giovedì 22 agosto 2013

La sinistra ammirevole che non vince mai.





In democrazia bisogna vincere le elezioni.

Questa affermazione perfino cretina non è mai, dico mai, il primo pensiero della sinistra marxista italiana.

Ho letto un articolo di Marco Revelli sul Manifesto, editato sul blog di Giovanotta. Marco Revelli lo iscrivo nel vasto mare della sinistra marxista italiana intransigente. Quella che ritiene PdL e PD identiche espressioni

Il fatto è che il pasticciaccio brutto di questa primavera, la nascita del governo delle larghe intese, pesa come un macigno. Sta su solo perché le due forze che lo compongono - oltre a essere sostanzialmente omologhe nell'idea di società prodotta dall'establishment economico-finanziario e dalle tecnocrazie europee - sono entrambe fragilissime, sull'orlo di una simmetrica dissoluzione. ( Marco Revelli )

Ma in quel mare ci sta anche Bersani, Fassina e compagnia: sinistra marxista transigente.

Ebbene, la storia della Sinistra marxista italiana è una storia di sconfitte.
La sinistra marxista  ha perso le elezioni nel 1948. La sinistra marxista transigente ha perso le elezioni dal 1953  al 1992 e poi 1994, 2001, 2008. La sinistra intransigente, quella nefasta di Bertinotti ma anche quella decente di Rossana Rossanda e di Revelli, è scomparsa. Hanno sempre perso ogni sfida, non hanno mai governato il Paese tranne che nel 1996 e nel 2006, dove a vincere fu il cattolico adulto Romano Prodi.

Perché?

Ci deve essere un perché.
Voglio anche dichiarare che  io sono di sinistra, anche se non marxista. Sto con gli uomini e le donne del terzo stato. Sono di sinistra per il fatto stesso di considerarmi cristiano; un cristiano decente è di sinistra per forza.
Ma non marxista.

Il baco e l'origine delle sconfitte è filosofico.
Revelli  e Bersani ( un po' meno) credono che gli uomini siano originariamente buoni e si stupiscono ogni volta che perdono le elezioni: ma perché non votano mai per le idee giuste e gli uomini giusti?
Io e gli altri della sinistra cristiana crediamo che gli uomini siano originariamente cattivi e che l'Italia sia un Paese che voterà sempre preferibilmente a destra. E' un Paese spaventato dal rigore morale e dalla visione salvifica della Sinistra. Gli italiani vogliono fare i comodi propri a favore prima di tutto della famiglia che amano. Temono le regole troppo rigide, che non consentono scappatoie. Sono angosciati dal vivere e si affidano volentieri agli Uomini della Provvidenza.
E' la Storia che ci ha plasmati così: pensateci. La nostra, di italiani, è una Storia di 1500 anni...

Per vincere le elezioni ci vogliono figure rassicuranti e flessibili, pronte ai compromessi onorevoli, poco ideologiche ma affidabili per la personale stimabilità. Come Fanfani, come Moro. Come Renzi e Letta.
Oppure dei furbacchioni come Mussolini. O come Berlusconi.
L'ago della bilancia nelle elezioni è proprio la sinistra marxista.

Compagni, fidatevi di noi. Noi si vince. Voi no.
E stavolta votate tutti Partito Democratico e Matteo Renzi o Enrico Letta.
O rivincerà Berlusconi.....


17 commenti:

  1. Berlusconi è un grande comunicatore e l'Italia annovera tra i suoi cittadini 10 milioni di italioti.
    Se il Pd non trova,a breve,un concordia interna e un uomo rassicurante,telegenico e imbonitore (Renzi?) vincerà sempre il nano di Arcore.
    Ciao,fulvio

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    1. Del tutto d'accordo. E si curi finalmente l'informazione contro la disinformazione di Berlusconi.

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  2. Io sono di sinistra. Non so di quale, ma vorrei essere di quella vincente. Il B. non è di destra, è del partito di sé stesso. Come possono ancora oggi non averlo capito gli Italiani? Non posso nemmeno pensare, immaginare, supporre, che dopo gli eventi di questa estate ancora si pongano il quesito su chi votare. Se alla sinistra manca un leader carismatico o, sufficientemente di sinistra, non credo che la destra stia meglio. Tengono in vita la mummia pur di galleggiare. Se avessero altro (Alfano???!) da proporre credo che una destra seria lo avrebbe già fatto. Sono tenuti stretti per i gabbasisi (direbbe il commissario Montalbano), da un personaggio da barzelletta d'osteria (che però fa solo piangere)e che con loro, stringe dentro alla morsa di ricatto, tutti noi.
    La sinistra deve stare unita, sia chi sia, che ne prenderà le redini, per me sarà sempre e comunque positivo. Basta coi "personaggi", si proceda con le idee, le sole cose che contano.

