mercoledì 28 dicembre 2016

Natale 2016: settantanovesimo.



Natale all'ospedale

Contraccambio tutti gli auguri  che ho avuto, quelli che mi sono stati fatti col pensiero e ugualmente graditi, li allargo al Buon Anno per tutti e poi ...
Poi scriverò meno? Smetterò ? Non lo so.
Sono finito all'ospedale per quei crolli improvvisi con cui si invecchia; il giorno primo hai settant'anni e quello dopo settantacinque. Io sono piombato negli ottanta, ahimè.
Bisogna fare fronte. Mio padre diceva " la vita è una milizia", per insegnarci che bisognava sempre combattere.
E allora forza e coraggio.
Un abbraccio a tutti.



Su questa spiaggia solenne.

E ora su questa spiaggia solenne
di fronte al mare grigio placato
sto fermo e ascolto.
Parlano i ricordi.

Risuonano voci.
Mia madre canta e mio padre
sostiene che, sì, Dio esiste.
I miei morti mi chiamano accanto.

Su questa spiaggia non puoi sederti
né camminare.
Devi solo aspettare.
Che pace, però, che pace.

sabato 17 dicembre 2016

Buon Natale con regalo




Buon Natale!
( il regalo è in fondo al post...)

Buon Natale! E ricordiamoci che non si festeggia la nascita del Panettone :

Vi è stato dato un Figlio, è nato il Salvatore !
Gloria nell'alto dei Cieli e pace in terra agli uomini che Lui ama!


Il regalo è l'offerta di  un mio quartierino al Cavo, che è il più bel posto dell'Isola d'Elba, di fronte a Piombino. Al piano terra  di una casa tipica elbana della fine dell'Ottocento, coi pavimenti originali in cotto. Resede esclusivo e piccolo giardino. Vicinato simpatico! Il costo è quello di un grosso SUV. Mi piacerebbe lo comprasse un amico.

lunedì 5 dicembre 2016

J. S. Bach - Aria variata in A minor BWV 989

Hallelujah - Sorrelli Strings 2010

Ha vinto il NO!!! Già, ma quale???





Si? No?  ebbene: NOOOOO!

Nella partita PD contro Resto del Mondo ha vinto il NO.

Già , ma quale?  Quello di Salvini, della Meloni & fasci, della mummietta Berlusconi, dei partigiani duri e puri che festeggiano a pugno chiuso cantando Bella Ciao senza capire bene cosa hanno combinato? Il No dei professori di Santa Costituzione Vergine? I rancorosi pensionati Bersani e D'Alema? 
Perché si giocava PD contro il Resto del Mondo e 40 gol non sono male...
La partita vera comincia ora. Iscrivetevi al PD, prendete la tessera e lavorateci, è un grande grande Partito, Democratico.

La partita vera comincia ora e scriverà il futuro di questo povero Paese.

martedì 29 novembre 2016

La situazione è grave ma non seria ( seconda edizione modificata )

SI', NO, BOH

Come succede spesso all'Italia la situazione è grave ma non seria e per questo depongo ogni mia convinzione e provo a raccontarla oggettivamente; diciamo come un bravo giornalista svedese.
Dunque:
il 28 Aprile 2013 la Repubblica Italiana, dopo inenarrabili ma farsesche vicende politiche si dota di un governo “ di larghe intese” presieduto da un democristiano dei migliori, toscano di Pisa, posato, colto, affidabile ma lento ( fosse una nave , classe Moro ) di nome Enrico Letta. Diranno i miei dodici lettori: errore! La Democrazia Cristiana non c'è più!
Eh sì, ma anche no perché è vero che la Democrazia Cristiana non c'è più ma i politici cresciutici dentro ci sono tutti, eccome.

Il Governo è di intese molto molto larghe ma sta ritto.
Purtroppo per il bravo Letta nel PD è emerso violentemente un altro giovanissimo politico democristiano, tale Matteo Renzi , toscano di Firenze, dotato di energia mostruosa, fiuto politico , ambizione e antipatico come solo un vero toscano può essere ( fosse una nave , classe Fanfani) che è anche Segretario del PD. Cosa è il PD? E' un intruglio inventato da bravissime e volonterose persone ( Prodi, Parisi,Veltroni e altri ) mischiando parti della DC con parti del PCI, PSI ecc. ecc. Nato nel 2007, l'intruglio è  ancora sperimentale e sempre sul punto di esplodere.

Fate due più due. Fatto?
Il giorno 14 Febbraio 2014 la Direzione Politica con segretario Renzi dice che è meglio cambiare esecutivo e Letta, furibondo, si dimette. Renzi viene eletto da Camera e Senato Presidente del Consiglio. Mitico il messaggino “ Enrico stai sereno” che stupisce solo chi non conosce la storia della DC. Il governo Renzi è ancora e ovviamente di larghissime intese, ma regge bene.

