venerdì 20 maggio 2016

Ma quanto accidenti fa due più due?

O bella! Quattro!


In una trasmissione televisiva, mi pare il Caffè di Raiuno la mattina alle sei, è comparso un matematico di cui non farò il nome ma che si è definito lui stesso matematico impertinente, impenitente e che a me pare anche incontinente per la vastissima e discutibile produzione libresca.
Mi colpì un suo libretto che trovai sugli scaffali della Feltrinelli di Mestre:
Come ti sistemo il cristianesimo in quattro e quattr'otto.
Diamine, mi dissi.
Il libretto è scomparso dalla vastissima produzione libraria del Nostro ( 52 titoli su IBS ) . Si sarà vergognato, perché quando è troppo è troppo anche per la smisurata ammirazione che il matematico impertinente ecc. ecc. ha di sé.

L'ultima fatica è per l'appunto uno smilzo libretto che si intitola : “Cosa è la verità ”
Punto. Perché il matematico lo sa cosa è la verità e ve lo spiega per 4,25 euro. Pensate a tutti gli stupidi filosofi e pensatori che sulla domanda ci si sono rotti le corna per secoli.
Poi arriva lui e risolve.
Non lo comprerò perché me lo ha raccontato l'Autore in TV:

Le verità sono tre.
1-quella matematica piena , indiscutibile, definitiva; non c'è verità fuori della matematica.
2-quella scientifica che però è un po' così così perché bisogna aspettare i riscontri sperimentali ecc. ecc.
3-quella “ delle fedi” che sono tutte delle favolette, dal Cristo a Babbo Natale passando per Buddha, Maometto e Lao Tzu.
Fine, più semplice di così.

Esaminiamo allora una indiscutibile verità matematica:
2+2=4.
Funziona benissimo finché non vi chiedete : ma 2 di che?
Ma, cose qualsiasi, che so, mele, risponderebbe il matematico impertinente.
No! perché se due sono mature e due sono acerbe la somma non fa più 4, come si può tranquillamente riscontrare andando a venderle.
Ma vale solo per mele mature, diamine! Direbbe il matematico impenitente.
No! Perché per giudicare se sono ugualmente mature non serve un matematico ma un intenditore di mele; e se gli intenditori sono due sarà lite.
Ma è un linguaggio, ignorante! Che c'entrano le mele?

Appunto, è un linguaggio nato per contare le pecore e le pecunie.
Nel mondo matematico le mele non c'entrano ma in quello reale c'entrano eccome.
Capita a qualche matematico, fulminato dalla sua laurea, di vivere solo nel suo mondo matematico, dove perdio quello che è bianco è bianco e quello che è nero è nero.
Per questa sua cecità alle sfumature, malattia rara ma invalidante, può far danno a sé e agli altri.
Regaliamogli e regaliamoci un breve magistrale passo di Dostoevskij, da “ Memorie del sottosuolo”

(…) Quale muro di pietra?Ma è chiaro, le leggi di natura, le deduzioni delle scienze naturali, la matematica. Così se ti dimostrano, ad esempio, che discendi dalla scimmia, è inutile fare smorfie, prendila com'è. (….) “Ma scusate” , vi grideranno,”non ci si può mica ribellare, è come due più due fa quattro! La natura non vi interpella; a lei non interessano i vostri desideri e se vi piacciono o no le sue leggi. Voi siete obbligato ad accettarla così com'è e ad accettare di conseguenza anche tutti i suoi risultati. Un muro, quindi, è un muro... “ eccetera eccetera.
Signore Iddio, ma che me ne importa delle leggi della natura e dell'aritmetica, quando per qualche motivo queste leggi e il due più due fa quattro non mi piacciono? 

L'immaginazione porta dovunque, la razionalità solo da A a B. ( Einstein )

3 commenti:

  1. Caro amico,per 4,25 non potevi pretendere una vera verità,la verità non ha prezzo e poi le verità sono molte e dove si possono comperare......ma!
    Un caro saluto,fulvio

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  2. Ciao Fulvio! Non ho capito se è un presuntuoso sciocco, ingenuo o furbo. La verità? Per me è una Persona divina ma ognuno deve cercare la sua e può cambiare, la verità, anche più volte nella vita. Tranne che per gli sciocchi o per i furbi, che si tengono stretta quella comoda o reddiizia...

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  3. Concordo, sopratutto sull'ultima frase. Einstein è un grande :)

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