domenica 1 gennaio 2012

E poi viene Epifania....



.......che tutte le Feste si porta via.

Però volevo scrivere del Natale, come avevo promesso. Ho fatto come tutti gli anni il Presepio; ne trovai uno in cartoleria, la Famiglia e i Re Magi, che mi parve particolarmente bello, ma senza ciuco e bue, ahimè.  Non senza qalche rimorso me lo regalai, visto che costava 60 euro.
E ho anche un alberino di Natale, che una volta si illuminava nelle sue fibre ottiche con bell'effetto, ma ora fa solo da sostegno alle lucette.

Mia nipota Filomena di anni otto ha fatto le feste all'albero e ai pacchetti e regaletti esposti sotto. Ha gardato distrattamente il Presepio e di Gesù, della sua nascita, della sua venuta nel Mondo, se ne è del tutto disinteressata.

Natale non è cosa da bimbi. Può esserlo e lo è felicemente, anche se nessuno sembra più ricordarsi del Festeggiato. Ma il senso di quella preghiera " ci è stato dato un Figlio, ci è nato un Salvatore" non è per niente fanciullesco.
Il Salvatore di cui festeggiamo la nascita non ci salva da un improbabile" peccato originale " che ha offeso un Jahvè di biblica e ebraicissima lettura.
Ci salva dalla nostra protervia e crudeltà, dalla nostra - di specie- infinita capacità al Male.
Altro che povero Lucifero satanasso, con le sue tentazioncelle della carne.
La specie umana può giungere ad abissi di crudeltà, perfino gioiosa, perfino ammirata, perfino profondamente goduta.
Ce lo insegna la Storia, che così puntigliosamente scriviamo e che ci dimostra che questa orrenda capacità è indifferente a popoli, tempi, razze, vicende. E' nostra, è UMANA, è il nostro Abominio.
Bene, Gesù ci salva da questo. Non poteva farlo che così, da Vittima, da Sconfitto, tradito prima di tutto dai suoi spergiuranti discepoli e poi da tutta la la sua gente, i cristiani , malversatori, persecutori, simoniaci, dediti al lusso e alle apparenze. Papi, Cardinali, Vescovi e Monsignori fino all'ultimo prete di campagna e all'ultimo fedele, fino a me, infame chiacchierone.

Perdona , Signore.  Benvenuto e resta con noi.  Auschwitz prova quanto ne abbiamo bisogno...

2 commenti:

  1. Stupendo Bambinello avvolto, in toto, tra le fasce. Forse non lo sarà per i Bambini moderni, per noi resta quella Magia antica che ci fu trasmessa (nel mio caso da un Babbo Repubblicano e mangiapreti)nell'ingenuità di cui eravamo portatori naturali... ecco perché amiamo quel Bambinello quell'Uomo sfortunato e tradito. Paolo un abbraccione!....per il resto non mi curo di loro vado per la mia strada ... più invecchio e meno inciampo ...

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  2. Laicamente, significa comunque, dal mio punto di vista, dare respiro alla Speranza. Dio solo (o chi per lui) sa di quanto ce ne sia bisogno, in giro.

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