Credo in Dio Madre.
Seguendo il suggerimento del saggio, dirò di Dio solo che , se esiste, è una Entità superiore all’uomo. Posso anche dire che cosa credo fermamente che non sia: non è il signore severo col camicione e barba grigia che ha dipinto Michelangelo nella Cappella Sistina.
Non è il Dio della Bibbia, il Dio Padre feroce e
incomprensibile, che lascio con affetto agli Ebrei, riconoscendogli il merito immenso di averlo detto UNO.
Spinoza credeva che fosse la Natura: Deus sive
Natura. Io mi approprio della
rappresentazione che ne dà ancora Lao Tze :
Esiste
una Cosa che è perfetta e indistinta
Esisteva
già prima del Cielo e della Terra.
Così
quieta, così sola
Permane
unica e immutabile.
Si
muove in cerchio e non corre pericolo.
Si
potrebbe chiamarla: la Madre del mondo
Ma
non conosco il suo nome.
La Madre del mondo lo origina senza progettarlo ma
guidando il Caso e consentendone le giuste vie.
Mi piace pensare che questa azione avvenga
attraverso un operatore che chiamerò anche io, come Govanni evamgelista e Vito
Mancuso, Logos.
L’azione del Logos negli avvenimenti casuali
dell’Universo li orienta generando dal Caso il Cosmo: il Mondo bello.
Si ha così l’equazione:
Caso + Logos = Cosmo.
Emanato infine l’Uomo Dio lo ha dotato, unico tra le
creature, del terribile dono della libertà.
Il segno distintivo dell’Uomo è, unicamente, la
libertà. Solo tra le creature, non ha freni connaturati in nessuna delle sue
azioni, dalla più spaventosa alla più santamente eroica.
Con la creazione dell'Uomo la Madre ( che non è un Dio personale,
non si cura di ciascuno di noi, non è influenzabile con preghiere o sacrifici )
ha posto un limite alla sua propria onnipotenza: neanche la Madre può
influenzare o orientare l’Uomo
riducendolo ad una marionetta.
E finalmente posso rispondere a Levi che chiedeva
dove era Dio a Auschwitz. Non c’era, avendo rinunciato ad ogni azione
sull’ Uomo. Ad Auschwitz c’era solo l’Uomo, contemporaneamente carnefice e
vittima.
Non fatevi illusioni: l’uomo carnefice vive dentro
ciascuno di noi, irrimediabilmente. La nostra doppia natura di tenebra e di
luce ci accompagna dalla nascita alla morte. Sta a noi, ogni giorno, vivere
nella Luce.
Concludo con un raccontino, scritto sul blog molti anni fa.
Una lettera di Dio.
Cara bimba,
intanto grazie di credere in me. Di questi tempi e
nel vostro confuso Occidente, non è poco.
Gli ultimi cinquecento anni, spesi a scoprire cose e ad inventare
marchingegni, mi hanno messo un poco in disparte. Qualcuno da voi ha perfino
detto che sono morto!
Per le preghiere nell'addormentarti : sono quelle
che apprezzo di più.
E veniamo ai problemi. Mi chiedi a che servo.
A niente! Sono, in eccellenza, inutile. Si possono
vivere vite magnifiche disconoscendomi. Certo, disconoscendomi, la tua vita
dovrà trovare, dentro sé, sé medesima e
questo porta a girare in tondo, ad inseguire, inseguire, inseguire... Alla fine
restano solo tracce incomprensibili come i ghirigori che le lumache lasciano
sui muri.
Senza Me, è
tutto uno scherzo.
Perché Io sono il Senso, il Significato, la Verità
ma non di qualcosa, della vita o dell'amicizia o dell'amore. O del dolore,
della disgrazia, della morte.
Sono il Senso, il Significato, la Verità del qui e
ora, dell'istante, della quiddità, del Tatagatha come dicono i buddhisti
tibetani ( che Mi hanno meditato molto ). Anzi, sono quell'Istante. E nello
stesso modo sono tutti gli Istanti, di tutte le diecimila cose che sono sotto
il cielo, sotto tutti i cieli, fino ai confini dell'Universo. Sono l'Uno, il
Tutto.
Difficile? Provai a spiegarlo a Mosè quando nel
roveto ardente mi chiese chi ero. Gli risposi : Io sono Colui che è. Ma il testone non capì, e del resto
era solo il capo pastore di rissose tribù di pastori. Scrisse invece la Legge, ma a modo suo, ( e
comunque, meglio di niente).
Non sono amabile come Mi dipingete. L'aggettivo
" Buono" è veramente buffo. La Bontà infinita di Dio. Credo che
questa bontà infinita sia stata dipinta come una Mia disposizione d'animo a
darvi una mano quando siete nei guai ( sotto esami, sotto le bombe, sotto i
temporali, nella malattia ) Insomma
dovrei essere una specie di deus ex machina da tirare fuori nella necessità e
da riporre passato il guaio. E' vero, ogni tanto consento delle eccezioni alla
regola ma come e a chi mi pare. Non sono affatto "Giusto". Tu
ricordavi i lavoratori della vigna, ma anche il figliol prodigo nel Vangelo. La
Mia giustizia non è la vostra, con la bilancia in mano a spostare minuzzoli di
qui e di là.
Ho anche mandato a dire “ queste cose sono dette
per essere capite dai fanciulli e rimanere oscure ai sapienti…” . Intendevo di
non provare a ragionare su di Me,
neanche fossi un teorema. Non capirete niente provando e riprovando a
qualificarmi, analizzarmi, ragionarmi sopra…
Fate come i bambini: amatemi e ridete con Me.
Se Mi terrai nel cuore, ti sarò accanto dal di
dentro. Non modificherò le cose a tuo vantaggio, ma assisterò te perché tu veda le cose e gli avvenimenti così come sono: giochi, nebbia e nubi, acqua
che corre nello splendore, senza senso eppure con tutto il senso possibile.
E da ornare con l’amore.
Se mi cerchi Io sono ovunque: nel cielo di Ottobre,
nell’oro delle foglie, nei ghirigori delle vecchie cortecce di quercia, . E’
facile vedermi! Se mi dimenticherai, Io mi ricorderò di te comunque. E quando
vorrai Mi ritroverai.
Dio
P.S. Non sono Padre. Sono Madre
Caro Paolo,ho cercato l'ateismo,ma non l'ho trovato,dimostrare che Dio non esiste è impossibile come dimostrare senza ombra di dubbio la sua esistenza,così sono rimasto un dubbioso.
RispondiEliminaUn,mio, professore, un tempo disse:l'unica certezza è il dubbio,non angustiarti e accetta di non capire.
Resto dubbioso,ma le tua trilogia mi aiuta a comprendere,pur, senza veramente capire.
Grazie,fulvio
Caro Fulvio, il dubbio è il fondamento della libertà dell'uomo. Se un Dio straripante si mostrasse tra fulmini e saette come potremmo essere liberi di scegliere se credere o no? E' un Dio nascosto e rispettoso della nostra libertà e anche, ne sono certo, dei nostri dubbi.
Eliminaun post sul quale riflettere... ultimamente essendo piuttosto confusa sull'argomento se dovessi definirmi direi di essere agnostica...:)
RispondiEliminacara Alba, agnostica va benissimo. Agnostica che riflette, è già una fede.
Eliminami piace quel che hai scritto di Auschwitz. l'unica conclusione possibile anche per me, ipotizzando l'esistenza di un dio. ciao
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