In democrazia bisogna vincere le elezioni.
Questa
affermazione perfino cretina non è mai, dico mai, il primo pensiero
della sinistra marxista italiana.
Ho
letto un articolo di Marco Revelli sul Manifesto, editato sul blog di
Giovanotta. Marco Revelli lo iscrivo nel vasto mare della sinistra
marxista italiana intransigente. Quella che ritiene
PdL e PD identiche espressioni
Il
fatto è che il pasticciaccio brutto di questa primavera, la nascita
del governo delle larghe intese, pesa come un macigno. Sta su solo
perché le due forze che lo compongono - oltre a essere
sostanzialmente omologhe nell'idea di società prodotta
dall'establishment economico-finanziario e dalle tecnocrazie europee
- sono entrambe fragilissime, sull'orlo di una simmetrica
dissoluzione. ( Marco Revelli )
Ma
in quel mare ci sta anche Bersani, Fassina e compagnia:
sinistra marxista transigente.
Ebbene,
la storia della Sinistra marxista italiana è una storia di
sconfitte.
La
sinistra marxista ha perso le elezioni nel 1948. La sinistra marxista transigente ha perso le elezioni dal 1953 al 1992 e poi 1994, 2001, 2008. La sinistra intransigente,
quella nefasta di Bertinotti ma anche quella decente di Rossana
Rossanda e di Revelli, è scomparsa. Hanno sempre perso ogni sfida,
non hanno mai governato il Paese tranne che nel 1996 e nel 2006, dove
a vincere fu il cattolico adulto Romano Prodi.
Perché?
Ci
deve essere un perché.
Voglio
anche dichiarare che io sono di sinistra, anche se non
marxista. Sto con gli uomini e le donne del terzo stato. Sono di sinistra per il fatto stesso di considerarmi
cristiano; un cristiano decente è di sinistra per forza.
Ma
non marxista.
Il baco e l'origine delle sconfitte è filosofico.
Revelli e Bersani ( un po' meno) credono che gli uomini siano originariamente
buoni e si stupiscono ogni volta che perdono le elezioni: ma perché
non votano mai per le idee giuste e gli uomini giusti?
Io e gli altri della sinistra cristiana crediamo che gli uomini siano originariamente cattivi e che l'Italia
sia un Paese che voterà sempre preferibilmente a destra. E' un Paese
spaventato dal rigore morale e dalla visione salvifica della
Sinistra. Gli italiani vogliono fare i comodi propri a favore prima
di tutto della famiglia che amano. Temono le regole troppo rigide,
che non consentono scappatoie. Sono angosciati dal vivere e si
affidano volentieri agli Uomini della Provvidenza.
E' la Storia che ci ha plasmati così: pensateci. La nostra, di italiani, è una Storia di 1500 anni...
Per
vincere le elezioni ci vogliono figure rassicuranti e flessibili,
pronte ai compromessi onorevoli, poco ideologiche ma affidabili per
la personale stimabilità. Come Fanfani, come Moro. Come Renzi e
Letta.
Oppure
dei furbacchioni come Mussolini. O come Berlusconi.
L'ago
della bilancia nelle elezioni è proprio la sinistra marxista.
Compagni,
fidatevi di noi. Noi si vince. Voi no.
E stavolta votate tutti Partito Democratico e Matteo Renzi o Enrico Letta.
O rivincerà Berlusconi.....