giovedì 7 marzo 2013



Come regalare l'Italia alla Grillo&Casalegno srl.

Ci sta pensando Pierluigi Bersani. Incredibile, vero? Me ne sono convinto guardandomi quasi tutti i lavori del " parlamentino" PD.
 I lavori si sono svolti così: lunga, circostanziata e convinta relazione del Segretario, che dice che non è vero che si sono perse le elezioni e comunque meglio di così non si poteva fare. E comunque il PD ha la maggioranza al Camera e un po' meno al Senato. Ma di poco.
Sessanta o settanta interventi di 7 ( sette ) minuti l'uno, che cominciano quasi tutti con un elogio al Segretario, menano il cane per aie diverse e concludono che meglio di così non si poteva fare.
Lunga, circostanziata e convinta relazione del Segretario che dice che ha otto punti da proporre a Grillo e vediamo se Grillo ha il coraggio, assumendosene la responsabilità, di votare contro.
Ecco gli otto punti bersaniani ( non sto scherzando...):


1) Fuori dalla gabbia dell'austerità. 
Il Governo italiano si fa protagonista attivo di una correzione delle politiche europee di stabilità. Una correzione irrinunciabile dato che dopo 5 anni di austerità e di svalutazione del lavoro i debiti pubblici aumentano ovunque nell'eurozona. Si tratta di conciliare la disciplina di bilancio con investimenti pubblici produttivi e di ottenere maggiore elasticità negli obiettivi di medio termine della finanza pubblica. L'avvitamento fra austerità e recessione mette a rischio la democrazia rappresentativa e le leve della governabilità. L'aggiustamento di debito e deficit sono obiettivi di medio termine. L'immediata emergenza sta nell'economia reale e nell'occupazione. 

2)  Misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro.
-  Pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese con emissione di titoli del tesoro dedicati e potenziamento a trecentosessanta gradi degli strumenti di Cassa Depositi e Prestiti per la finanza d'impresa.
-  Allentamento del Patto di stabilità degli Enti locali per rafforzare gli sportelli sociali e per un piano di piccole opere a cominciare da scuole e strutture sanitarie.
-  Programma per la banda larga e lo sviluppi dell'ICT.
-  Riduzione del costo del lavoro stabile per eliminare i vantaggi di costo del lavoro precario e superamento degli automatismi della legge Fornero.
-  Salario o compenso minimo per chi non ha copertura contrattuale.
-  Avvio della universalizzazione delle indennità di disoccupazione e introduzione di un reddito minimo d'inserimento.
-  Salvaguardia esodati.
-  Avvio della spending review con il sistema delle autonomie e definizione di piani di riorganizzazione di ogni Pubblica Amministrazione.
-  Riduzione e redistribuzione dell'IMU secondo le proposte già avanzate dal PD.
-  Misure per la tracciabilità e la fedeltà fiscale, blocco dei condoni e rivisitazione delle procedure di Equitalia.
Ciascun intervento sugli investimenti e il lavoro sarà rafforzato al Sud, anche in coordinamento con i fondi comunitari.
) Riforma della politica e della vita pubblica. 
-  Norme costituzionali per il dimezzamento dei Parlamentari e per la cancellazione in Costituzione delle Province.
-  Revisione degli emolumenti di Parlamentari e Consiglieri Regionali con riferimento al trattamento economico dei Sindaci.
-  Norme per il disboscamento di società pubbliche e miste pubblico-private.
-  Riduzione costi della burocrazia con revisione dei compensi per doppie funzioni e incarichi professionali.
-  Legge sui Partiti con riferimento alla democrazia interna, ai codici etici, all'accesso alle candidature e al finanziamento.
-  Legge elettorale con riproposizione della proposta PD sul doppio turno di collegio.

4) Voltare pagina sulla giustizia e sull'equità.
-    Legge sulla corruzione, sulla revisione della prescrizione, sul reato di autoriciclaggio.
 5)Legge sui conflitti di interesse, sull'incandidabilità, l'ineleggibilità e sui doppi incarichi. 
Le norme sui conflitti di interesse si propongono sulla falsariga del progetto approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera nella XV Legislatura che fa largamente riferimento alla proposta Elia-Onida-Cheli-Bassanini.
6) Economia verde e sviluppo sostenibile.
-    Estensione del 55% per le ristrutturazioni edilizie a fini di efficienza energetica.
-    Programma pubblico-privato per la riqualificazione del costruito e norme a favore del recupero delle aree dismesse e degradate e contro il consumo del suolo.
-    Piano bonifiche.
-    Piano per  lo sviluppo delle smart grid.
-    Rivisitazione e ottimizzazione del ciclo rifiuti (da costo a risorsa economica). Conferenza nazionale in autunno.