Matteo Renzi mette insieme una squadra di Governo di tutto rispetto ( Padoan alle Finanze, Del Rio alle Infrastrutture, Mogherini agli Esteri ) e parte furiosamente e con grande strepito a riformare di tutto, ovviamente facendo incazzare tutti, minoranza interna del PD, sindacati, direttori di giornale, magistrati, centri sociali, studenti e professori e anche i buoni cattolici per via delle unioni civili. Non dà retta a nessuno, non consociativizza. Ha poi la malaugurata idea di modificare la seconda parte della Costituzione. Sorpresa: Parlamento e Senato approvano. Il Senato approva addirittura la sua soppressione e quindi si va al Referendum confermativo.
E qui il Renzi commette il “fatal error” che gli oppositori tutti si auguravano: dichiara che se il Referendum decide per il No se ne andrà.
Capite che basta questo per quagliare una enorme maggioranza composta di personaggi, strutture e partiti che decidono immediatamente per il No.
Dai marxisti -leninisti di Rizzo e Turigliatto fino ai fascisti di Forza Nuova e Casapound  tutti uniti in difesa della Costituzione repubblicana e antifascista stuprata da quello stronzo. Si unisce al coro anche la nuova formazione, che sinceramente mancava nel quadro politico italiano, di un non-partito diretto da un noto comico speranzoso e non a torto di diventare Presidente del Consiglio e dopo , perché no, Presidente della Repubblica.

Eccoci qua; il 4 Dicembre si vota.

Se vince il Sì cambiano poche cose perché tutto il casino nasce per eliminare il Senato e il Cnel, due enti inutili, calare il numero dei deputati e consentire alle Regioni di fare cosa serve ma non i dispetti al Governo.

Se vince il No non cambia nulla. Matteo Renzi, accortosi dell'errore, ha detto più volte che anche se vince il No resterà a far politica perché gli piace e si diverte. Gli altri, tutti, personaggi, strutture e partiti resteranno esattamente dove e come sono. Resterà anche Senato, il CNEL, 900 parlamentari e Stato e Regioni si parleranno proprio come ora per avvocati. Ma la Costituzione resterà vergine.
In caso di smanie, come proseguire lo decide quel galantuomo di Sergio Mattarella che l'italico stellone ( e il PD ) hanno messo a presiedere la Repubblica.

Gli italiani? Continueranno ad arrangiarsi e a galleggiare.
Se l'Italia fosse una nave: classe Titanic ma inaffondabile.



domenica 20 novembre 2016

Le avventure in Cattedrale di un povero cristo






I mercanti nel Tempio.


Mio figlio, dopo aver visitato il museo dell'Opera del Duomo mi ha regalato il biglietto da 15 euro  con cui si può visitare anche il campanile di Giotto, la cupola del Brunelleschi e la Cattedrale con la chiesa di Santa Reparata; quello che ne resta. Luogo fascinosissimo a cui si accede con una ripida scaletta dalla chiesa superiore.
Esclusa per raggiunti limiti di età l'ascesa al campanile e alla cupola ho inteso andarmene in Cattedrale per tornare a vedere Santa Reparata.

Per entrare in Cattedrale c'era la coda ma corta; è Novembre.
Nella maestosa chiesa si viene incanalati come pecore in un percorso che dalla porta in facciata ti spinge fino alla cupola e poi ti riporta indietro. Non c'è da sedersi, se non superando gli eleganti cordoni gialli che circondano sedie e panche ( e gli occhiuti custodi ).
La processione, laicissima, è continua; tutti fotografano e commentano a bassa voce indicando dipinti e vetrate. Lo splendido Crocifisso di Benedetto da Maiano si mostra sull'altare come sul Golgota...ma di Gesù non gliene importa proprio niente, ma proprio niente, a nessuno.
Il Padrone di casa è relegato in lontane cappelle laterali, accessibili solo quando ci sono funzioni. Preghiera e biglietti da 15 euro non vanno d'accordo; il business è il business, c'è da pagare custodi e pulizie, altro che meditazioni e adorazioni.
Attenersi agli orari! E fuori orario e senza biglietto in Cattedrale non entra nessuno!
Ho cercato acqua benedetta nelle imponenti acquasantiere ma non ce n'era.
Con una stretta al cuore ho saluto il Cristo in Croce, con la mano e da molto distante.
M'è anche venuto in mente che molti sono chiamati ma pochi gli eletti e che il Cristo è tra noi anche se ci riuniamo in due o tre. Magari non in questa chiesona-museo. Gesù si contenta anche di Chiese più piccole.

Così, amareggiato, me ne sono andato a vedere Santa Reparata, che i cartelli imbecilli chiamano “ cripta” ma che cripta non è. Ho sceso con le mie gambe tremolanti la scaletta che consente ad una fila di gente scendere mentre una fila di gente sale. Sono arrivato giù col fiatone e la “ cripta” era chiusa.
Però era aperto il book-shop e non solo ti compri i book, ma anche magliette e ricordini.
Allora mi sono molto molto arrabbiato e ho cominciato a strillare che era una vergogna, trovando comprensione nei bischeri come me che s'erano fatta la scesa e si preparavano alla risalita.
Uscendo ho detto ad un custode alla porta che almeno un onesto cartello a capo scala con scritto “ La cripta è chiusa ma è aperto il book shop ( anche magliette)” avrebbe evitata una figura di merda all'Opera del Duomo e all'Italia tutta. Ne hanno convenuto
stringendosi nelle spalle “ siamo solo custodi ...Scriva, scriva all'Opera del Duomo...”
Scriverò all'Opera del Duomo.



venerdì 11 novembre 2016

Trump!




Il “ forgotten man” di Trump e di Ezio Mauro.

