sabato 19 aprile 2014

Giorni santi




Giovedì Santo.

Dopo cinquantanni di assenza sono tornato ai riti del Giovedì Santo, in Coena Domini, l'Ultima Cena.
La Cattedrale di Firenze è una immensa chiesa bianca e grigia, molto fiorentina nella sua sostanza per niente sorridente. Pochi dipinti alle pareti, fondi oro o trittici di scuola senese. Gli altari delle cappelle laterali, appena più ornati, sembrano piccolissimi e lontanissimi.
L'illuminazione è sobria, il Cardinale minuscolo nella sua veste bianca e dorata. Il Coro canta.
Arriva una raccapricciante lettura di Isaia dal Libro dell'Esodo.
Parla Dominedio e impone a Mosè che sia mangiato un agnello a famiglia, con radicchio e pane azzimo. Col sangue degli agnellini sgozzati segnare stipiti e architravi! Perché “ io passerò per la terra d'Egitto e colpirò ogni primogenito della terra d'Egitto, uomo o animale, così farò giustizia di tutti gli dei di Egitto .” ( Esodo 12.1-8.11-14)

Parola di Dio!
Rendiamo grazie a Dio!

Sto per alzarmi e andarmene. Già mangiarsi gli agnellini ( come ho fatto per anni e anni ) non è molto edificante. Ma trucidare tutti i primogeniti degli Egiziani, bambini, agnellini, pulcini o somarelli, per insegnare ai padri e alle madri a non adorare falsi dei....
Poi rifletto che parla il Dio degli Ebrei, con cui io, gentile, non ho niente a che fare. Mi rimetto a sedere.
La bella predica del Cardinal Betori mi illumina. Il Cristo è come gli agnelli di Isaia; quelli col loro sangue salvarono gli ebrei, Questi col suo Sangue salva noi e tutti nei secoli dei secoli.
Così medito che il Signore ha riposto la Bibbia degli Ebrei in un onorevole scaffale della Storia e con la Sua morte di Croce ha capovolto il senso del Mondo.
Lui umiliato, incoronato di spine e poi percosso e irriso. Crocefisso con un certo fastidio dai Romani. Sfidato dagli Ebrei: se sei Dio scendi dalla croce!
Tu salvatore, salva te stesso!
E quel Dio crocefisso, che avrebbe potuto con un gesto liberarsi e apparire terribile nella sua gloria, soffre la Croce e il martirio in silenzio per salvarci dai nostri peccati. Non dallo sciocco e inventato “ peccato originale”. Ci salva dalla nostra ferocia nativa, da quel cumulo di abomini che potete provare, con un esperimento mentale, a rendere presenti qui e ora.
Quelli passati, quelli futuri, i nostri e quelli di tutti.
Ci ha offerto il suo dolore, lo ha offerto alla nostra libertà.

Dopo la Croce, sta a noi, sta a noi.


12 commenti:

  1. Caro Paolo,non sono credente,ma come ho scritto nel mio blog pasquale seguo da sempre,o quasi, la predicazione del Cristo nel pensiero e nelle azioni.
    Gesu è stato un grande predicatore e un innovatore,ha dato il suo sangue per noi ma come narra una bellissima canzone di Fabrizio de Andrè "non è che sia servito a molto perche il male dalla terra non fu tolto"
    Felice domenica Pasquale santa o non,fulvio

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    1. Caro Fulvio, va bene così naturalmente. A Fabrizio de André avrei obbiettato che il male sulla Terra non c'era fino alla comparsa dell'uomo. Noi ce lo abbiamo portato, noi lo dobbiamo togliere. Fu per originare in noi questa consapevolezza che il Cristo accettò la Croce.

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    2. E, Buona Pasqua! Se buona, anche santa!

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  2. E' difficile! Sempre bello leggerti. Un affettuosissimo augurio di Pasqua serena!

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    1. Grazie cara, contraccambio dal profondo.

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    2. Sì, è difficile. E' così ovvio negare tutto e godersi i beni e i piaceri di questa vita, magari aiutando con qualche elemosina o un poco di impegno nel sociale. Ma il disegno del Cristo era più vasto: aiutare gli intoccabili, i disperati, ogni uomo che nasca in ogni condizione nasca.
      Perdio, gli voglio dare mano!

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  3. Per un credente è molto più facile darsi delle risposte.
    Per una come me invece, che ha molta difficoltà a credere... non è così semplice. Gesù, inchiodato su quella croce, non ha potuto salvarsi perchè era solo un uomo caduto nelle grinfie della cattiveria e della malvagità umana. Ed ha potuto fare ben poco anche il suo Dio, visto che la stragrande maggioranza degli esseri umani che vivono su questa terra conoscono solo la sofferenza...
    Vabbè dai, Buona Pasqua Paolo. ^.^
    Un abbraccione forte.
    Cri

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    1. Cara Cristina, rispondo in ritardo ma ti faccio gli auguri per il resto dell'anno.....
      La fede è come fare yoga, non ci si può sforzare, è proprio proibito. Bisogna invece aprirsi, lasciarsi andare, rinunciare alla presupponenza della ragione che diventa velocemente rassegnazione. Gesù non scese dalla Croce perché il Suo disegno di salvezza conteneva la morte di croce e la Resurrezione. In quanto a Dio, ma era Lui Dio! Non ti fare confondere dalle elucubrazioni dei teologi e dei preti; la cosa è semplice: Gesù, Dio, doveva salvare gli uomini ( liberi di fare il male ) da loro stessi predicando l'Amore. Se non fosse morto in croce sarebbe stato l'ennesimo saggio, come Buddha, campato serenamente 80 anni. Il Rabbi , il Signore , diede testimonianza di sé con la morte e la Sua Resurrezione. Chi ha orecchi per intendere , intenda. Chi si tappa cli orecchi, va bene lo stesso; non è obbligatorio e non ci sono altri inferni oltre questa vita.

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  4. non era un semplice uomo cara Nair, per noi cristianio è il Dio che si fà uomo e che patisce quella pena per la nostra redenzione...

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  5. io propendo per il commento di Senora Nair, ma ammiro la tua (la vostra) come dire, costanza.. il non avere mai dubbi "è così è basta e gli altri, beh peccato per loro, speriamo che col tempo si convertano.." (esagero)
    comunque sei simpatico lo stesso, Buon dopoPasqua :)

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    1. Cara giovanotta non è mica così semplice. Solo i fanatici imbecilli dell'una o dell'altra parte, non hanno dubbi. La fede è una speranza di cui non ci sono prove. E non si tratta di convertire nessuno, semplicemente perché la conversione non avviene parlandone e nemmeno menando. Gesù non ha detto " andate e convertiteli tutti, anche a legnate". L'hanno detto alcuni suoi ( cattivi ) preti. Insomma, camminiamo tutti negli stessi dubbi e nelle stesse speranze. Ecco perché ci siamo simpatici e ci auguriamo Buona Pasqua, questa e tutte le altre. :))

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