-    Norme efficaci sul falso in bilancio, sul voto di scambio e sul voto di scambio mafioso.
-    Nuove norme sulle frodi fiscali. 
7) Prime norme sui diritti.
-    Norme sull'acquisto della cittadinanza per chi nasce in Italia da genitori stranieri e per minori nati in Italia.
-    Norme sulle unioni civili di coppie omosessuali secondo i principi della legge tedesca che fa discendere effetti analoghi a quelli discendenti dal matrimonio e regola in modo specifico le responsabilità genitoriali.
- Legge contro il femminicidio.

8) Istruzione e ricerca.
-    Contrasto all'abbandono scolastico e potenziamento del diritto allo studio con risorse nazionali e comunitarie.
-    Adeguamento e messa in sicurezza delle strutture scolastiche nel programma per le piccole opere.
-    Organico funzionale stabile, piano per esaurimento graduatorie dei precari della scuola e reclutamento dei ricercatori.

Semplici e chiari. 
Sono esattamente i punti programmatici su cui il PD ha perso le elezioni. Tutti giustissimi in un momento normale. Assurdi, dalla formulazione alla lenzuolata, se proposti ad un Paese disperato che non crede più nei Partiti, nei programmi dei Partiti, nelle promesse dei Partiti e negli uomini politici.

Matteo Renzi aveva proposto i quattro punti di immediata esecuzione di un PD al Governo.
-Cancellazione del finanziamento pubblico dei partiti e utilizzazione del risparmio in edilizia popolare.
-Cancellazione del vitalizio per i parlamentari.
-Dimezzamento del numero dei parlamentari alla Camera  e trasformazione del Senato in Assemblea delle Regioni.
-Abolizione delle Provincie.

Quando Matteo Renzi ha capito che tutto quello che poteva fare era parlare setti minuti sette se n'è andato. Qualche sciocco, gli stessi che gli avevano sputato addosso per tutte le primarie, lo ha criticato: doveva dare " il contributo"!

E ora Grillo potrà dire che sono vecchie promesse elettorali, sempre fatte, mai realizzate.  Potrà ridicolizzare di fronte al Paese questo ridicolo PD. Se vorrà, proporrà lui a Napolitano un Governo di minoranza con personalità di altissimo profilo a cui sarà difficile per tutti dire di no.
Oppure andare subito alle elezioni. Il P-DS- scenderà al 17% che è il  peso elettorale della gestione Bersani Pierluigi.

Se l'Italia regge, fine della storia.



21 commenti:

  1. Più lunghi nn li poteva fare? No comment.

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    1. Ha una micidiale squadra di bischeri al suo servizio, povero Pierluigi. Pensa che il coglione che ha deciso di avere per inno del partito in campagna elettorale una canzonetta strappacuore della Nannini ha commentato " ci vuole la lacrimuccia...) La lacrimuccia? Ma dove vive questa testa di cazzo, mentre l'intero Paese si dispera?

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  2. ah ecco, dunque renzi ha capito !!
    mi fa piacere.
    e se n'è andato senza parlare. anche io lo faccio quando capisco che non avranno orecchie per sentire.

    quegli otto punti sono fumosi, come il politichese che da decenni ci ammorba.
    troppe parole e nessun fatto. quello che non vogliamo più !

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    1. Cara Lu, io che ho visto l'Italia distrutta dalla guerra ti dico che è molto peggio oggi.

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    2. Quindi è giusto avere paura del futuro. Ma loro, i politici, l'hanno capito? I giornalisti e le tv l'hanno capito?
      Per nulla !!!! :(

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  4. poi su La Stampa ho trovato un articolo, firmato da Luca Ricolfi che criticava allo stesso modo l'imperturbabilità del pd, e l'incomunicabilità tra partito e cittadini, con tutto questo gergo che da decenni ci riversano addosso i politici... tante parole che non servono a nulla e non indicano il modo per risolvere alcun problema... e ancora non l'hanno capita. o fingono di non capire..

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    1. Speriamo che almeno la consapevolezze faccia strada. Mi sembra di sì, visto dal dentro e dal basso il PD è un Partito che si sta muovendo.