In un articolone che sprizza pathos e intelligenza da ogni poro Ezio Mauro, su La Repubblica di giovedì commenta l'elezione di Trump.
Ha capito tutto e ce lo spiega appassionatamente, invitandoci al bene con un bel pistolotto finale:

Trump nasce dunque dal vuoto che noi abbiamo creato, parlando di Paese - com'è giusto fare - ma non anche di lui, il dimenticato. Trump è andato a prenderlo sul divano, dove noi ci rassegnavamo a lasciarlo, scontando un calo di partecipazione ad ogni elezione, un calo di entusiasmo ad ogni comizio, un calo di autenticità ad ogni discorso in tv.
Adesso lo sappiamo. Abbiamo un dovere nei confronti di queste persone, oggi certamente rappresentate dal quarantacinquesimo presidente, e probabilmente ingannate. Abbiamo un dovere drammatico nei confronti della democrazia, dopo aver toccato con mano quant'è fragile, così esposta come non è mai stata.
Ezio Mauro ha ragione? No, sbaglia quasi completamente l'analisi come capita ormai da tempo a La Repubblica. Il “ quasi “ è giustificato dal fatto che “ il dimenticato” esiste di sicuro.
( Ci sarebbe da parlare del vuoto che “noi” abbiamo creato. Noi? Piuttosto lui e il suo giornale radica-chic e cultural-snob, solo per trilaureati...)
Sbaglia tutto il resto perché insiste a leggere il mondo con gli occhi del ventesimo secolo, quando esistevano le enciclopedie e i sacri testi, le filosofie dai greci in su, l'economia di Adam Smith e successori.
Direttore, lei non se n'è accorto ma è scomparso tutto.
Trump non l'hanno votato i “ dimenticati sul divano” , di cui per altro Obama si era ricordato perfettamente e interessato attentamente per otto anni ( ma non è servito a niente ).
Trump l'hanno votato tutti quelli che non hanno sufficiente spirito critico ( sa? , quello dei nostri contadinoni di una volta ) per reggere la pubblicità mirata dei pubblicitari di Trump.
Lo scontro non è stato tra i due candidati, ma tra i loro pubblicitari; hanno vinto quelli di Trump.
Non ci crede? Guardi che pubblicità gli arriva nella e mail, o quella che impesta facebook, twitter, youtoube.
Non è casuale, è mirata.
A me arrivano : rimedi per la prostata e per l'incontinenza, diete dimagranti, prestiti convenientissimi, femmine di una certa età che vorrebbero stringere amicizia.
Non so a lei.
Come si rimedia?

Non lo so! Non lo so! Non lo so!

( citazione da Kun fu panda: il maestro Shifu si dispera quando Po gli chiede come  pensa di farlo diventare il Guerriero Dragone...)


Trump!




Il “ forgotten man” di Trump e di Ezio Mauro.

In un articolone che sprizza pathos e intelligenza da ogni poro Ezio Mauro, su La Repubblica di giovedì commenta l'elezione di Trump.
Ha capito tutto e ce lo spiega appassionatamente, invitandoci al bene con un bel pistolotto finale:

Trump nasce dunque dal vuoto che noi abbiamo creato, parlando di Paese - com'è giusto fare - ma non anche di lui, il dimenticato. Trump è andato a prenderlo sul divano, dove noi ci rassegnavamo a lasciarlo, scontando un calo di partecipazione ad ogni elezione, un calo di entusiasmo ad ogni comizio, un calo di autenticità ad ogni discorso in tv.
Adesso lo sappiamo. Abbiamo un dovere nei confronti di queste persone, oggi certamente rappresentate dal quarantacinquesimo presidente, e probabilmente ingannate. Abbiamo un dovere drammatico nei confronti della democrazia, dopo aver toccato con mano quant'è fragile, così esposta come non è mai stata.
Ezio Mauro ha ragione? No, sbaglia quasi completamente l'analisi come capita ormai da tempo a La Repubblica. Il “ quasi “ è giustificato dal fatto che “ il dimenticato” esiste di sicuro.
( Ci sarebbe da parlare del vuoto che “noi” abbiamo creato. Noi? Piuttosto lui e il suo giornale radica-chic e cultural-snob, solo per trilaureati...)
Sbaglia tutto il resto perché insiste a leggere il mondo con gli occhi del ventesimo secolo, quando esistevano le enciclopedie e i sacri testi, le filosofie dai greci in su, l'economia di Adam Smith e successori.
Direttore, lei non se n'è accorto ma è scomparso tutto.
Trump non l'hanno votato i “ dimenticati sul divano” , di cui per altro Obama si era ricordato perfettamente e interessato attentamente per otto anni ( ma non è servito a niente ).
Trump l'hanno votato tutti quelli che non hanno sufficiente spirito critico ( sa? , quello dei nostri contadinoni di una volta ) per reggere la pubblicità mirata dei pubblicitari di Trump.
Lo scontro non è stato tra i due candidati, ma tra i loro pubblicitari; hanno vinto quelli di Trump.
Non ci crede? Guardi che pubblicità gli arriva nella e mail, o quella che impesta facebook, twitter, youtoube.
Non è casuale, è mirata.
A me arrivano : rimedi per la prostata e per l'incontinenza, diete dimagranti, prestiti convenientissimi, femmine di una certa età che vorrebbero stringere amicizia.
Non so a lei.
Come si rimedia?

Non lo so! Non lo so! Non lo so!

( citazione da Kun fu panda: il maestro Shifu si dispera quando Po gli chiede come  pensa di farlo diventare il Guerriero Dragone...)


sabato 5 novembre 2016

Una ipotesi come un'altra di cosa sia la mente



La mente. Ma cos'è?


