sabato 1 dicembre 2012





Venti motivi di differenza tra noi e loro
1 Dicembre 2012 12:20
   
1) Noi vogliamo abolire il finanziamento pubblico ai partiti. Loro no. Hanno giustificazioni nobili e risalgono persino a Pericle. Poi però votano con Fiorito l'aumento dei fondi in Regione Lazio. E presentano disegni di legge con Sposetti per aumentare il contributo alle fondazioni.
2) Noi abbiamo la vocazione maggioritaria. Loro hanno la vocazione minoritaria. E allora va bene chiunque, da Diliberto fino a Casini. Però poi non si governa. E la triste fine dell'Unione lo dimostra.
3) Noi abbiamo rispettato tutte le regole. E le pagine a pagamento comprate non erano per Renzi, ma per invitare al ballottaggio. Loro hanno scritto tutte le regole, ma si sono dimenticate di rispettarle. Dai manifesti di Roma agli annunci su La Stampa con scritto "Vota Bersani". Bisognerebbe diffidare dei moralisti senza morale.
4) Noi non abbiamo vitalizi, perché il vitalizio è la morte della dignità della politica. Loro sì. Hanno i vitalizi. E li cumulano tra quelli regionali e quelli parlamentari.
5) Noi abbiamo messo online tutte le spese del Comune di Firenze e del comitato elettorale, comprese le fatture. Loro devono ancora mettere online le fatture del partito e della campagna elettorale.
 6) Noi vogliamo un'Italia che scommetta sulla green economy, sull'abolizione dei sussidi alle solite imprese, sulle piccole manutenzioni. Loro sono i sostenitori delle grandi opere e hanno realizzato una politica industriale che ci ha regalato Sulcis, Ilva, crisi Fiat
7) Noi siamo considerati i berlusconini, loro però si sono dimenticati del conflitto di interessi.
8) Noi vogliamo incrociare i dati fiscali con la tecnologia, vogliamo mandare a casa la dichiarazione dei redditi precompilata, semplificare il processo tributario. Loro hanno fatto il decreto che ha dato i poteri a Equitalia, forte coi deboli e debole coi forti: hanno messo le ganasce all'artigiano ma non sono riusciti a colpire l'evasore totale.
9) Noi siamo stati accusati come amici degli Cayman ma proponiamo l'accordo con la Svizzera. Loro sono quelli dei capitani coraggiosi, delle trattative sulle banche e di Alitalia.
10) Noi vogliamo un codice del lavoro con pochi articoli chiari, traducibili in inglese, con il contratto unico a tutele progressive e una sicurezza flessibile. Loro difendono le norme del passato perché devono mediare tra troppe anime diverse per avere un'idea di futuro.
11) Noi proponiamo la civil partnership in 100 giorni. Loro hanno avuto 2.547 giorni ma se ne sono dimenticati. O erano indaffarati.
12) Noi abbiamo messo in squadra più donne che uomini. Loro si limitano a fare dei bellissimi convegni su questo tema.
13) Noi abbiamo dimezzato il numero degli assessori. Loro hanno fatto il Governo dell'Unione con 101 membri.
14) Noi proponiamo per il sud la rivoluzione del merito e della conoscenza, partendo dai fondi europei. Loro sarebbero anche d'accordo, ma poi la rete del potere territoriale è saldamente in mano agli amici degli amici. Che portano voti, ma non cambiano il Mezzogiorno.
15) Noi proponiamo di restituire dignità sociale al maestro, all'insegnante. Loro hanno fatto la riforma Berlinguer, le scuole di specializzazione e si è visto il risultato.
16) Noi vogliamo una Rai libera dai partiti. Loro hanno nominato i direttori nella settimana delle primarie.
17) Noi siamo per le autonomie locali basate sui comuni. Loro hanno preferito dare potere alle Regioni con la riforma del titolo V della Costituzione
18) Noi siamo portatori di una speranza. Loro vogliono rassicurare chi ha paura
19) Noi vogliamo mandare a casa chi è stato in Parlamento per quindici anni perché ci siamo dati delle regole. Loro si sono dati delle deroghe.
20) Noi se perdiamo saremo leali fino alla fine della campagna elettorale. Loro – dice D'Alema – diranno che è finito il centrosinistra.

Ci sono due idee di futuro da scegliere, domani. Noi ci abbiamo messo il cuore. Siamo andati controcorrente e ci abbiamo provato. Adesso non dipende più solo da noi. Dipende da chi tornerà a fare la fila. Dipende dall'impegno di ciascuno di noi. La partita è fattibile. Deciderà qualche migliaio di voti. Da parte mia solo grazie. Nient'altro che grazie. Mi avete permesso di fare un'esperienza umana incredibile. Se mi darete la fiducia per cambiare l'Italia proveremo a farlo insieme.

Un sorriso,
Matteo
 

2 commenti:

  1. mii.. Paolo, non vedo l'ora che passi domani, ho preso una bersaninrenzite acuta, non se ne può più!
    ;)

    RispondiElimina