giovedì 24 dicembre 2015

Quella Notte.



Buon  Natale gente.

RACCONTO DI NATALE

Non potevi lasciare incustodite le pecore di notte. Le rubavano. Serviva una guardia notturna e Aaron e Eleazar erano lì per questo, appoggiati a due nodosi bastoni e infagottati nelle vesti di lana contro il freddo di una notte di inverno.
“ Aaron” disse Eleaza “guarda le pecore”
“ Le  pecore? Che hanno le pecore? Sono normali pecore con quelle due bestiacce cornute dei montoni, ecco tutto”
“Aaron, le pecore stanno tutte ferme e girate di là e anche Zannut e Cornoc”
“ Zannut  lo sgozzo una volta o l'altra. Ieri mi sono chinato per un pugno di more e quel fottuto mi ha...”
“ Aaron,  c'è qualcosa che non va. Lo senti il silenzio?”
“ Lo  seeenti  il silenziiio?” gli fece il verso Aaron “ e come si fa a sentire il silenzio, scimunito? Capisci meno del capro”
“ E  la stella?”
“ Che  stella?”
Aaron non era uomo da guardare spesso il cielo. Un uomo pratico, posato e operoso: moglie, tre figli, il gregge, il formaggio, il denaro…Cose con-cre-te come ripeteva spesso a Eleazar che tendeva a starsene con la testa tra le nuvole.
“ Quella  stella sulla capanna in fondo al recinto.”
La stella era una stella davvero grande e stava proprio a perpendicolo sulla capanna del vecchio Amos, illuminando intorno e creando strane ombre dagli alberi.
“ Oh  accidenti! Non l’avevo vista. Ma c’era quando siamo arrivati?”
Eleazar fece di no col capo.
“ Beh,  le stelle sono fuochi nel cielo. Questa è un po’ più grossa.”
Le pecore si mossero tutte insieme verso la capanna coi montoni dietro.
“ Ma  dove vanno queste cretine? Frusta su, bestiacce!” Aaron assestò un paio di legnate a due pecore che continuarono imperterrite a camminare a capo basso verso la capanna. Il montone Zannut interpretò le legnate come minacce alle pecore e si avventò. Arrivò su Aaron e con una cornata secca e precisa lo buttò in terra.
“ Oh  per…ah diav…ma io lo scanno e lo friggo nel suo grasso!” Aaaron era un uomo pio come tutti i buoni israeliti e non avrebbe mai nominato il nome di Dio invano, ma Zannut le bestemmie le levava di  bocca....
Da terra vide la vedova Elisheva che andava velocemente verso la stalla con dei panni intorno al braccio.
“Ma che succede?” chiese Aaron da terra. 
“C’è una di Galilea che partorisce”
“ Nella  stalla?”
“Non c’era posto nella locanda. Questa viene da Nazareth e quello lì sulla porta è il marito”
“ Da  Nazareth? Questi puzzolenti pescatori…”
“ E’ brava gente”
“ Sì, tutti bravi e buoni ma sempre Galilei sono”
“ Aaron…” disse Eleazar “ guarda là su”
Indicò  il tetto a capanna della stalla dove c’era indubitabilmente la figura di un giovane che splendeva di una luce sua.
“ Che  ci fa quell’ idiota là su? Ma che succede stasera?”
Le pecore s’erano disposte tutte intorno alla porta della stalla. Non belavano, non brucavano. Zannut e Cornoc s’era seduti, cosa mai vista.
“ Che  ci fai sul tetto?”
“Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il  popolo:  oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore, che è il Cristo Signore.  Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia.” Eleazar si buttò in ginocchio.
Aaron rispose a muso duro:
“ E  da quando i salvatori del popolo  nascono nelle mangiatoie? Un bimbo in fasce, poi! Scendi  mentecatto !”
Si sentì un vagito e le pecore chinarono la testa tutte insieme e i capri belarono forte. Eleazar batté la fronte a terra, poi si alzò e si incamminò verso la stalla.
Aaron scosse il capo. “ Credulone.  Il salvatore ,  il Cristo Signore…Un Galileo, ma via. Un poveraccio, figuriamoci. Domani per fortuna se ne saranno scordati tutti.” Girò le spalle alla capanna e se ne andò a dormire. Alle pecore ci pensasse quell’ imbecille di Eleazar.
Alle sue spalle   apparve con l'angelo la moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama».
Era il primo Natale ma Aaron non lo seppe mai.
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....e non fate come Aaron....


6 commenti:

  1. Ciao Paolo,tantissimi auguri di un felice Natale.
    Ciao,fulvio

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  2. Bello!!! sempre commovente! Tanti auguri affettuosissimi anche da Corrado!

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    1. grazie carissimi amici, contraccambio di tutto cuore. anche araspy, naturalmente. ( la collega Danny è impegnatissima a impedirmi di scrivere...)

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  3. E' il giorno dopo, lo so, ma un Buon Natale con tutto il cuore te lo lascio lo stesso, mio caro Paolo. E pure un abbraccione. E pure un sorriso.
    ( ma... com'è sta storia della Danny? Racconta, si dai racconta, che sono curiosa ^_^)
    Cri
    Ciao

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    1. Carissima al mio cuore Cristina l'augurio è graditissimo e un Buon Natale è sempre bello. La Danny è la mia gatta! Ha una passione per fari le unghie sulla tastiera dei computer e non consente che la trascuri per scriverci. Ma come mi permetto, quando c'è lei da coccolare? E' collega di Rasputin, il gatto di di redcats :))

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