L'anima e il corpo.

Passando da Via de' Biffi che da Via Ricasoli porta a Via Martelli dove vado a comperare il giornale ( a cinquanta metri c'è il Battistero e Santa Maria del Fiore, io sto a Firenze ) ho sentito un giovanotto che parlando con amici diceva:
Ha avuto una grave lesione celebrale; sta bene ma è incapace di provare emozioni e sentimenti...”
Il discorso mi ha colpito. E l'anima? E il cuore, i discorsi sulle emozioni , sentimentali ma anche culturali, l'amore, la ricerca di di Dio? Cosa sono, prodotti di alchimie cerebrali e se il cervello si guasta scompaiono? Illusioni, costruzioni della mente che è dunque solo la manifestazione di un complesso sistema organico che chiamiamo cervello?
Quello che segue è un tentativo di rispondere alla domanda di cosa sia la mente, con la solita presunzione che ormai conoscete.

La prendo larga perché il discorso è il prodotto di uno specifico modo di pensare che è quello greco di Euclide. A un cinese o a un indiano non sarebbe venuto neanche in testa. Cosa dice la geometria di Euclide?:
La geometria euclidea è un sistema matematico attribuito al matematico alessandrino Euclide, che la descrisse nei suoi Elementi. (….)
Questa organizzazione della geometria permise l'introduzione della retta, del piano, della lunghezza e dell'area. ( ecc. ecc. da Wikipedia )
Sentite cosa in proposito scrive in una lettera Albert Einstein:

Egregio Signore,
lo sviluppo della scienza occidentale è stato basato su due grandi conquiste, l'invenzione del sistema logico formale ( nella geometria euclidea ) dai filosofi greci , e la scoperta della possibilità di trovare relazioni casuali tramite esperimenti sistematici ( Rinascimento ) Secondo me non si deve restare stupiti che i saggi cinesi non abbiano raggiunto questi risultati. Il fatto stupefacente è che queste scoperte siano state comunque fatte. ( da Il computer di Platone-Luigi Barzocchini-edizioni Dedalo )

Invece Albert dovrebbe stupirsi, perché i saggi cinesi non erano certo più stupidi di Euclide, e chiedersi come mai non hanno raggiunto ecc. ecc. 
In realtà il postulato zero di Euclide è che il mondo possa dividersi e infatti tutti gli elementi di Euclide, punto, segmento, retta, cerchio disegnati su un piano indefinito lo dividono.
I saggi cinesi avrebbero guardato Euclide sorridendo e scuotendo la testa.
La prima conseguenza della divisione del mondo pensata da Euclide è che nasce l'opposizione tra due entità: data una retta, c'è un semipiano di sopra
che si contrappone ad un semipiano di sotto.
Dato un cerchio, c'è un dentro al cerchio che si contrappone ad un fuori del cerchio ecc. ecc.
Venendo da questo tipo di civiltà è comprensibile che noi si continui a distinguere tra corpo distinto da anima.
Comprensibile ma sbagliato perché, semplicemente, questa distinzione non c'è. Noi siamo dei corpanima ( questa non è mia l'ho letta o sentita, ma non ricordo dove ) 
Che vuol dire? Vuol dire che le lesioni cerebrali hanno a che fare con una parte del corpo dell'uomo ma non con tutto il corpanima che l'uomo è.
E la mente?
La mente è l'interfaccia tra il mondo della materia organizzata, il mondo sensibile, col mondo della energia organizzata che noi chiamiamo mondo spirituale.
E' la mente che definisce l'uomo ( ma anche il gatto o il cane o la balena, per non parlare di oranghi e scimpanzé ) che può ora collegare i due mondi.

La mente è come il pianoforte, che è materiale ma interfaccia lo spartito col pubblico che ascolta. Se si rompe il pianoforte ( lesioni pianofortali...) noi non sentiamo più la musica che però resta, intoccabile ed eterna, nello spartito.


Potrei andare avanti, chiedendomi per esempio se Euclide non abbia consentito nel corpanima occidentale una smisurata crescita del corpo, passando in duemila anni dal cammello all'astronave ma toccando niente dell'antica ferocia; oppure se la civiltà euclidea è questo trionfo che dicono o porterà alla cancellazione di quel mondo della materia organizzata chiamato Terra. Mentre consente tranquillamente fame e schiavitù.
C'è infinita materia di riflessione.
Concludo con un esemplare corpanima:

 San  Josè Gabriel del Rosario Brochero, santo argentino:


venerdì 28 ottobre 2016

Terzo raccontino; di quanti ? Mah!



Raccontini su episodi del Vangelo, a caso. ( con prefazione ).


