mercoledì 8 maggio 2013

Andreotti divo Giulio



Giulio Andreotti

 Devo dire che mi ha fatto un poco ridere sentire Mentana e Ferrara vantarsi come " contemporanei" di Giulio Andreotti. I due pargoli ( 1955 e 1952 ) avevano appena imparato a non pisciare a letto  che Andreotti era nato, laureato, fondatore della DC, partecipe alla stesura della Costituzione Italiana, conosciuto Papi regnanti e Papi futuri, riorganizzato sport e industria cinematografica romana ( Cinecittà ) distrutti dalla guerra, fatto il Ministro e organizzata una corrente romana di destra ( con propaggini siciliane ) per dare una mano ai dorotei contro Amintore Fanfani.

Ho visto il film ( il Divo ) che è una splendida opera cinematografica che col vero Andreotti non ha niente a che fare. E' per l'appunto una costruzione mentale a servizio e beneficio di Ferrara e Mentana e dei giovani di quella e delle successive generazioni. Una invenzione tra i romanzesco e lo scoop giornalistico, intorno ad una figura di indiscutibile ma spesso dannoso spessore.

Io invece sono un contemporaneo di Andreotti. E' vero che quando io diciottenne mi iscrissi alla DC ( " Sinistra di Base: a Firenze il giornale era " Politica", il leader Nicola Pistelli, gli ispiratori La Pira e Dossetti ) nel 1956 Andreotti era stato più volte ministro. Ce lo trovammo, lui e la banda dei romani, schierato con una destra clericale pronto ad aiutare Rumor, Forlani, Gava & company contro Fanfani. Che fu alla fine fatto secco.
Nella DC contava poco e io ho saputo tardissimo dell'esistenza di una tale chiamato Paolo Cirino Pomicino (più giovane di me; quando nel 1976 lo vidi all'opera dentro la DC ne dedussi la fine del partito o forse la mia fuga ) napoletano, chiacchierone, imputato in 42 ( !) processi e anche avanzo di galera ( fonte: Wikipedia )
Lo trovate ora a concionare come nuovo in tutti i talksciò.

Noi della sinistra perdemmo la partita quando i dorotei e i falsi socialisti di Craxi presero il sopravvento e col CAF si papparono l'Italia. Nell'acronimo A sta per Andreotti. 
Ricordate? Gli anni Ottanta quando gli evasori fiscali compravano coi soldi evasi i BOT  col rendimento del 15%. Che allegria! L'Italia da bere! Fu lì che se la bevvero.

Pensate che ci fu il momento storico in cui la storia d'Italia poteva prendere tutta un'altra direzione. Fu proprio il 1956 con la rivoluzione ungherese. Sperammo che  i compagni comunisti di smetterla di abbaiare alla luna, che finissero di ispirarsi all'Unione Sovietica di Kruscev e provassero con noi a cambiare il Paese. Allora doveva nascere l'Ulivo e i Partito Democratico.
Non funzionò. Vinse, diciamo così, il "centralismo democratico"...

13 commenti:

  1. E' veramente sconvolgente vedere Cirino Pomicino come se niente fosse...
    Però non credo che sia colpa dei comunisti per come sono andate le cose, all'epoca non penso che la DC avrebbe mai collaborato con loro anche se si fosssero convertiti sulla via di Damasco!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Red, certo che no. Tutta la DC non avrebbe collaborato. Ma la sinistra DC sì e eravamo la parte più viva della balenona bianca. Un pesce lungo da semifascisti a rivoluzionari d sinistra. L'atteggiamento ubbidiente a Mosca del PCI costringeva TUTTI i dc a obbedienza per necessità...

      Elimina
  2. siamo veramente tornati indietro indietro indietro !! e la maggior parte di quelli "di sinistra" crede però alla tv nella demonizzazione della vera unica forza di opposizione che esiste oggi in italia, il movimento 5 stelle !!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Veramente mi pare il contrario: è il movimento 5 stelle che demonizza tutti gli altri, compresa tutta la sinistra...

      Elimina
  3. Non ho capito se vuoi difendere o diffamare Andreotti.
    Andreotti è stato un bastardo ma un fine politico che ha retto le sorti di questo paese per quasi sessant'anni.
    Oggi ci ha lasciato, riposi in pace ,un posto importante all'inferno lo troverà di sicuro.
    Ciao,fulvio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Fulvio, né difendere né diffamare: raccontare, visto che io c'ero. Nessuno ha conosciuto l'uomo Andreotti e su lui nulla posso dire. Il politico Andreotti, sopravvalutato ora, fu un democristiano guidato da una visione di realpolitik che a me non piacque né piace: il potere logora chi non lo fa? Meglio che tirare a campare che tirare le cuoia? Il potere mafioso, economico, clericale? Tirare a campare tra sudicierie e ingiustizie?

