venerdì 23 dicembre 2011

Yoga! seconda puntata...( la prima nel post precedente. )

Yoga seconda puntata necessaria, col Buon Natale allegato.

Dopo aver scritto la prima puntata mi sono posto la domanda che anche i miei ventiquattro lettori mi porrebbero:
perché non sei diventato un buon yoghi o magari un vero guru?
Perché hai smesso?
Per capire, trascrivo dieci righe da " Teoria e pratica dello yoga " che citavo.

...gli stadi dello yoga sono :
1 -Yama, i comandamenti morali universali,  
2-Niyama, autopurificazione con la disciplina,
3-Asana, posizione, ( ....)
Yama e Niyama controllano le passioni e le emozioni dello yoghi e lo tengono in armonia con i suoi simili. Le asana mantengono il corpo forte e sano e in armonia con la Natura.
Ne seguono altri cinque che conducono al Samadhi "...in cui l'aspirante individuale ( sadhaka ) diviene uno con l'oggetto della meditazione ( Panamatma o Spirito Universale ) 

Come vedete, la ginnastica non c'entra per nulla. Ma cosa mi ha portato al fallimento e all'abbandono di una disciplina così manifestamente meravigliosa?

Due manchevolezze che sembrano piccola cosa e invece sono un terribile ostacolo a ogni progresso spirituale- la pigrizia e la paura.
Sì, la pigrizia, quella vocina che ti suggerire di non alzarti così presto, di non fare queste seccanti asana sul tappeto, di coderti il dopopranzo e quel magnifico panciapiena, che bello che bello...
E sopratutto la paura, che non assapori direttamente, anzi, ti vanterai di non provare - paura io?
Però non riesci mai a fare una cosa non  pensandone un'altra, in un turbinio di pensieri, indirizzi e desideri, in un fuoco d'artificio di voglie e di tremori. Una scimmia pazza, la tua mente salta e salta di ramo in ramo...
La fonte di questa agitazione non è, come dicono gli sciocchi, l'impetuosa e magnifica vitalità verso più alti destini. E' la paura.
E' lo stato mentale che sottende tutti gli altri del tremebondo mammifero della savana  che non abbiamo mai smesso di essere. 

Qui persi la sfida, contro la mia pigrizia e contro la mia paura. La paura che anche ora mi grida " che scrivi, che scrivi, sciocco, mentre le bollette, le analisi, la manovra la manovra il defaul la rovima la bambina, la gatta..."
Così, potendolo essere, non divenni uno yoghi.

Ma è Natale e allora Felice Natale a tutti quelli che passano.
Domani ne scrivo, del Natale. Ma oggi...Auguri, Auguri...


 

7 commenti:

  1. Per me lo Yoga è impossibile, troppo pigra e ansiosa...
    Auguri anche a te!Buon Natale!

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  2. Sorrido anch’io...
    Anni fa, quando ancora non abitavo in campagna, avevo come vicini di appartamento una coppia che era fanatica dello yoga, e siccome avevamo la camera da letto che confinava muro con muro, tutte le mattine dovevo sorbirmi i loro: aohmmm, aohmmm, aohmmmm, per non parlare dei loro orgasmi yoga che arrivavano puntuali e frequenti ( almeno 5 volte su 7 giorni i) nel bel mezzo della notte.
    Ricordo che il Musone ne era invidioso ^.^. (… il Musone è mio marito ^.^)

    Tanti Auguri per tutto, caro Paolo della Montagna.
    Ciao.
    Cristina

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  3. Cara Senora, prova il benefico e sacro AUM, che si pronuncia, che dico, si canta OM.
    E anche un poco di Yoga, te e il Musone...si hanno beneficissimi effetti, coome il tramezzo rivela...

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  4. Conosco bene questi problemi-limiti che sono anche i miei...
    Ma quando la paura prende governo del tuo corpo (oltre che della tua psiche)con manifestazioni psicosomatiche ipocondriache (come succede a me ora)occorre prenderla di petto e affrontarla...(lo dico in primis a me stessa) Namastè!

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