domenica 24 giugno 2012

Matteo Renzi spiegazzato da Miguel Gotor.


Matteo Renzi spiegato, anzi spiegazzato....


ma non al popolo; invece agli intellettuali, perché lo fa un intellettuale di tutto rispetto che si chiama Miguel Gotor. Sono andato on line a vedere chi è e ho trovato il suo curriculum scritto da lui medesimo: classe 1971, laureato in Lettere, ricercatore di Storia Moderna, ha pubblicato libri. Un giovane in gamba, che si è interessato sopratutto di " santi , eretici e inquisitori del Cinque e Seicento". Sarà per questo che Ezio Mauro  gli ha commissionato il pezzullo?


Bando agli scherzi. Le tesi di Gotor sono che Matteo Renzi sia " un nuovista arcaico".
Bello! E perché?


Miguel accusa Matteo di non dire se si candida o no utilizzando " ... un argomento debole perché tutto formalistico, avendo egli sostenuto di voler conoscere, prima di candidarsi, le regole delle primarie.."
Formalistico! Per Matteo Renzi la differenza tra primarie aperte agli elettori  (  come fatte finora ) o primarie riservate agli iscritti è tra vincerle e perderle. Altro che argomento formalistico.  A Firenze Renzi ha vinto benissimo le primarie ( e non certo per miracolo, come dice quel bischero di Fassina ) avendo contro tutto l'apparato del PD ma risultando ai cittadini più credibile di tutti gli altri ( ottimi ) candidati.

Può tentare la medesima operazione contro  Bersani ( che sarebbe comunque un ottimo e onorevole Segretario ) ma solo in primarie aperte. 


Miguel identifica tre limiti di  Renzi
1- di non aver fatto " una lettura critica della lunga stagione berlusconiana. Su questo punto la sua analisi è elusiva o culturalmente subalterna, nel  solco di una traccia populistica e personalistica. 
Questa è una vera sciocchezza. Matteo Renzi ha parlato pochissimo di Berlusconi, tranne ad adoperarlo per portare un po' di soldi a Firenze. Non ho sentito analisi di Matteo sul berlusconismo, né elusive, né ficcanti. Non l'ha fatte perché le ritiene del tutto superflue.
 Ma dove Miguel sbaglia è nel credere Renzi populista e personalista. Non lo è.  Lo possono testimoniare autisti dell'ATAF, sindacati e bancarellisti di Piazza San Lorenzo. Non cerca applausi gratis. 
 Non è personalista perché fa sempre e testardamente squadra, ascolta con attenzione tutti. Certo, poi decide. E' lì apposta...e naturalmente gli piace, come a tutti.


La collaborazione con Giorgio Gori,  "testa d'uovo" , che ha lavorato per Berlusconi viene portata da Gotor come  prova che "la nuova offerta politica dovrà necessariamente dei contenuti populistici e plebiscitari non alternativi"  . Questa è un'offesa per l'intelligenza di Giorgio Gori e , scusate il francesismo, una stronzata come ragionamento e come formula. Ma ti pare, caro Miguel, che gli elettori del PD si facciano convincere da contenuti populistici e plebiscitari, e per di più non alternativi? 


2- Prosegue Miguel: Matteo Renzi " si scaglia solo contro ilo PD e la sua classe dirigente"  Eh no, contro il PD no; lo rivendica come il suo partito e si dichiara pronto a mettersi alla stanga per chi vincerà le primarie. 
Ma piace solo a destra! si lamenta Miguel. E' dissonante col Partito, come sull'art.18 , di cui Renzi dice " non me ne pò fregà de meno".
Ma l'ha detto perché a tutti, a tutta l'Italia, meno che alla " sinistra di invenzione" coi sindacati in testa , dell'art.18 non gliene frega niente. Ma ti pare che con le fabbriche e i negozi che chiudono uno dopo l'altro la gente si appassioni  alle garanzie in caso di licenziamento? Ma chi licenza più? Qui perdi il lavoro dalla sera alla mattina, altro che finezze garantiste . Ci si potevano tranquillamente risparmiare le "laceranti discussioni" e tirare al sodo, al lavoro, alla ripresa...
E qui il Gotor traccia un ardito parallelo tra Matteo Renzi e il tentativo "di sfondamento a destra di carattere presidenzialista"... qualcosa di simile a quanto tentò nel 1974 di fare un altro toscano come Fanfani in occasione del referendum sul divorzio. 
Mah, il parallelismo non l'ho capito. Io nel 1974 seguivo i comizi di Amintore che strillava come un'aquila...ma non lo considerava nessuno ma nessuno nessuno.


Il terzo punto di Miguel Gotor è davvero divertente. E' il nuovismo renziano, ma apparente, perché in realtà copre ( udite, udite! ) " il tratto moderato del proprio progetto, che ha una chiara impronta craxiana, di cui Berlusconi è stato l'originale erede. Renzi ha indubbie qualità politiche corsare che si basano sul potere di interdizione e di ricatto e , con questo suo modo di fare, sembra il figlio ideale di Ghino di Tacco."




Ora, capisco che Miguel Gotor sia uno storico in pectore e parallelismi e interpretazioni storiche ardite siano pane per i suoi denti; ma deve stare attento a non parallelare troppo e a non interpretare troppo a fondo. Perché se non ci si ricopre di merda.
Ma il ragazzo è giovane, è bravo, sa scrivere, si farà, si farà. E se avrà occasione di conoscere Matteo Renzi di persona si ricrederà su tutto.
Direte: ma il Renzi non ha difetti? Ce l'ha, ce l'ha, magari un'altra volta ve li racconto...


1 commento:

  1. guà ... ero seriamente intenzionata a leggermi tutto il post, ma alla definizione "nuovista arcaico" mi son girate le scatole ed ho provato per l'ennesima volta il desiderio di chiedere asilo politico a Vienne la Rossa!
    scusami, non ce l'ho fatta ...

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