Tra
due ore uscirò di casa e me ne andrò in Piazza Duomo che è qui vicino.
C'è
una folla incredibile: allegra, ben vestita, di tutti i paesi del mondo e luci,
luci, luci. Un albero di Natale coi gigli di Firenze rossi splende delle
lucette a led che fanno vergognare le lampadine di una volta.
C'è
festa senza dubbio ma solo qualcuno sa il perché; insomma, il Festeggiato è
dimenticato da una gran parte dei festeggianti.
E'
, lo ricordo, il compleanno di un giovanotto ebreo, nato
in Palestina all'incirca duemila e quindici
anni fa.
Per
gli ebrei era il 3756esimo anno dalla creazione del mondo da parte di quel loro
Dio unico. Per i romani il 753esimo dalla fondazione di Roma e il mondo era
governato dall'Imperatore Ottaviano. In Palestina, a Gerusalemme, aveva spedito
un suo uomo, un certo Ponzio Pilato.
Digressione:
ci sono scoperte che cambiano il destino e la vicenda dell'umanità intera. Una
fu la scoperta del fuoco o meglio la sua utilizzazione. Il fuoco
era ben noto per via di fulmini, incendi e fumi. Era la sua utilizzazione che
fu capita lentamente: illuminare, scaldare, cuocere, riunire la famiglia e poi
la tribù; lo facciamo ancora oggi se si ha la fortuna di avere un focolare o
anche solo un caminetto. Nacquero
villaggi e città: la civiltà.
Ebbene,
ascoltate: il giovanotto ebreo di cui ricordiamo la nascita è lo scopritore dell'amore e della
sua dimensione, né più né meno.
L'amore
era noto anche prima ma cautamente, su orizzonti modesti, raramente verso gli
estranei e mai, mai verso i nemici.
Un
principe indiano di nome Siddharta aveva dato, seicento anni prima, una
qualche indicazione:
« E cosa è mai, o monaci, questo sentiero di mezzo realizzato
dal Tathāgata che produce la visione e la gnosi, e che guida alla calma, alla
perfetta conoscenza, al perfetto risveglio, al nibbāna? Esso il Nobile ottuplice sentiero, ovvero la retta
visione, la retta intenzione, la retta parola, la retta azione, il retto modo
di vivere, il retto sforzo, la retta presenza mentale, la retta concentrazione . »
Di
amore non si parla, piuttosto di compassione ma tra amore e compassione c'è una
gran differenza: puoi essere compassionevole anche di là da un vetro, ma
amoroso no.
Il
giovanotto ebreo, Yeshua ben Joseph, in
tre anni spiegò a dei discepoli allibiti e raccattati qua e là che si doveva
amare tutti: il prossimo, anche i noiosi e gli antipatici , i nemici anche
spietati e orrendi , gli stranieri di ogni etnia e provenienza , i poveri, anche
quelli sdentati e brutti e perfino arroganti, i malati e i carcerati.
Non
doveva essere un sentimento di amore ma una azione di amore: il prossimo da amare
come sé stessi, i nemici da perdonare, gli stranieri da accogliere in casa, i
poveri da sfamare e rivestire, i malati da curare chinandosi sopra piaghe e
fiati, i carcerati da visitare.
Era
troppo e il troppo stroppia; fu rapidamente incarcerato e crocifisso da Ponzio,
per via dell'ostilità della classe sacerdotale ebrea e
anche di gran parte del popolo.
I
suoi discepoli raccolsero questa vicenda in un po' di lettere e in quattro
libretti. Leggeteli, sono istruttivi.
Poi
successe quello che sapete. Si accese un gran fuoco dalla Palestina alla Siria,
tra gli etiopi e i cartaginesi, a Roma, e poi su tra vichinghi, russi, galli…
Quel
fuoco di amore brucia e scalda ancora.
E
se capitate a Firenze in Piazza Duomo, quella chiesa immensa di marmi colorati
e statue e quella cupola immane, non ci credereste, fu eretta per Sua Madre,
Miriam.
Buon Natale, e ricordate di Chi.
Caro Paolo,leggendoti ho provato una dolce invidia per le tue certezze,mentre io,ti confesso,sono da anni molto deluso.
RispondiEliminaLeggendoti il mio pensiero e volato sull'ala dei ricordi al fulvio bambino che felicemente credeva in Babbo Natale portatore di meravigliosi doni,poi la terribile delusione,il vecchio barbuto e rossovestito non esisteva,se non nella fantasia dei bambini e i doni li portavano i genitori,nonni o zii.
La seconda delusione,grande,della mia vita è stata comprendere che la Religione alla quale fermamente credevo era fondata su tante inutili bugie.Adamo ed Eva,contro la verità dell'evoluzione della specie,I bibblici profeti che parlavano con Dio,l'inutile e incomprensibile verginità di Maria e la certezza storica che Gesù non nasceva la notte di Natale ma diversi anni prima e anche slle verità dei Vangeli ci sarebbe molto da obiettare.
Tutte queste e altre inutili bugie mi hanno portato a non credere ma a seguire l'insegnamenti di Gesù non come il figlio di Dio ma come la voce di un meraviglioso innovatore e spero che, come molti scritti ci tramandano non sia morto sulla croce al trentatreesimo anno ma sia vissuto felicemente sposato fino in tarda età.
Spesso rifletto e dialogo con il pensiero di Gesù,ma sul perdono generalizzato non sono assolutamente d'accordo.Se esiste il Paradiso e l'inferno,il purgatorio è stato abolito?spero sia simile a quello Dantesco.
Un abbraccio,fulvio
Caro Fulvio, un commento così accurato merita un post di risposta. Sarà il prossimo!
EliminaE' bello leggerti, e' bello sapere che c'e' chi ha fede, per chi non cel'ha, potrà sempre succedere....
RispondiEliminacara Maria Grazia, fai questo esperimento mentale: dimentica dogmi e relativa infallibilità, Chiesa, padri della Chiesa, sacramenti ( meno l'eucarestia, unico voluto dal Maestro) verginità e assunzioni e poi leggiti i vangeli. Fagli la tara e considerali racconti intorno al fuoco e poi sammi dire. (P.S-Raspy le cose le sa già, tutti gli animali le sanno. Nascono salvi e innocenti e non hanno bisogno di redenzione )
EliminaE' passato il Natale, e nel frattempo anche la Pasqua. Mi sono messa a leggere i tuoi post che, purtroppo, mi erano sfuggiti. Negligenza, tempo scarso, cose così.
RispondiEliminaVale anche oggi 21 Maggio. Io sono ateamente atea, ma non smetto di cercare, cercarlo, sempre pronta a dire: ho sbagliato! Ci sei!
Fulvio, mi sento molto come te. Ma sono le certezze di uomini che stimo tantissimo come Paolo a farmi venire i dubbi e la voglia, anche a Maggio, di cercare come fosse Natale.
Carissima Antonella, chi lo cerca Lo ha già trovato ma non lo sa. C'è perché lo ha detto il Cristo Gesù, che non era un sapiente come Lao Tzu o un maestro illuminato come Siddharta detto il Buddha. Leggi i Vangeli, scordati tutto, i preti, i Papi, la Chiesa. Leggiti i Vangeli, c'è scritto tutto, una volta per tutte.
RispondiEliminaBada che la fede non è un dono, come si dice nei mediocri catechismi.E' uno stato dell'anima, come lo stato di vigore di un buon atleta che si è allenato e si gode la sua bella forma fisica.
La fede si trova ma si rischia sempre di perderla. Comincia con la risposta alla domanda: chi dite che Io sia?" Non è un ragionamento, è un innamoramento.