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    2. lo spero tanto! e come me lo sperano in tanti. lo so, lo sento.

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  5. Concordo con Blue...siamo messi male, ma proprio tanto, tanto male....

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    1. Peccato. L'Italia sarebbe il giardino dell'Eden, ci fosseo meno serpi in giro...

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  6. ah Renzi non ha parlato perché 7 minuti come gli altri non gli bastavano? un altro che è più uguale degli altri?.. vabé
    tanto credo che (purtroppo per me ma con gioia tua) ce lo ritroveremo presto in pole position..
    ciao Paolo

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  7. Cara giovanotta, ritengo i sette minuti una scemenza, perché non consentono nessun tipo di ragionamento o proposta, e senza gli atti non si ricorda niente. Invece a me certi interventi mi piacerebbe rileggerli. Che non abbia parlato per la brevità del termine è una mia deduzione. In quanto a "Renzi uguale agli altri" può piacere o no ma non è vero che è, per esempio, uguale a Fassina. Non fosse altro come Sindaco di Firenze e secondo arrivato alle primarie. Stiamo parlando di una figura di primo piano del PD, con un grandissimo seguito nel Partito e nel Paese.
    Pagheremo tutti caro l'errore del PD di non averlo capito e snobbato.

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  8. Purtroppo secondo me non vanno nè Bersani, nè Renzi, il primo oramai si è ripiegato sui suoi schemi, il secondo straviserebbe il partito : ma scusa, ora si parla di un 'alleanza con Monti; ma se Monti ha avuto la peggiore performance in queste elezioni, che faccciamo, riportiamo un altro pò di voti indietro a Berlusconi, e parecchi ancora a Grillo? Si può reggere la scommessa solo sul carisma, senza contenuti omogenei?
    Bè, in effetti, guardando gli altri schieramenti la risposta è sì....
    Bohhh!

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    1. Cara Red, Il PD, che ha tutti i difetti del mondo, è stato votato da otto milioni e 640 mila italiani. E' anche il partito più "normale"; non ha guru o capataz, discute perfino troppo e poi sceglie. Io critico Bersani ma, proprio come Renzi, gli vado dietro. Il PD è meglio che c'è. Sulle alleanze c'è poco da scegliere, ci si dovrà alleare con quelli che hanno a cuore l'Italia e gli italiani. Berlusconi e i suoi liquami no di sicuro. Grillo è una incognita e vedremo meglio tra poco. Resta Monti e Vendola. E non bastano.
      Facciamoci gli auguri....

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  9. Siamo stati governati (si fa per dire) per molti anni da un comico (pagliaccio)presto saremmo governati da un comico vero (Purtroppo).
    Ma non dimentichiamolo mai che la colpa di questo sfacelo politico,finanziario e di moralità va ascritta interamente alla LegaNord e ai suoi poveri e illusi elettori(C'è ancora qualche cretino che crede nella secessione?non credo,ma ancora molti cretini credono in Maroni e nella panzana della trattenuta del 75%, Milano docet) che in cambio di niente ha spalleggiato e aiutato, per anni,Berlusconi a farsi i cazzi propri e ha partorito (Calderoli) questa legge elettorale vergognosa.
    La colpa non è mai del politico ma del popolo che lo vota.
    Felice giornata,fulvio

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  10. Caro Fulvio, così è andata e così sta andando. Allora bisogna chiederci come gli italiani sono rincoglioniti fino a questo punto. In politica si predica che il popolo ha sempre ragione. Era vero quando c'era un popolo e io, che sono vecchio, mi ricordo quei tempi. Ne è rimasta una accozzaglia di corrotti e corruttori, di beoti pronti per tutti i pifferi, di servi sciocchi di potenti e mafie, di smaniosi per tronisti e veline, di intellettuali venduti al peggiore acquirente. Abbiamo visto "onorevoli" spergiurare che la simpatica troietta Ruby era la nipote di Mubarak . Ora manifestano davanti ai tribunali in difesa del padrone, che ne ha fatte più di Cacco. Che vergogna, che disperazione.

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  11. E invece, sembra proprio che Bersani ci abbia preso, se non altro ha dimostrato di avere la schiena dritta e non è poco davvero visto il momento.
    Onore al merito.

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  12. No Renzi no! Renzi no! Abbiate abbiamo fiducia in Pierluigi!

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    1. Ho fiducia in Pierluigi. Ma Renzi è due volte meglio. Garantisco per lui...lo conosco!

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