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    1. Cara Antonella, diamocelo come augurio questa vittoria della buona "sinistra" con un leader carismatico ma non troppo...come Matteo Renzi! Vai, Matteo!

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  3. Renzi non mi piace, non sono molto d'accordo con te.
    Renzi è un berlusconino prestato alla sinistra, che della sinistra ha poco, per non dir nulla.
    E io non appartengo alla sinistra autolesionista, eh!
    A me piace Barca, ma mi rendo conto che è troppo di sinistra in questo paese di sinistrati:)))

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    1. Che Renzi sia un berlusconino è una comoda calunnia della sinistra non proprio ammirevole, quella che vede solo il proprio ombelico...e perde sempre. Intendiamoci, perdere e fare la ferma e dura opposizione è molto più comodo che vincere e dovere affrontare i problemi. Renzi gioca per vincere e affrontare i problemi. Non conosco Barca.

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    2. Rispetto la tua opinione , Paolo, ma il mio "berlusconino" non era una mia mera ripetizione a pappagallo di quel che dicono i suoi detrattori... Renzi a me pare un berlusconino per i suoi modi rampanti, per la spregiudicatezza di certe sue uscite, per l'interesse che nutre verso il privato.
      Non nego le sue ottime capacità oratorie, la battuta sempre pronta, la dimestichezza con la quale sa dire esattamente quel che il suo pubblico vuole sentire... ma anche in questo somiglia a berlusconi. Non gliene faccio una colpa, sia chiaro, solo che a me non piace.
      Poi, tanto per capirci, definisco berlusconino anche d'alema (il minuscolo non è casuale), che è quello, fuori dalal dx, che più ha avvantaggiato l'arcoriano.
      Non sono afflitta dalla sindrome perdente della sx, anche a me piacerebbe che la sinistra possa stare al governo per cinque anni, che possa dimostrare che sappia fare anche qualcosa di sinistra, come direbbe Moretti... solo che dubito fortemente che con Renzi premier si realizzi questo.
      Vedremo :)

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    3. Sono con Perla (si fa per dire).
      Il PD si sta modificando geneticamente e Matteo, che è proprio un belusconino, è come la ciliegina sulla merda.
      Se gli italiani sono quello che dice Paolo - e lo sono - non la spunteremo mai.
      Se la spunterà Matteo, sarà per la legge del gattopardo.
      Mi sento orfano.

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    4. Cara Perla, accostare Matteo Renzi a Berlusconi "per i suoi modi" mi pare azzardato. Ma non conteranno di più le idee? E come è pensabile in un paese occidentale non prestare attenzione al privato? Io conosco personalmente Matteo da quando aveva 19 anni; ho conoscenze migliori di quelle acquisibili in TV e dico: merita fiducia. Certo, non viene dalla sinistra marxista-leninista. Ma chi ha detto che sia la sola sinbistra possibile?

      Caro Omero, il PD, fondato nel 2007, sta ancora cercando una identità. Se il Partito ci preme, dovremmo tutti contribuire con onestà intellettuale a definirla. Renzi ci prova, discutiamone invece di insultare. E' anche un buon sistema per non sentirsi orfani.
      P.S. più a sinistra del PD c'è una ottima proposta politica, quella di Vendola.

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  4. grazie per la citazione. Io non ho più ricette. Non so mica se gliela facciamo..

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    1. Non lo so nemmeno io. Perdo speranza in questo Agosto con non finisce più.

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  5. Anche a me non piace Renzi, posso arrivare a Civati. Barca ancora non lo conosciamo, magari fosse un pò meglio degli altri, oramai non mi illudo più. E non vorrei votare PD ma Sel...

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    1. Cara Red, ma votare Sel va benissimo. Il PD ha bisogno di una svolta nel terzo millennio e Renzi può farlo svoltare.

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    3. Bastano due svolte di 90 gradi per ritrovarsi a tornare indietro, diretti al punto di partenza.

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