Prefazione

Il lettore si chiederà se quello che legge nei raccontini  sia mito o verità storica. Girano infatti affermazioni, di solito molto semplicistiche, che Gesù è un mito inventato dai primi cristiani ricopiando miti precedenti come quello del dio Mitra o di Dioniso.
E' vero il contrario. Sono i sostenitori di questa ipotesi che hanno spalmato la vicenda di Gesù su quella di divinità precedenti, di cui si conosce per altro pochissimo, per poi leggere il “ copia e incolla” al rovescio.
Se non ci credete leggetevi su Wikipedia le voci “ Mitra” e “Dioniso”.
C'è invece una prova lampante , contenuta nei Vangeli, chi si tratta di una storia vera e di episodi veri: non c'è niente di meno mitico della vicenda di Gesù, che è un antieroe assoluto. Nessuno si sarebbe inventato un mito così bislacco.
Cominciamo dalla nascita, in un misero paesino della parte più misera di Israele, la Galilea. E' figlio di una giovane donna che, fidanzata ad un buon uomo di molto più anziano di lei, gli confessa di essere incinta di un altro. Come dar torto a quei testi ebraici che trattano Miriam come una donna di facili costumi, messa incinta da un legionario romano di passaggio?
Veniamo alla vicenda di Gesù: comincia a trent'anni, cioè quando un uomo è già pienamente maturo, senza che negli anni precedenti il mitico eroe abbia fatto nulla per distinguersi e finisce tre anni dopo con una morte ignominiosa in croce, tradito dal discepolo Giuda e e rinnegato dal capo della sua Chiesa Pietro.
Alla sua resurrezione, momento mitico per antonomasia, non crede nessuno. Il discepolo Tommaso gli dice in faccia brutalmente che se non mette un dito nella ferita del costato, non ci crederà.
Questo fallito, sconfitto, risibile uomo sarebbe il mitico Gesù, suggeritore del mito?
No, non c'è niente di mitico, è tutto vero.
E' vero anche che trecento anni dopo la Sua morte il mondo non era più lo stesso.

E ora potete tranquillamente leggervi i raccontini. Buona lettura!
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Miriam.

Siete soldati? “ chiese la vecchia che stava preparando una zuppa.
No, mercanti. Veniamo dall'India e andiamo a Roma “
Ah, mercanti di spezie! Pepe, noce moscata, chiodi di garofano...!”
Che ne sai di spezie, vecchia?” gli chiese con poco garbo il più vecchio dei due.
La vecchia si girò. Alla luce del fuoco mostrò il viso tagliato da una cicatrice terribile dalla palpebra sinistra fino all'angolo della bocca.
Questa? “ disse quando si accorse della sorpresa del mercante “ bene, ha una sua storia, che non ti racconterò...o forse sì”. Si sfiorò la cicatrice con le dita. Colmò le scodelle di una zuppa profumata di erbe selvatiche. Il più giovane, che stava appoggiato al tronco di una palma, cavò di tasca un cucchiaio e si mise a mangiare voracemente.
Sono stata giovane e bella, sai, mercante? Non sono di qui ma sono tanti anni che ci sto.”
Sono greca e vengo da Atene... Mi chiamo Ipazia.”
Qui dove? Come si chiama questo posto? “ La buona zuppa aveva rabbonito il mercante vecchio.
Questa è la Galilea...”
Sì, lo so che siamo in Galilea ma proprio questo paesino” Indicò le casupole di fango.
Ah, questo è Nazareth. Non si sta male, tutti lavorano, pastori, qualche artigiano, pochi agricoltori, anche pescatori perché a poca distanza c'è un gran lago .”
Israeliti, eh?” se ne uscì il mercante giovane, alto, bruno e forte. “ Seguono quel loro Dio Unico e tutte quelle regole, leggi, come ...” coprì uno sghignazzo con la mano “ la cosa lì, la circoncisione...”
La circoncisione è un atto sacro, è la presentazione a Dio del maschio appena nato”
lo interruppe Ipazia.
E le donne?”
Le donne? Non è facile in Israele nascere femmina. Non piace a nessuno una figlia femmina e qualcuno la lascia anche morire, sopratutto se ne ha altre in famiglia. E qui si dice: se ha due peli sposala. Sono matrimoni combinati”
Come a Roma” interloquì il mercante vecchio.
Sì, ma qui la donna non ha nessun diritto. E' di proprietà prima del padre e poi del marito. Poi, se nasci da genitori vecchi, peggio! Anna e Gioacchino, venti anni fa... Anna la davano tutti per sterile e era già grande, ma poi restò incinta. La contentezza! La pancia cresceva e Gioacchino gongolava, la pancia si appuntiva e Gioacchino a dire che era maschio, era sicuro, si vedeva dalla pancia a punta!
