendo stato prima un tesserato della Margherita, del Partito Popolare, della Democrazia Cristiana anche con incarichi di ( modesto ) dirigente. Non me ne sono persa una.

Dice Klimt77, che saluto con affetto e chiamerò da ora in poi Carlo, che già dalla sua fondazione gli sembrò un partito abortito, un esperimento non riuscito, un ibrido senza spina dorsale.  Questa è stata la tesi di politici, giornalisti, intellettuali. Come la famosa pubblicità della China Martini   da destra, dal centro e da sinistra, sindacati e confindustria, Gerarchie e Comunioni, esplose un unico grido " Non può durar! "
Era il 2007! Ebbene sì, siamo un partito neonato, che sta faticosamente imparando a non pisciarsi addosso.  Siamo, piaccia o no, un partito nuovo. Non siamo l'Unione, la Federazione, la Partecipazione; no, siamo nuovi, pensiamo in modo nuovo, sbagliamo in modo nuovo.


Non siamo nati da fornicazioni notturne tra sopracciò dei vecchi partiti. Usciamo dalla nomina di 2858 costituenti, eletti con libere elezioni da 3.554.169 cittadini italiani.
Caro Carlo, questi cittadini italiani che nel numero spropositato di 3.554.169 si sono scomodati a votare e versare non erano né inetti di sinistra né capaci di tutto di destra.  Quel vecchio trombone di Pannella non aveva capito nulla.
 Ma questo nuovo e grande partito popolare rompeva  a sinistra come a destra e anche al centro. Era, ed è, una minaccia per la politica delle classi dirigenti elitarie italiane, quelle che ritengono cosa loro il governare, regalando al popolo il piacere di ubbidire.
Così cominciò subito un fuoco TOTALE per distruggere il malnato: la sinistra di Bertinotti e  Mussi, la Gerarchia romana con Poletti alla testa a rimbrottare i " cattolici adulti" come Prodi, e sia anatema. Tutto il sistema confindustriale osannante il Cavaliere, tutta intera la stampa ognuna per sua parte, dai giornali proprietari fino a La Repubblica. Ovviamente gli avversari di destra.

E hanno funzionato questi attacchi? Diamine se hanno funzionato! Tu, caro Carlo, scrivi che " manca un progetto sul futuro...la progettualità è totalmente assente...ectoplasma...melassa di tutto e di niente...Hai semplicemente assorbito diligentemente quattro anni di accuse. Tu del Partito Democratico non sai niente...e così doveva essere.


La caduta di Berlusconi l'abbiamo determinata noi, con una lotta senza quartiere ovunque in Italia, mentre i Fini e i Casini, Cardinali e intellettuali, giornalisti e RAISET  maneggiavano incenso e obbedienze. 
No, non abbiamo paura di governare. A oggi, governiamo in migliaia di Comuni, in decine di Provincie e Regioni . E siamo bravi. Molto più bravi che a far vedere chi siamo.
Però, si può battere  su Google:  PD a, PD b, PD c...
Il risultato è impressionante...


Caro Carlo, noi negli ultimi 15 anni di casini italiani non ci entriamo nulla.  Siamo nati nel 2007. In quattro anni chi voleva andarsene se n'è andato e non è successo niente; ricordate? La Binetti ( se esce la Binetti si sfascia il PD...) Il Rutelli ( ora esce il Rutelli e si sfascia...) . Anche nelle realtà piccole, paesi e città, chi è voluto uscire è uscito. Non è successo niente.  Dura minga? Dura, dura...

mercoledì 9 maggio 2012

I liquefatti e i belli tosti. Il PD non è più un esperimento.



Toh, un Partito!


Le cinque stelle sono la grande novità, ma se i numeri contano qualcosa il vincitore delle amministrative è il PD di Bersani. Parlarne bene è un esercizio talmente poco di moda che nessun commentatore, di destra di centro e sopratutto di sinistra, si azzarda mai a farlo. Ma è un dato di fatto che tra astensione dilagante, voto di protesta montante, semi-cancellazione di interi partiti ( vedi il Pdl ), il PD è il solo partito tradizionale che mantiene il suo campo, e giganteggia al cospetto delle catastrofi altrui. Qualche merito lo avrà, dunque, questo partito per il quale nessuno spende una mezza parola di elogio o di affetto ( neanche i suoi elettori ), con una linea politica vaga, un leader poco carismatico,un paio di scandali decisamente pesanti in casa ( Lusi, Penati), un'immagine esterna tanto sfocata da irritare. Magari quel " radicamento nel territorio " che nei commenti degli ultimi vent'anni è stato considerato brevetto esclusivo della Lega ha qualcosa a che fare anche col PD. Magari ebbe ragione Bersani quando pochi anni fa, in un dibattito tivù, in uno dei suoi non frequenti scatti di orgoglio,disse ad un giornalista di destra che diceva "popolo" e " gente" ogni tre secondi: " guardi che il popolo ce l'abbiamo anche noi".


Questo non sono io ma Michele Serra su La Repubblica.  
Mi dice un amico lettore che non è vero, il PD " ha perso", lo dice " Il Corriere". Ha perso voti, dunque ha perso.
Sbagliato. Nelle elezioni amministrative non si contano i voti, ma le "realtà" amministrate. Se aumentano hai vinto, se diminuiscono, hai perso.
 Beh, aspettiamo il ballottaggio, ma pare proprio che per il PD comuni e provincie amministrate aumentino.
Capisco il Corriere, con tutto quello che avevano investito su Berlusconi e sulla Lega; i peana e gli alleluia dell'esordio, l'appoggio a prescindere durante la carriera di " Premier", gli affettuosi consigli, con gli imprenditori che si sganasciavano di risate alle barzellette...


