A-teo.
Cercando
l'età di Michele Serra su wikipedia
ho trovato scritto : “Michele Serra è ateo”. Di sicuro la scheda non l'ha scritta lui, è una prosa
mediocre. Quello che mi ha stupito è
stata la indiscutibilità dell'affermazione e il contrasto evidente con la pietas
espressa dalla poesia che ho pubblicato.
Dove
è l'errore?
L'errore
è nel termine “a-teo” che non significa nulla essendo una contraddizione in
termini: per dire a-devi definire teo, che è
assolutamente indefinibile:
Il Tao che può essere detto
non è l'eterno Tao,
il nome che può essere nominato
non è l'eterno nome.
non è l'eterno Tao,
il nome che può essere nominato
non è l'eterno nome.
( Lao Tzu )
Obietterete che non stiamo parlando del Tao di Maestro Lao ma
del Dio nostro, quello della Bibbia.
Sì , ma allora va detto:
“Michele Serra è ateo perché non crede nel Dio della Bibbia
degli Ebrei, quello disegnato da Michelangelo con barba e camicione.”
Se è così, sono ateo anche io.
La verità che gli atei veri all'eterno Tao, Quello della Bibbia, dei Veda, di Buddha, di
Mosè, dei nativi americani del Nord America, dell'Alighieri, di Maestro
Lao, di Yeshua ben Joseph detto il Cristo, non ci pensano mai e se mai ci
pensano scacciano il fastidioso pensiero.
L'eterno Tao non è definibile né analizzabile, non è sezionabile
né misurabile, non è una “Cosa” ma un Accordo d'organo: maestoso, che scuote il nostro
cuore, che spaventa la nostra mente e da cui istintivamente fuggiamo.
Non è affrontabile.
A questo servono i Mediatori finché la presunzione non li
deforma.
Per questo me ne sto col più sconfitto di loro, col più
improbabile e
indefinito, con Quello che non ha lasciato niente morendo sulla
Croce. Appena un pugno di seguaci, spaventati, inconcludenti, miserevoli.
Io sono uno di quelli.