E invece, femmina. Ci rimasero male, la chiamarono Miriam. Non è che sia un gran nome. Nella Bibbia, il loro libro sacro, di Miriam ce n'è una sola e il nome vuol dire  vita amara.
Però, che bambina! Dritta come un fuso, che ti guardava negli occhi tirando indietro un poco la testa. Ti scrutava con due grandi occhi neri, seria, attenta. Non sopportava prepotenze e picchiava i maschi, li suonava come tamburi e quelli a scappare dalle mamme! Erano miei vicini di casa e Miriam cresceva e Anna deperiva...”
Fece una risata molto dolce, che gli abbellì il viso.
Io e Miriam diventammo amiche, sapete? Credo mi considerasse una specie di zia. Crebbe e diventò bella ma nessuna famiglia la voleva . Anna era rimasta vedova, denaro e dote non ce n'era e insomma....”
La vecchia si servì una scodella di zuppa e graziosamente si sedette su un muretto di fango.
Io ero una vergine dedicata ad Athena, dea della sapienza. Ad Atene. Ci siete stati?”
Sì, certo” rispose il vecchio. “ Gran città e grande popolo. Ammiriamo i greci”
Un barbaro mi violentò e lo uccisi infilandogli uno spillone nel cuore”
Su quel vecchio viso passò un'ombra di ferocia. “Ma ero sconsacrata e ferita”
Si sfiorò la cicatrice con le dita. “Sì, molto anni sono passati. Venni via da Atene fino a questo paesino. Si sta bene qui”.
Tra le larghe foglie delle palme brillava un cielo pieno di stelle, lucentissime e vive. Al giovane venne sete ma di un buon vino resinato, profumato...Sospirò.
E Miriam? “ chiese il mercante vecchio.
Guardate” disse Ipazia. Nell'ombra di un vicolo si muovevano figure.
Miriam se la voleva sposare Giuseppe. Un bravo artigiano, ma anche lui, uomo devoto e sciapo, non piaceva a nessuna. Si contentò di una dote di due colombe e si prese Miriam, fiera ma ubbidiente... Finché....”
Cosa finché? “
Ipazia abbassò la voce “ Prima del matrimonio ma già fidanzata Miriam rimase incinta...”
E che c'è di strano? Succede di continuo! Anche qui si ingroppa eh?” sghignazzò il giovane.
Ma non di Giuseppe” terminò Ipazia.
Nel silenzio che seguì si sentì il vagito di un bimbo che veniva da quell'ombra e lo scalpitare di un somarello.
Eh, ma qui, per quello che so, le adultere le lapidano, o sbaglio?”
Giuseppe non disse nulla a nessuno e se la sposò lo stesso”
Che storia strana...” mormorò il giovanotto.
Aspettate, la stranezza viene ora. Miriam disse a Giuseppe e si confidò con me che gli era apparso un angelo del Santo Benedetto, come chiamano loro Dio, e gli aveva detto: concepirai un figlio. Come , se non conosco uomo? aveva chiesto. E l'angelo le aveva detto: lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo.”
Il giovane mercante rabbrividì nella sua gabbana di panno.
E poi successe? “ domandò il vecchio.
Sì, è successo. Un anno fa a Betlemme dove gli sposi erano arrivati nel viaggio verso Gerusalemme nacque un bambino e lo hanno chiamato Gesù” 
 Ipazia abbassò la voce in un bisbiglio .
Nacque tra i segni...”
I signa “ mormorò il giovane che negli dei non ci credeva ma nei signa sì.
Che segni ?” chiese imperioso il padre.
Una stella brillantissima ne indicò la povera capanna dove nacque e tre grandi Re dall'Oriente lo adorarono portando doni...”
I due mercanti s'erano alzati e guardavano verso l'ombra di quel muro.
E ora che fanno?”
Scappano. Erode vuol uccidere il bambino, chiamato Re da quei Re...”
Vieni” disse Lucio al figlio Marco “ vieni”.
Dall'ombra di quel muro, al chiaro della luna crescente comparve una figura di donna. Per un momento parve splendere di luce e guardò con grandi occhi scuri i due. Teneva in braccio un bimbo.
Lucio e Marco si trovarono a ginocchio piegato e i berretti in mano, mentre Miriam e Giuseppe si allontanavano veloci.
Che abbiamo visto, pa'?” chiese Marco “ una regina?”
Una Regina di sicuro , Marco, ma non so, non so di quale Regno”.
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P.S: Penso che la Madonna sia apparsa ad Antonello da Messina. Non c'è altra spiegazione.