      Elimina
  4. Caro Paolo,Io,ex sessantottino e ancora Comunista, l'Andreotti non l'ho conosciuto, se non attraverso i giornali, ma non mi piaceva mai, ne come uomo, un vergognoso falso credente che andava alla Messa e si comunicava ogni giorno, ne come politico, uno che all'interno della Dc ha cambiato molte volte bandiera.
    Il nostro Presidente Napolitano ha detto:sarà giudicato dalla storia, io l'ho già giudicato, una mela marcia tra tante nauseabonde.
    Ciao,fulvio

    RispondiElimina
  5. Caro Paolo,prima di dare del vergognoso a chicchesia devi leggere bene,leggere bene il perché del commento.
    Buon fine settimana,fulvio

    RispondiElimina
  6. tu contemporaneo di Andreotti?! non credo.. per caso teneva un blog anche lui e non lo sapevamo? ;) scherzi a parte neanch'io l'ho mai potuto soffrire, non foss'altro perché mio padre da buon comunista ogni volta che appariva lui o qualche altro DC alla tele cominciava a sbuffare.. dopo ho cominciato a ragionare con la mia testa e anch'io ho cominciato a sbuffare.. e ora con B. (emanazione purtroppo della Prima Repubblica, anche se non direttamente dalla DC ma purtroppo da Craxi) cambio proprio canale..).
    Credo però che non dovremmo tornare troppo indietro con la Storia, i blocchi in cui era diviso il mondo nel dopoguerra mi sembrano appartenere alla preistoria.. tutto è molto più confuso perché i problemi si sono globalizzati, altri sono proprio nuovi (ambiente ecc.) e il bandolo è trovare le risposte minime collettive giuste. E invece questa visione ampia non dico che manchi ma è sicuramente appannaggio di poche forze politiche.
    Ciao.

    RispondiElimina
  7. Cara Giovanotta, sono d'accordo sopratutto con l'ultima parte del tuo commento. Però tocca a voi...giovanotte e giovanotti. Quando nascevo io Andreotti aveva 12 anni. La mia formazione politica, la visione dei problemi e le convinzioni si sono formate tra gli anni 1951 ( quando c'era la Repubblica e basta ) e 1986 ( quando c'era la Prima Repubblica e basta ) Sono troppo vecchio per " capire". Tocca a voi!

    RispondiElimina
  8. Ho letto tre tuoi post, a ritroso.
    Letto del libro, per il quale ti auguro successo (e che probabilmente comprerò .
    Letto il tuo ironico, ma non troppo, post sulla vecchiaia (mio zio, passato a miglior vita- come si suol dire - alla bella età di 99 anni, soleva ripetere "vecchio io? sarò vecchio solo quando sarò saggio)
    Mi sono fermata su questo post perché parla di avvenimenti che hanno "colorato" la mia infanzia.
    Mio padre, comunista, uscì dal PCI dopo l'invasione dell'Ungheria. Era un giovanotto universitario, entrò nella DC, nella sinistra DC.
    Io nacqui solo qualche anno dopo i fatti d'Ungheria, in tempo per vedere casa mia che sembrava una sezione distaccata della DC e , a volte, un covo di cospiratori.... :))) Erano gli anni '60 ed io ragazzina curiosissima, mi chiedevo di cosa parlassero segretamente, visto che ero regolarmente allontanata dalla stanza da mio padre. Più tardi, molto più tardi scoprii chi fossero, dalla tv, dai giornali.
    Poi persi mio padre, non ci furono più riunioni, scelsi un'altra strada politica. Ma questa è un'altra storia.
    Grazie per questi bei ricordi che con il tuo post hai fatto riaffiorare :))
    Mi prendo la libertà di aggiungerti ai miei preferiti. Posso, vero??? :))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Perla, grazie perché leggersi tre post a ritroso è uno straordinario segnale di stima....I tuoi ricordi sono i benvenuti e la storia di tuo padre cresce il mio dispiacere per le molti occasioni perse da una sinistra democratica che non è mai riuscita a cambiare questo povero Paese, nonostante infinite buone volontà.
      Il libro, ci tengo che tu lo legga e tu mi scriva un'opinione.
      E' disomogeneo, in alcune parti confuso e ripetitivo. Però ha pagine davvero magnifiche e riassume le cose in cui credo.
      Cercalo in ilmiolibro.it perché non sono così sicuro che sia portato il libreria. Ora vengo a leggerti...

      Elimina
  9. Lo cercherò il libro, Paolo.
    Sai una cosa??? Anche io ho pubblicato, con ilmiolibro.it, un libricino di poesie e racconti. Ma non ho mai avuto il coraggio di farlo comparire in vetrina, sono di una timidezza patologica... solo che, leggendoti.... non so, magari lo rimaneggio un pochino (son passati anni, io sono molto diversa) e seguo le tue orme :)
    E' stato un piacere incontrarti su queste strade virtuali... :)

    RispondiElimina