domenica 20 novembre 2016

Le avventure in Cattedrale di un povero cristo






I mercanti nel Tempio.


Mio figlio, dopo aver visitato il museo dell'Opera del Duomo mi ha regalato il biglietto da 15 euro  con cui si può visitare anche il campanile di Giotto, la cupola del Brunelleschi e la Cattedrale con la chiesa di Santa Reparata; quello che ne resta. Luogo fascinosissimo a cui si accede con una ripida scaletta dalla chiesa superiore.
Esclusa per raggiunti limiti di età l'ascesa al campanile e alla cupola ho inteso andarmene in Cattedrale per tornare a vedere Santa Reparata.

Per entrare in Cattedrale c'era la coda ma corta; è Novembre.
Nella maestosa chiesa si viene incanalati come pecore in un percorso che dalla porta in facciata ti spinge fino alla cupola e poi ti riporta indietro. Non c'è da sedersi, se non superando gli eleganti cordoni gialli che circondano sedie e panche ( e gli occhiuti custodi ).
La processione, laicissima, è continua; tutti fotografano e commentano a bassa voce indicando dipinti e vetrate. Lo splendido Crocifisso di Benedetto da Maiano si mostra sull'altare come sul Golgota...ma di Gesù non gliene importa proprio niente, ma proprio niente, a nessuno.
Il Padrone di casa è relegato in lontane cappelle laterali, accessibili solo quando ci sono funzioni. Preghiera e biglietti da 15 euro non vanno d'accordo; il business è il business, c'è da pagare custodi e pulizie, altro che meditazioni e adorazioni.
Attenersi agli orari! E fuori orario e senza biglietto in Cattedrale non entra nessuno!
Ho cercato acqua benedetta nelle imponenti acquasantiere ma non ce n'era.
Con una stretta al cuore ho saluto il Cristo in Croce, con la mano e da molto distante.
M'è anche venuto in mente che molti sono chiamati ma pochi gli eletti e che il Cristo è tra noi anche se ci riuniamo in due o tre. Magari non in questa chiesona-museo. Gesù si contenta anche di Chiese più piccole.

Così, amareggiato, me ne sono andato a vedere Santa Reparata, che i cartelli imbecilli chiamano “ cripta” ma che cripta non è. Ho sceso con le mie gambe tremolanti la scaletta che consente ad una fila di gente scendere mentre una fila di gente sale. Sono arrivato giù col fiatone e la “ cripta” era chiusa.
Però era aperto il book-shop e non solo ti compri i book, ma anche magliette e ricordini.
Allora mi sono molto molto arrabbiato e ho cominciato a strillare che era una vergogna, trovando comprensione nei bischeri come me che s'erano fatta la scesa e si preparavano alla risalita.
Uscendo ho detto ad un custode alla porta che almeno un onesto cartello a capo scala con scritto “ La cripta è chiusa ma è aperto il book shop ( anche magliette)” avrebbe evitata una figura di merda all'Opera del Duomo e all'Italia tutta. Ne hanno convenuto
stringendosi nelle spalle “ siamo solo custodi ...Scriva, scriva all'Opera del Duomo...”
Scriverò all'Opera del Duomo.



10 commenti:

  1. Caro Paolo,oggi tutto e business come dicono gli americani,se vuoi cercare il conforto di una preghiera lascia i luoghi famosi e ritirati in qualche chiesetta rionale o di paese,dove si respira ancora la santità del luogo.
    Ciao,fulvio

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    1. Sì, concordo con molto dispiacere. Santa Maria del Fiore era nata per onorare la Madonna, non per vendere magliette...

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  2. Se entri a San Pietro, sembra di stare al mercato!

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  3. Esiste dalla Crocifissione in poi un'asimmetria profonda tra il messaggio cristiano e i suoi altoparlanti ufficiali.
    Non potrà mai essere differente, secondo me, fin quando una nuova croce definitiva non lascerà la sua ombra lunga sulla terra. Non esiste libro più vero e bello, messaggio più rivoluzionario e più ostico di quello dei Vangeli: non esservi coerenti è quasi scontato.

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    1. Fino dall'inizio c'è stato chi diffonde e chi adopera il Vangelo. Il Signore ci chiede solo di predicarlo, alle nostre incoerenze provvede la Divina Misericordia...e anche questo è un ( bellissimo ) Messaggio.

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  4. io ricordo ancora nel dettaglio quella sensazione strana che si prova sul campanile di Giotto con il pavimento che va x i fatti suoi e senti le pendeze che ti semrba su nn rimarrà..
    e anche io sono convinat che Gesù si accontenta di chiese più piccole..
    un bacione carissimo : )

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    1. Io ricordo la misteriosa intercapedine della Cupola che consente di scalarla da dentro e anche di uscire su un vertiginoso ballatoio sotto i dipinti... Bei ricordi, ora posso solo scendere in Santa Reparata ( dove tornerò. )

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    2. si si l'intercapedine tutta storta che segue le curvature.. e quella visione dall'alto della navata in prospettiva che ti fa sentire piccolo piccolo..

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  5. Allora è meglio che non ti inviti nella mia bella Padova a visitare la Basilica del Santo, perchè tanto è la stessa identica cosa, purtroppo.
    Ciao Paolo. Smack e Buonanotte ^.^

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    1. Cara Cristina come ti sento volentieri! Contraccambio gli smack e sì, anche a Padova . Mi sono informato, ho scritto al Cardinale e anche al Papa. Le chiese a pagamento in Italia sono 75 ma in Notre Dame a Parigi si entra senza pagare. Forse noi ne abbiamo troppe...

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