domenica 1 dicembre 2013






Ite, Missa est.

Stamani sono stato a Messa nella chiesina di  San Michele Visdomini, che a Firenze si chiama San Michelino. E' stata la chiesa di Don Bensi, mio professore di religione al Liceo, che ci è sepolto. Me ne sono andato sulla panca accanto a lui ( fuori tirava un ventaccio ghiaccio )  e siccome era presto mi sono messo a leggere La Repubblica.  E' arrivato il vecchio sacrestano che mi ha detto: " eh, non si legge il giornale in Chiesa!" " E perché ? ", gli ho risposto io.
Non ha insistito.

La verità è che alla Messa è proibito fare tutto, tranne seguire i comandi ( in piedi! a sedere!) e rispondere a cantilena cose melense. Nessuno dei diciotto presenti ( dodici vecchiette, due vecchi e quattro giovani ) cantava, se non il Celebrante affiancato dal sagrestano e da un giovanotto, forse seminarista, in cotta e con una gran voce. Canti penosi, letture assurde. 
Il profeta Isaia, nato sette secoli prima di Cristo, profetava il trionfo di Gerusalemme, splendida sul colle e città della pace. Ne avesse azzeccata una. E' tremila anni che intorno a Gerusalemme si sbudellano ferocemente e seguitano anche ora. San Paolo diceva che la notte era passata e presto sarebbe tornato Gesù nella gloria. Il secondo e finale Avvento.
Il Celebrante un prete alto, giovane e prestante ha flautato la solita predica senza capo né coda, sull'Avvento Natale , sì, ma anche l'Avvento finale che ci doveva trovare belli robusti e di materiale forte oppure saremmo spazzati via. Ma naturalmente Dio è misericordioso, è vero. Però ci avrebbe spazzato via lo stesso: niente Paradiso!

Ma in Chiesa alla Messa bisognerebbe prima di tutto abbracciarci tutti nella gioia del Maestro, perché siamo riuniti nel Suo ricordo e Lui è con noi. Poi riunirsi intorno a un gran tavolo perché si ricorda l'Ultima Cena e sarà fatto tutto in memoria di Lui, come ci ha chiesto. E lasciamo perdere i Profeti e anche San Paolo. Meditiamo il Vangelo e i preti giovani facciano penitenza e ascoltino i padri vecchi, che ne hanno viste più di loro. E cantiamo canzoni belle, anche stonando.
Altro che non leggere La Repubblica. Si dovrebbe chiacchierare e informarsi, pronti ad un soccorso fraterno. Invece, zitti, torvi, ci si scambia un segno di pace neanche si fosse in guerra. 

La dura legge del Lasix ( duro Lasix sed Lasix ) mi ha impedito di assistere oltre perché nelle Chiese non ci sono i servizi e i vecchi, o si pisciano addosso o se ne vanno prima.
Che peccato, però. Che triste peccato queste cerimonie stinte, che solo la Sua presenza, in quella ostia bianca e tutto intorno, riscatta.
Certo, nelle piccole comunità va meglio. ma anche in quelle, tutto ingessato.
Non vedrò l'Avvento di un'agape fraterna nelle nostre Chiese pulitissime, ben illuminate e anche riscaldate. ma almeno mi sfogo!





14 commenti:

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  2. Caro Paolo,non seguo le cerimonie religiose,dedico le mie mattinate alla cura del mio fisico con la frequenza alla palestra o alla domenica con una corsa sul lungomare triestino.L'esercizio:seduti,impiedi nuovamente seduti,lo lascio ai credenti.
    Felice sera,ciao,fulvio

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    1. Caro Fulvio, sia come ti piace. Però sarebbe bello che correndo correndo tu finissi, con le tue convinzioni, dentro una "Missa" di credenti, accolto fraternamente. Mi auguro che questa possibilità sia il secondo Avvento.

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  3. E' il motivo per cui diserto le messe da anni. Purtroppo sembra che le chiese facciano di tutto per scoraggiare quelli che in qualche modo cercano di riaccostarsi.
    A un certo punto avevo trovato un escamotage, rimanevo fino alla lettura del Vangelo, che mi sembra la cosa fondamentale, e poi me ne andavo, anche per non cominciare a bestemmiare all'ascolto ,dell'omelia...

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    1. Mi contenterei di una predica come viene, ma sincera. Quello che mi urta è la sensazione che sia fatta per dovere, con un sottofondo di uffa...

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  4. Concordo con te, personalmente non frequento, non amo i riti. Il Vangelo indica altro. In Chiesa (quando vado per Cerimonie festose o dolorose) se posso mi metto dietro una colonna o comunque lontano. Spero che Francesco Papa si incammini sempre di più verso Assisi.

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    1. Anche io spero in Francesco.che ribalti un po' di panche... Ho il massimo rispetto per chi va sempre alla Messa; di sicuro migliore di me se riesce a sopportare senza brontolare. Però, il Rabbi è lì, nonostante i suoi poveri seguaci, me per primo....

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  5. è l'annunciarsi di una crisi...magari da tempo covata ? non posso commentare, da troppo per me la religione non riveste alcun interesse...ci sono molte altre filosofie ben più appaganti. felice serata, paolo !

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    1. Ho grandissima considerazione in molti credo e molte filosofie. La fede in Gesù però è una cotta, come quelle dei sedici anni. Non ha nessun fondamento razionale e c'è chi ce l'ha e chi no. Come tutti gli innamoramenti, è bellissimo!

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  6. la Chiesa ne ha fatti scappare tanti e qll persi nn terneranno più nemmeno con papa francesco, lui al massimo può limitare i danni e recuprare i presenti quasi fuggitivi..
    un abbraccio carissimo : ))

    ps. mi spiace che leggendo il post su il confronto ti sia sfuggito che era visibile a tutti sul digitale terrestre.. in rete xò ora lo trovi se ancora ti interessasse ; )

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    1. Dolcissima Pie, non sono tanto sicuro che non torneranno più, ricordi il figliol prodigo? A me Papa Francesco ha fatto un grande effetto.
      Non ho la TV! Ci sono problemi di antenna....
      PS. ma sei diventata ancora più brava e beccaciuta!

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  7. Caro Paolo,la Chiesa di Roma e i suoi Ministri hanno mietuto molte vittime e io sono una delle tante,oggi frequento le chiese solamente come meravigliosi contenitori di opere artistiche.
    Ti auguro un felice fine settimana e ti invidio perché vivi nella culla dell'arte.
    Ciao,fulvio

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  8. Caro Fulvio, la Chiesa di Roma e i suoi ministri ne hanno combinato di tutti i colori in questi duemila anni. Del resto, il primo Papa cominciò col negare, spergiurando, di conoscere il Nazareno per paura.. Il Rabbi però è lì, dentro i suoi Vangeli e anche nelle chiese. Nonostante i preti...

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