venerdì 21 ottobre 2016

Il crampo dello scrivano confuso



L'eccessivo rumore di fondo e i raccontini del Vangelo.

Ho cercato di capire perché sono più di due mesi che non scrivo sul blog. Non ho mai pensato di non scriverci più ma volevo scriverci troppo. Innumerevoli temi, assordante rumore di fondo della comunicazione totale.
Così mi sono messo a scrivere raccontini su episodi del Vangelo; ve ne propongo uno ma finirà che saranno uno alla volta.
Mi stanco fisicamente anche pensando, si invecchia ma l'importante è fare come i vecchi ciocchi nel camino, scaldano fino all'ultima brace.
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Cana.

Ebbene, per raccontare questa storia comincerò dal vino, importanti signori.”
Abir Melchisedek, che a tutto assomigliava tranne che ad un toro, allungò le sue mani grassocce verso il piatto di portata, tastò due salcicce, le trovò della giusta morbidezza e se ne infilò una in bocca.
Sì, dal vino! Noi in Israele produciamo il migliore e sulle alture di Cana in Galilea, il migliore del migliore! E io sono...io sono...come dite voi romani?”
Marco Quintilio Romulo, capo manipolo della Legio XIII Fulminata lo guardò con disprezzo borbottando “ Diciamo un figlio di cagna, mercante di vino giudeo ?”
Ecco! Mercante! E non dei minimi! Mi veniva oste, che sciocco! “
La taverna “ da Coso al Prenestino” era frequentata solo da soldati e mercanti. Una specie di club esclusivo da cui i cittadini ordinari giravano alla larga.
Davanti a un enorme braciere su cui girava un arrosto di pecora stava un lungo tavolo e a capotavola, lui, Abir, allegro per certi affarucci ben riusciti e ciarliero come sempre.
La compagnia non era di buon umore. Marco Quintilio Romulo e la sua Legione partivano a giorni per la Britannia dopo due anni di Tracia e Publio Cornelio della XX legione Valeria Victris era appena tornato dalla Gallia.
E dunque, signori e valorosi, chi mai ha inventato il vino?” Abir s'era alzato con la coppa in mano.” Chi?”
Marco Quintilio lo guardò divertito: “ Il dio Bacco? “
Ma no, sciocchino! Noè, il nostro Noè! Dopo l'orrendo diluvio, salvo per volontà dell'Altissimo, piantò la prima vite e...”
Dalla porta che dava su una piazzetta illuminata dal sole di Roma era entrato un legionario, che girò lo sguardo attorno nel buio della taverna. Publio Cornelio si voltò a guardarlo e se ne uscì con un sorriso che scoprì i suoi vecchi denti gialli.
Claudio! Che fai qui ?” Si alzò barcollando e abbracciò un centurione nella sua bella uniforme.
Oh Publio, ringrazio la Fortuna di trovarti, caro amico! Come stai?”
Vieni Claudio, siedi con noi. Questo è Marco della Fulminata e lui” indicò Abir, che era rimasto impalato con la coppa in mano “ è un giudeo che ci racconta storie. Coso, oste per finta, porta da bere, gli dei ti sprofondino, e un pezzo di quella pecora, morbido però! Per Claudio qui e...”
Grazie Publio”
Claudio era di nobile famiglia e si vedeva. Suo nonno Lentulo era stato generale sotto Giulio Cesare. Si sedette compostamente togliendosi l'elmo e posando la daga sul tavolo.
Finalmente a casa! Arrivo ora dalla Palestina con la mia centuria. Ringrazio gli dei per militare nella Cyrenaica. Viaggio lungo.”
Benvenuto a Roma, o nobile Claudio! E dunque io, modesto mercante di vini della parte di mondo da cui arrivi, narravo di Noè”
Che secondo voi piantò la vite” lo interruppe Claudio.
“ Conosci le Scritture?”
Un poco. Sono stato tre anni in Israele. Siete un brutto popolo, litigioso, indisciplinato e testardo.”
Ma non io, nobile signore! Io amo Roma e i romani ...E ora se permettete racconterò la storia che m'ero proposto e che avvenne due anni fa proprio a Cana.
Si sposavano...” Abir abbassò la voce “ due meravigliosi ragazzi di nobili famiglie. Ricchi! Belli! Amati! . Lei Rachele, lui Aser. Avevano invitato cinquecento persone! Cinquecento! Un numero enorme! E io, modestamente, fornivo il vino.
Riempii dodici orci del migliore e cinque vasche di acqua purissima e fu una gran festa”
Abir fissò i romani che lo seguivano distratti.
Ma!” Il “ma!” fu pronunciato a voce altissima; qualche testa si girò a guardare. I romani lo fissarono interdetti.
Ma sul finire, quando l'allegria era al massimo...” Abir si guardò intorno chiamando la taverna a partecipare “ finirono il vino!”
E questa sarebbe la storia? Dovrei prenderti a calci... “
Ma no, valoroso Publio, la storia comincia ora. Era stato invitato un maestro, un rabbi, e sua madre. Nazareno, di nome Gesù,che girava la Galilea predicando. Un tipo, un tipo...” Abir guardò dentro la coppa “ insomma, autorevole, come dire, che incuteva rispetto. Seguito da moltitudini! Sedevano, lui e sua madre, proprio accanto allo sposo e quando finì il vino...Da noi è un disonore per sempre e una offesa agli ospiti, un disastro” tirò un sorso dalla coppa “ da far ridere per sempre la città....Insomma, la madre si girò e gli disse: hanno finito il vino. Io lo sentii, ero dietro a badare che tutto filasse liscio. Lui si girò e serio serio gli disse: donna, non è ancora giunto il mio momento “
E in Israele le donne alle feste di nozze rimbrottano i figli?” chiese Marco.
No! Ma non erano un solito figlio con una solita madre, ve lo garantisco! E insomma lui gli disse: vadano alle vasche dell'acqua, E io ci arrivai per primo e giuro su...giuro che erano colme del vino bianco più profumato, più squisito” guardo con disgusto la brocca della taverna “ e io me ne intendo”
E naturalmente lo assaggiasti”
Eh sì, lo assaggiai a lungo ma come tutti e il padre della sposa disse allo sposo, ragazzo, di solito alla fine si dà il vino peggiore...”
Capite? Un miracolo!”
Publio ghignò “ Un miracolo ? Mah! E comunque uno dei vostri profeti, ne avete sempre qualcuno. La storia è bella. Anzi, la storiella è bella!”
Però questo” interloquì Claudio “ lo abbiamo crocifisso; è successo proprio due giorni fa”
La crocifissione era una condanna così orrenda che tutti ammutolirono.
Crocifisso? Ma non lo facciamo mai! Solo ribelli a Roma o assassini. Che aveva fatto, il Rabbi?
Niente. Ma predicava da tre anni cose inaudite. Il Sinedrio e i grandi sacerdoti capirono subito il rischio che correvano. Hanno preteso da Pilato di crocifiggerlo.”
Ci fu nella taverna un istante di silenzio; solo il rumore del fuoco.


Io ero sotto la croce mentre moriva. E vi dico...” Claudio girò la testa quasi guardasse in alto “ ...che quell'uomo poteva davvero essere il Figlio di Dio.”
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Sono graditi pareri su qualità, stile, consistenza e quanto serva al povero scrittore....
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Credo sia utile anche la prefazione ai raccontini.
La riporto qui sotto.

