In una trasmissione
televisiva, mi pare il Caffè di Raiuno la mattina alle sei, è
comparso un matematico di cui non farò il nome ma che si è definito
lui stesso matematico impertinente, impenitente e che a me pare anche
incontinente per la vastissima e discutibile produzione libresca.
Mi
colpì un suo libretto che trovai sugli scaffali della Feltrinelli di
Mestre:
Come
ti sistemo il cristianesimo in quattro e quattr'otto.
Diamine, mi dissi.
Il libretto è scomparso dalla vastissima produzione
libraria del Nostro ( 52 titoli su IBS ) . Si sarà vergognato,
perché quando è troppo è troppo anche per la smisurata ammirazione
che il matematico impertinente ecc. ecc. ha di sé.
L'ultima
fatica è per l'appunto uno smilzo libretto che si intitola : “Cosa
è la verità ”
Punto.
Perché il matematico
lo
sa
cosa è la verità e ve lo spiega per 4,25 euro. Pensate a tutti gli
stupidi filosofi e pensatori che sulla domanda ci si sono rotti le
corna per secoli.
Poi
arriva lui e risolve.
Non lo comprerò perché me lo ha raccontato l'Autore
in TV:
Le verità sono tre.
1-quella matematica piena , indiscutibile, definitiva;
non c'è verità fuori della matematica.
2-quella scientifica che però è un po' così così
perché bisogna aspettare i riscontri sperimentali ecc. ecc.
3-quella “ delle fedi” che sono tutte delle
favolette, dal Cristo a Babbo Natale passando per Buddha, Maometto e
Lao Tzu.
Fine, più semplice di così.
Esaminiamo allora una indiscutibile verità matematica:
2+2=4.
Funziona benissimo finché non vi chiedete : ma 2 di
che?
Ma, cose qualsiasi, che so, mele, risponderebbe il
matematico impertinente.
No! perché se due sono mature e due sono acerbe la
somma non fa più 4, come si può tranquillamente riscontrare andando
a venderle.
Ma vale solo per mele mature, diamine! Direbbe il
matematico impenitente.
No! Perché per giudicare se sono ugualmente mature non
serve un matematico ma un intenditore di mele; e se gli intenditori
sono due sarà lite.
Ma è un linguaggio, ignorante! Che c'entrano le mele?
Appunto, è un linguaggio nato per contare le pecore e
le pecunie.
Nel mondo matematico le mele non c'entrano ma in quello
reale c'entrano eccome.
Capita
a qualche matematico, fulminato dalla sua laurea, di vivere solo nel
suo mondo matematico, dove perdio quello che è bianco è bianco e
quello che è nero è nero.
Per questa sua cecità alle sfumature, malattia rara ma
invalidante, può far danno a sé e agli altri.
Regaliamogli e regaliamoci un breve magistrale passo di Dostoevskij,
da “ Memorie del sottosuolo”
(…)
Quale muro di pietra?Ma è chiaro, le leggi di natura, le deduzioni
delle scienze naturali, la matematica. Così se ti dimostrano, ad
esempio, che discendi dalla scimmia, è inutile fare smorfie,
prendila com'è. (….) “Ma scusate” , vi grideranno,”non ci si
può mica ribellare, è come due più due fa quattro! La natura non vi
interpella; a lei non interessano i vostri desideri e se vi piacciono
o no le sue leggi. Voi siete obbligato ad accettarla così com'è e
ad accettare di conseguenza anche tutti i suoi risultati. Un muro,
quindi, è un muro... “ eccetera eccetera.
Signore
Iddio, ma che me ne importa delle leggi della natura e
dell'aritmetica, quando per qualche motivo queste leggi e il due più
due fa quattro non mi piacciono?
L'immaginazione porta dovunque, la razionalità solo da A a B. ( Einstein )
L'immaginazione porta dovunque, la razionalità solo da A a B. ( Einstein )
Caro amico,per 4,25 non potevi pretendere una vera verità,la verità non ha prezzo e poi le verità sono molte e dove si possono comperare......ma!
RispondiEliminaUn caro saluto,fulvio
Ciao Fulvio! Non ho capito se è un presuntuoso sciocco, ingenuo o furbo. La verità? Per me è una Persona divina ma ognuno deve cercare la sua e può cambiare, la verità, anche più volte nella vita. Tranne che per gli sciocchi o per i furbi, che si tengono stretta quella comoda o reddiizia...
RispondiEliminaConcordo, sopratutto sull'ultima frase. Einstein è un grande :)
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