lunedì 21 maggio 2018

Cambiamenti climatici





Lo scioglimento del Partito Democratico.


Se vi interessa la vera storia vedetevela su Wikipedia: Storia del Partito democratico ( Italia ).
Istruttiva: dalla prima idea ( L'Ulivo ) a oggi prevalgono due parole

dimissioni”
abbandono”

E' tutto un dimettersi e un uscire, da prima della fondazione ( 2007 ) , durante e dopo.
Degli uscenti non si ricorda più nessuno , ( Mussi? Rutelli? Civati?  Fassina ? ). Si sono condannati a non contare nulla.

Dei dimissionari ci ricordiamo tutto, il perché , il come. Generalmente dopo un esito elettorale non così brillante come doveva essere e come tutti gli altri pretendevano fosse. E tutti gli altri a sgomitare per prendere il posto del dimissionario.

L'ultimo è stato Matteo Renzi. Invece di stringersi tutti intorno al Segretario per capire il perché della sconfitta, frizzi, lazzi e pernacchie. Avanti un altro!

L'Assemblea del 19 Maggio, che io avevo immaginato tesa e silenziosa, con 1200 cervelli impegnati a dare il massimo per capire, correggere e ripartire, è stata una gazzarra inaudita, con la massima manifestazione di imbecillità e di maleducazione assembleare  che è non ascoltare in silenzio chi parla.
Dei 1200 cervelli convocati 800 se ne sono andati a casa prima della fine.
Dunque: perché meravigliarsi?  Va tutto secondo tradizione ma occorre dire
 che gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare. Citando un uomo grande, Gino Bartali. 
 Alla prossima puntata.

1 commento:

  1. vedi a me spiace per quelli come te che nel Partito ci credevano veramente e ci hanno messo energie positive e propositive..
    Loro pieni di un io enorme e dal portafolio bello gonfio si sono giocati tutto con ... degli altri.
    Un forte abbraccio Carissimo ribellati con chi conosci di quelli nel posto gisto, se puoi.. no stare zitto mai. : D

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