Prefazione

Il lettore si chiederà se quello che legge nei raccontini che seguono sia mito o verità storica. Girano infatti affermazioni, di solito molto semplicistiche, che Gesù è un mito inventato dai primi cristiani ricopiando miti precedenti come quello del dio Mitra o di Dioniso.
E' vero il contrario. Sono i sostenitori di questa ipotesi che hanno spalmato la vicenda di Gesù su quella di divinità precedenti, di cui si conosce per altro pochissimo, per poi leggere il “ copia e incolla” al rovescio.
Se non ci credete leggetevi su Wikipedia le voci “ Mitra” e “Dioniso”.
C'è invece una prova lampante , contenuta nei Vangeli, chi si tratta di una storia vera e di episodi veri: non c'è niente di meno mitico della vicenda di Gesù, che è un antieroe assoluto. Nessuno si sarebbe inventato un mito così bislacco.
Cominciamo dalla nascita, in un misero paesino della parte più misera di Israele, la Galilea. E' figlio di una giovane donna che, fidanzata ad un buon uomo di molto più anziano di lei, gli confessa di essere incinta di un altro. Come dar torto a quei testi ebraici che trattano Miriam come una donna di facili costumi, messa incinta da un legionario romano di passaggio?
Veniamo alla vicenda di Gesù: comincia a trent'anni, cioè quando un uomo è già pienamente maturo, senza che negli anni precedenti il mitico eroe abbia fatto nulla per distinguersi e finisce tre anni dopo con una morte ignominiosa in croce, tradito dal discepolo Giuda  e rinnegato dal capo della sua chiesa Pietro.
Alla sua resurrezione, momento mitico per antonomasia, non crede nessuno. Il discepolo Tommaso gli dice in faccia brutalmente che se non mette un dito nella ferita del costato, non ci crederà.
Questo fallito, sconfitto, risibile sarebbe il mitico Gesù, suggeritore del mito?
No, non c'è niente di mitico, è tutto vero.
E' vero anche che trecento anni dopo la Sua morte il mondo non era più lo stesso.
E ora potete tranquillamente leggervi i raccontini. Buona lettura!

mercoledì 31 agosto 2016

Ma Dio dov'era?



Dio, che si fa?


Dopo ogni tragedia milioni di noi puntano il dito contro il Santo Benedetto.
e Tu dov'eri? A Auschwitz, a Aleppo, a Amatrice? Che Dio misericordioso sei se permetti la morte per cancro di bambini di due anni? Come hai potuto consentire che di due sorelline una morisse sotto il terremoto e una vivesse?”

La risposta esiste ma non è semplice e siccome è complicata e non si presta a twitter e facebook nessuno la dice mai.
La prima parte della risposta è che questo nostro Universo non è stato voluto da Dio ma dall'Uomo: questo è il nostro Universo.
Quello dell'Eterno lo abbiamo rifiutato, liberi di farlo.
L'uscita dal Paradiso Terrestre di un omino Adamo e una donnina Eva nudi e piangenti è una favola. Coloro era esseri di straordinaria perfezione, fatti ad immagine di Dio, la somma di ogni genio, filosofo o poeta che possiate pensare. E assolutamente liberi.
Alla domanda dell'Altissimo se restavano o preferivano andarsene, decisero liberamente di andarsene.
Non mi dite che la cosa vi sorprende....
In quel momento la Creazione della Perfezione si mutò in Creazione del Caso e del Caos e noi in questa viviamo.
L'Altissimo non può intervenire qui perché modificherebbe quella nostra scelta nelle sue conseguenze negando l'unica cosa che ci distingue dai robot: la libertà.
La seconda parte della risposta richiede che dal dolore complessivo sottraiate quello che noi uomini produciamo. Vi accorgerete che rimane ben poco dolore. La gran parte lo causiamo noi e non solo torturando o uccidendo ma anche irridendo, tradendo, ingannando, rubando, mentendo.

Questa è la risposta.
Lasciamo stare il Santo Benedetto che ha fatto tutto quello che poteva fare per consolarci di noi stessi: è venuto tra noi, ha sperimentato la nostra condizione e è morto in croce.
Ora potremmo essere redenti e cancellare gran parte del dolore del Mondo.

Se solo, liberamente, lo volessimo.

(temi trattati anche nel mio libro Universo fatale Universo Casuale a richiesta da Feltrinelli )

giovedì 28 luglio 2016

La guerra, la pace, il Papa a Cracovia.



La guerra  a pezzi.

Papa Francesco ha detto che questa è la terza guerra mondiale.
Una guerra " vera" con dietro "gli interessi", proprio come quelle del 1914 e del 1939.  Solo che è organizzata ma non organica, insomma, una guerra diffusa.
Vediamo quanto ci metteranno a capirlo i reggitori del mondo, i primi ministri, i presidenti.

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Il Papa a Cracovia:
paraponzi alla polacca, con terribili orchestrone di fiati, la bellissima fascinosa Madonna nera coperta da una saracinesca a dorature che si abbassa lentissimamente nel frastuono della banda, scoprendone il volto.
Francesco stupito, frastornato.
Ora l'hanno caricato in tram.
Ridatemi il cristianesimo dei poveri  e la Polonia che alza muri si vergogni.

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Speriamo nei giovani.

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La differenza tra compassione e misericordia è il lato del tavolo:
se sei dalla tua parte del tavolo è ammirevole compassione, se sei dalla sua pare del tavolo è divina misericordia.
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Gesù salva un migrante con ancora il salvagente addosso.
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La Madonna mi sembra preoccupata.