domenica 26 ottobre 2014

Veglie.








Il viaggio di ritorno.

La notte mi sveglio spesso. Ormai mi succede da anni e è il risultato di molte nottate negli ospedali. Ho imparato che è sciocco incaponirsi a dormire, raggomitolati con un diavolo per capello. No, la notte va gestita. Ho tutto quello che serve, acqua con limone, caramelle da succhiare, gatta ( nel senso di piccolo felino ) da accarezzare, Tao teh Ching e anche i Vangeli.
Nella veglia mi vengono folgoranti idee da adoperare il giorno dopo. Esamino i sogni, freschi freschi appena sfornati. Arrivano versi come questi:

seduto se questa antica panca di pietra
pietra forte di Maiano, fulva e amica
filo una lenza tra la gente intorno
scalpiccio, chiacchierio, sguardi e risa...
eccetera eccetera.

Ieri notte m'è venuto in mente che forse è proprio il contrario di quel che crediamo.
Pensiamo di essere nati nella energia densa che chiamiamo Materia per avviarci dopo la morte verso l'energia sottile che chiamiamo Spirito.
O se fosse il contrario? Se questa vita fosse uno sfizio delle anime disincarnate che vogliono provare, attirate da questa caotico mondo materiale, del tutto in mano al caso?
Immagino il dialogo:
m'hanno detto che ti vuoi incarnare...ma sei sicuro di cosa fai?”
mah, guarda, ho preso notizie, per la verità non chiarissime...”
perché?”
perché nessuno ne parla volentieri. Svicolano, si negano, abbozzano frasi...”
frasi come?”
tipo: Non avrei il coraggio di rifarlo, ma certo... oppure : Non ti dico, un'esperienza... anche: No, diamine, non c'è giustizia! Cinque anni soli...perfino: Te lo dico in confidenza...ci torno! “
e tu che fai?”
Io vado; poi ti racconto”

Forse perché vivo la vita ancora, dopo tanti anni, con sorpresa, meravigliandomi, incuriosendomi. Alla fine mi sono convinto di essere sceso io piuttosto che di essere sul punto di salire. Come la fine di una vacanza, come un tramonto a colori, come una fortunato incontro. Quando torno su lo stupirò!

P.S. l'idea della reincarnazione è vecchissima. Si ritrova nell'induismo, nei filosofi greci antichi, in Marsilio Ficino e in Giordano Bruno. E' una bella idea. Nel buddhismo solo i bodhisattva si reincarnano per aiutare chi è ancora prigioniero degli inganni di Maya, la realtà che ci circonda, la Ruota della Sofferenza.
E a questo punto mi viene sempre in mente mia madre che diceva:
" Eh, questa valle di lacrime...ma ci si piange tanto volentieri!



6 commenti:

  1. O se fosse così per davvero! Sai che quasi quasi m'hai convinto? Io mi ci vedo sai, curiosa come sono ad esser una di quelle anime che zitta zitta, quatta quatta, ha preso la prima occasione ed è scesa giù. Prendo appunti per quando torno indietro.
    Ciao Paolo pa

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    1. ciao Anto', intanto facciamo del nostro meglio qui...

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  2. Per me sarebbe una sofferenza perdere ore di sonno, mentre tu invece te lo puoi permettere, specialmente se ti fai venire queste belle idee ^.^
    Io, un pò ci credo alla reincarnazione. A volte, mi viene da pensare che, ad esempio, noi "anime" del web, in una vita precedente già ci conoscevamo...
    Buonanotte Paolo. Un abbraccione.

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    1. il fascino della reincarnazione è la sua ipotesi di poter vincere l'impermanenza, la scomparsa di tutto. Mi piacerebbe molto e magari ricordarsi che, sì, ci siamo conosciuti in un altro tempo e in un altro paese. Vorremmo vivere tante vite e qualche volta, guardando una strada o una porta, mi prende alla gola il ricordo, la sensazione, di un'altra vita vissuta.
      Un abbraccio anche da me.

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  3. Certo facciamo parte di un'unità globale, da cui veniamo e in cui ritorneremo, in tante forme differenti....

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  4. io sto a letto e si mi arrabbio!

    Se il viaggio, mio, fosse del secondo tipo significherebbe che sono masochista. Comunque la tua Nonna era Saggia. Un abbraccio

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