mercoledì 11 gennaio 2012

Io, evasore.

Ebbene sì, faccio outing.

insomma, confiteor vos, frates.... 
che ho evaso. Da buona Partita IVA presa nel 1965 e resa nel 2010, sì, ho evaso. Naturalmente ho evaso il giusto, e nessuno salti su a dire che non è MAI giusto.


Serve rendersi conto, al di là delle fantasie giornalistiche , cosa  significhi vivere da Partita IVA, e dentro ci metto professionisti di basso o medio livello, artigiani, piccoli industriali e imprese di servizi di modeste dimensioni. Quelle, per intendersi, che dipendono da una persona e non da una organizzazione.


Se mi confronto con un pari grado, per reddito e cultura ( e dunque stile di vita ) come potrebbe essere un professore universitario,  devo osservare:


-il Prof. paga tasse che non transitano nemmeno per il suo conto in banca. Non soffre e guarda soddisfatto il "netto in busta", quello spendibile.
Spendibile perchè è certo  che un mese dopo si riprensenterà uguale, garantito e croccante.
Bene. per una P.I. non è così. Non sai mai cosa succederà il mese dopo perchè potrebbero anche non pagarti affatto, non solo il mese dopo ma  per tre o quattro mesi successivi. Dall'allargamento di braccia del cliente che ti dice che non te li dà perchè non ce l'ha la P.I non ha difese. 


-quando il Prof. si gode lo stipendio si gode anche la pensione, perchè gli oneri, compresa la liquidazione, glieli hanno già trattenuti. La P.I. no. E' tormentato dalla sua fotuttissima Cassa, la mia Cassa Nazionale Ingegnri e Architetti, che vuole soldi soldi e soldi, anche se nnon li hai perchè non ti pagano, non c'è lavoro o te li sei finiti alle Maldive.


-quando il Prof. si ammala leggermente si gode la sua bella febbre alta, a letto col bicchiere di succo di arancia fresco sul comodino. Le P.I . non si ammalano mai. Giuro, testimonio, affermo per sapere. Io ho ricominciato con le influenze da pensionato. Non ti puoi ammalare perchè se non sei in studio, in cantiere, in Comune, a casa del siavolo non va avanti nulla. E il " sorry, sono malato" non vale.
Maaalaaatoooo???


-la P.I. corre un rischio che il Prof. conosce per sentiro dire; si chiama rischio di impresa. Che tu gentisca una lavanderia, una falegnameria o uno studio di architettura il rischio di impresa è un cagnaccio con le fauci al culo. Tu distraiti, sbaglia anche di poco, ipotizza erroneamente o fidati fuori luogo  e ZAC!


Come è possibile che il Prof. e la P.I. possano avere lo stesso regime fiscale? E' solare che se si vogliono i servizi delle piccole e medie imprese e botteghe occorre scalare dal ricavo ( che mia moglie ha continuato per anni a confondere col guadagno ) un  importo di compensazione.  Vogliamo dire un 25% delle tasse dovute?


Quello ora viene chiamato spregevolmente " nero" e demonizzato.  No, non quando le tasse di tipo IRPEF sono al 45%, e quelle occulte, i disservizi, la burocrazia, le intidimazioni, le tagliole  sono MOLTE MOLTE di più.


Naturalmente quanto dico non ha niente a che fare coi grandi evasori che dichiarano seimila euro di reddito da bordo della Porsche. Invece ha molto a che fare con piccoli imprenditori come Senora Nair, a cui dedico il pezzo. Forza Senora, non mollare, non molliamo!


La magnifica animala in foto è la mia cavalla arabetta purosangue Alpha Aswann. Ma non ditelo al fisco, non vorrei la confondessero con una Porsche....

7 commenti:

  1. Non sgridare tua moglie! Il mio professore di ragioneria e tecnica Aldo Paolo Sartini, fiorentino, si faceva delle grandi risate quando ciò accadeva, poi ti metteva -1 (ma quello è una quisquilia). Perchè a Senora non acquisti anche una gualdrappa in visone ... tanto le spese familiari contribuiscono aumentare il reddito. Se passano quello vestiti di grigio potresti dare anche te questa versione ... mica ti bocciano!

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  2. arrivo da immigrata in questa terra sconosciuta con la speranza di adattarmi presto agli usi e tradizioni,impresa ardua ma non impossibile.
    Post "tosto" Paolo, glisso sull'evasione e mi soffermo sul confronto P.I./R.F.(reddito fisso)
    Accetto il tuo punto di vista ma i pro ed i contro del R.F., per chi lo vive, ha un peso sul quotidiano ugualmente complesso. Non c'è uno standar i casi non si possono uniformare,di certo la panoramica economico-sociale oggi non è delle più rassicuranti.
    La cavalla a mio giudizio è certamente più bella di una Porsche.
    Un abbraccio
    Sil

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  3. E’ esattamente così. Si.
    Ti ringrazio per la dedica e per l’incitamento a non mollare, che sento davvero Vivo e Sincero
    Non mollo. Certo che no. Ce la sto mettendo tutta. Giuro.
    Passerà anche questo momentaccio. Lo so.

    P.S. La cavalla è stupenda , e non solo “fisicamente” , vista così… si intravede anche un bel portamento, e il suo sguardo è uno sguardo… audace, coraggioso. Si.
    Ciao Paolo della Montagna.
    (... per Punta Sabbioni ti ho risposto da me ^.^...)
    Un sorriso.
    Cristina della Campagna ^.^

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  4. Oh che bello, ecco dove sei finito...Piacere intanto di vederti, caro Vecchio (ho sbirciato nella home).Splendida la cavalla (non sai quanto te l'invidio).Un abbraccio.

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  5. Mah....non so se posso essere d'accordo con te, in queste affermazioni. Perchè c'è del vero, in quello che scrivi, ma è anche vero che le inefficienze, le burocrazie, i disservizi li paghiamo tutti, con la sostanziale differenza che un imprenditore od un professionista possono adeguarsi tariffe, onorari e prezzi sostanzialmente senza vincoli od attese, mentre da dipendente o assimilato i compensi li stabiliscono altri, o la legge stessa. In fin dei conti, poi, il rischio di impresa, proprio in quanto rischio, presuppone si la possibilità di grandi perdite, ma anche di guadagni impensabili ai più. In fin dei conti, se leggi le biografie di uomini illustri, trovi spesso frasi del genere "figlio di un ricco commerciante/medico/professionista", mai "figlio di un ricco operaio/impiegato comunale".
    Il problema vero, per come la vedo io, è che in Italia si sia fomentata la lotta di casta per fare in modo che ci si azzuffi tra di noi in base allo storico principio del "divide et impera" messo in campo da una classe politica a dir poco discutibile come l'attuale.
    Vabbè, ho lanciato il sasso....

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  6. Lancio azzeccato, Masssenzio, ma non basta. Il mio disaccordo è totale. Le tue argomentazioni le condivido, ma ci vorrebbe di più.
    Caro vecchio, sono desolata. Mi dissocio con convinzione e amarezza e non ho voglia di scrivere un trattato di moralità. Ma che cosa ti è successo?
    Caro Massenzio, la lotta di classe è quasi finita: l'hanno vinta gli straricchi e i potenti, gli umili non so per quanto ancora potranno aspettarsi solo offese e umiliazioni e ingiustizie.

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