Come dice elegantemente Grillo, di Lega e Popolo delle Libertà è rimasta una diarrea.
Il PD no, caro vecchio guitto; noi siamo qui belli tosti, tanti, e ci misureremo coi " grillini", che mi pare abbiano poco a che fare con Grillo. Sono giovani e ragionano bene. 
Benvenuti in politica. E' un mestieraccio, come vi accorgerete subito, appena eletti Sindaco.
Auguri! 





venerdì 4 maggio 2012

La tempesta perfetta.


Indossiamo i salvagente.

Perfect Storm, la tempesta perfetta, racconta di un peschereccio e del suo equipaggio che incappa in una rara situazione metereologica con un grande uragano e due aree di bassa pressione in contemporanea.
Il peschereccio affonda e l'equipaggio affoga.
Il capitano, quando si rende conto che non riusciranno a superare le onde alte venti metri, si gira verso l'equipaggio e scuote la testa, con un mezzo sorriso " non ce la faremo..."

La storia è vera e il film sono riuscito a guardarlo una volta sola.
L'Italia è dentro la tempesta perfetta e il capitano Monti sta guardandosi intorno preoccupato. Capitano, glielo dico io, non ce la faremo.

Le tre tempeste in contemporanea che non lo consentiranno sono:

la globalizzazione mondiale e la delocalizzazione: chiudono le industrie qui per trasferirsi nei nuovi paesi dove c'è una burocrazia sopportabile, una giustizia piùù veloce e  un costo del lavoro più basso. Là i sindacati non esistono o non contano; si può produrre come la sfida mondiale impone.
Aumenta a dismisura la disoccupazione in Italia.

il furbo italiano   
Nel prossimo parcheggio contate le automobili di marca straniera. Sono l'assoluta maggioranza. Ci troverete anche le TATA indiane. Il furbo italiano non compra le Fiat.
Il furbo italiano non paga le tasse, si finge invalido, è sempre in vendita, se ne fotte dello Stato e della Patria. Il furbo italiano le beve tutte, basta raccontargliele bene. Il furbo italia no ammira i vincenti " a prescindere ".
Il furbo italiano è cresciuto alla scuola di vita della De Filippi.
L'Italia però è una democrazia parlamentare.



La classe politica è di merda.
Comanda Berlusconi e i berlusconidi. Stanno modificato la penalizzazione della concussione per salvare il culo al Cavaliere.  Grillo scorreggia scempiaggini, ma tra gli applausi. La Sinistra SEL sogna, il Di Pietro strilla.  Il PD annaspa, mentre tutti gli spisciacchiano addosso.
Si vota a Ottobre e si affonda.

Perfect Storm. 
Chiedete ai nonni vecchi come si fa nelle burrasche perfette. Loro lo sanno.


martedì 1 maggio 2012

1° Maggio terribile. L'Italia affonda.


Ma ce la faremo? No.

da stamani alle sei ( mi alzo presto ) sento servizi dal mondo, è il 1° Maggio.

La Grecia è sull'orlo della rivoluzione verso il nulla. Una rivoluzione di pura disperazione, che costringerà non solo quel Paese ad uscire dall'euro ( a meno che non ci sia una rivoluzione eureopea di cui non vedo tracce ) ma la riporterà all'economia locale di sussistenza.

Frana anche la Spagna. Il nuovo governo di destra non sa che pesci prendere, proprio come Zapatero.  La gente scende in piazza ma non conosce soluzioni. Perché non ce ne sono.

In Italia infuriano imbecillità, miopie e incoscenza ovunque e ad ogni livello.
Il Governo annaspa, tra il populismo per ridere di Grillo, quello della Lega per salvarsi " i ciapp", quello di Di Pietro che almeno sembra cominciare a riflettere.
La Sinistra sognante sogna, il PD s'era illuso che il tasso di serietà generale fosse alto come il suo, il Cavaliere ricatta nella migliore tradizione mafiosa.
"Ma perchè Monti non fa la patrimoniale! " Così strilla la cara Camusso dimenticando che la maggioranza non ce l'ha Monti, ce l'ha Berusconi: non la fa perchè Berlusconi non vuole.
E i sindacati che facevano accordi col Sacconi e reggevano il sacco a Berlusconi ora esigono, pretendono, minacciano. Bonanni, Angeletti, che memoria corta e che faccia di bronzo!
Sinistra antagonista, No-tuttista, movimentista e anarchica: ma dove erano con Berlusconi?


A Ottobre si vota; tutti quelli che potevano dirlo hanno detto che Monti è un incapace, che ha sbagliato tutto, che ha costretto ad inauditi sacrifici il popolo, che ora assume supertecnici! Ma lui è un tecnico! Ma che fa, bendettuomo?
Tutta l'intellighenzia italiana a pontificare, criticare, sfottere. Dimenticando il prima: i siluri a Prodi di Bertinotti e poi di Veltroni, gli osanna imprenditoriali e le simpatiche canzonette popolari per il Cavalier Salvifico: meno male che Silvio c'èèèèè.... E giù valanghe di voti.
E le benedizioni del Card. Ruini, ricordate? E il porcoddio contestualizzato da Monsignor Fisichella, ricordate?

A Ottobre si vota perché Monti manderà a cacare questa scema Italia. Chi vincerà le elezioni non saprà che pesci prendere come tutti gli altri. Perché servirebbe un'Europa unita, generosa e vera,  e europei che affrontassero assieme questo rivolgimento epocale.
Ma non c'è, non ci sono.
Sì, affonderemo ma quasi tutti i nostri Schettino saranno già scesi a terra. Nella merda rimarremo noi e pochi altri personaggi allibiti, uomini di buona volontà.
Ci sarà da lavorare, ma parecchio.