venerdì 11 novembre 2016

Trump!




Il “ forgotten man” di Trump e di Ezio Mauro.

In un articolone che sprizza pathos e intelligenza da ogni poro Ezio Mauro, su La Repubblica di giovedì commenta l'elezione di Trump.
Ha capito tutto e ce lo spiega appassionatamente, invitandoci al bene con un bel pistolotto finale:

Trump nasce dunque dal vuoto che noi abbiamo creato, parlando di Paese - com'è giusto fare - ma non anche di lui, il dimenticato. Trump è andato a prenderlo sul divano, dove noi ci rassegnavamo a lasciarlo, scontando un calo di partecipazione ad ogni elezione, un calo di entusiasmo ad ogni comizio, un calo di autenticità ad ogni discorso in tv.
Adesso lo sappiamo. Abbiamo un dovere nei confronti di queste persone, oggi certamente rappresentate dal quarantacinquesimo presidente, e probabilmente ingannate. Abbiamo un dovere drammatico nei confronti della democrazia, dopo aver toccato con mano quant'è fragile, così esposta come non è mai stata.
Ezio Mauro ha ragione? No, sbaglia quasi completamente l'analisi come capita ormai da tempo a La Repubblica. Il “ quasi “ è giustificato dal fatto che “ il dimenticato” esiste di sicuro.
( Ci sarebbe da parlare del vuoto che “noi” abbiamo creato. Noi? Piuttosto lui e il suo giornale radica-chic e cultural-snob, solo per trilaureati...)
Sbaglia tutto il resto perché insiste a leggere il mondo con gli occhi del ventesimo secolo, quando esistevano le enciclopedie e i sacri testi, le filosofie dai greci in su, l'economia di Adam Smith e successori.
Direttore, lei non se n'è accorto ma è scomparso tutto.
Trump non l'hanno votato i “ dimenticati sul divano” , di cui per altro Obama si era ricordato perfettamente e interessato attentamente per otto anni ( ma non è servito a niente ).
Trump l'hanno votato tutti quelli che non hanno sufficiente spirito critico ( sa? , quello dei nostri contadinoni di una volta ) per reggere la pubblicità mirata dei pubblicitari di Trump.
Lo scontro non è stato tra i due candidati, ma tra i loro pubblicitari; hanno vinto quelli di Trump.
Non ci crede? Guardi che pubblicità gli arriva nella e mail, o quella che impesta facebook, twitter, youtoube.
Non è casuale, è mirata.
A me arrivano : rimedi per la prostata e per l'incontinenza, diete dimagranti, prestiti convenientissimi, femmine di una certa età che vorrebbero stringere amicizia.
Non so a lei.
Come si rimedia?

Non lo so! Non lo so! Non lo so!

( citazione da Kun fu panda: il maestro Shifu si dispera quando Po gli chiede come  pensa di farlo diventare il Guerriero Dragone...)


7 commenti:

  1. ha vinto perchè in fondo gli americani sono come lui..


    RispondiElimina
    Risposte
    1. Parrebbe: la maggioranza degli americani. Poi leggo che Hilary ha avuto più voti assoluti, ma ha perso negli Stati democratici perché l'altro democratico piaceva di più. Bah, la sinistra tafazziana è uguale in tutto il mondo. Il capolavoro se in Italia vincesse il No...

      Elimina
  2. Non ho cuore di leggere un articolo su Trump dopo mezzanotte (sai, gli incubi), ma ho visto il tuo commento e volevo salutarti. Sono contenta di sapere che sei ancora qui a scrivere! In gamba come sempre

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara nipota io come un gufone vecchio ti seguo qualche volta su facebook. Sei sempre nel mio cuore, tu e la introvabile Martina Vittoria, finita chi sa dove. Sono passati 13 anni! Formidabili quegli anni e anche le due nipote...

      Elimina
  3. Caro Paolo,forse non ha vinto Trump ma hanno perso tutti quegli americani che hanno votato alle primarie per una candidata debole e compromessa.
    Felice domenica

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Fulvio, magari fosse così. Io credo che la capacità dei media di orientare le opinioni dei più indifesi, i meno colti, i più creduloni avrebbe comunque fatto vincere Trump. Trump poteva raccontare tutto e il contrario di tutto senza vergogna. Sanders, Hilary o chiunque altro suo avversario, no. E se non c'è filtro critico personale, Trump, tutti i Trump di questo mondo, vinceranno. Sono molto spaventato.

      Elimina